L.STABILITA': OK COMMISSIONE SOTTO OCCHIO ISPETTORI UE. 150 MILIONI PER LA LEGGE MANCIA. PENSIONE A 70 ANNI NEL 2050. FUNZIONARI PS, LIBERALIZZANO COMMERCIO ARMI
venerdì 11 novembre 2011
L.STABILITA': OK COMMISSIONE SOTTO OCCHIO ISPETTORI UE
POLEMICHE SU RIFINANZIAMENTO LEGGE MANCIA. DOMANI SI' DEL SENATO
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - La Legge di Stabilita' con il
maxi-emendamento del Governo compie il primo passo parlamentare,
con l'approvazione da parte della commissione Bilancio del
Senato, che ha pure ricevuto una visita da parte degli ispettori
inviati dalla Ue. Dopo il clima istituzionale dei giorni scorsi
oggi sono tornate le polemiche, a causa della norma che abroga
il catalogo nazionale delle armi da sparo, vecchio pallino della
Lega, e soprattutto per il rifinanziamento della legge mancia.
Domani il testo approda nell'aula di Palazzo Madama e su di essa
esordira' il premier 'in pectore' Mario Monti, nella sua
qualita' di senatore a vita.
La commissione Bilancio di Palazzo Madama e' sembrata voler
essere all'altezza del nuovo appello del presidente Napolitano a
''essere all'altezza della situazione'' e a dare ''segnali
all'Ue''. E cosi' ha lavorato serratamente esaminando gli
emendamenti del governo e del relatore, Massimo Garavaglia
(Lega), e i pochissimi delle opposizioni non ritirati (30 sui
500 iniziali). Tutti i testi del governo, a partire dal
maxi-emendamento, sono stati approvati con il si' della
maggioranza, l'astensione del Pd e la non partecipazione al voto
del Terzo Polo che ha giudicato ''insufficienti'' rispetto alla
gravita' della situazione le norme del governo. L'Idv ha votato
contro, quasi ad anticipare, la propria posizione contraria al
governo Monti di cui si parla.
Il primo ministro 'in pectore' poi, di fresca nomina
quirinalizia a senatore a vita, esordira' proprio domani mattina
sulla legge di stabilita' come parlamentare, e quindi come
''politico'' a tutti gli effetti.
A far capire che il clima di fiducia verso l'Italia e' tutto
da ricostruire ci hanno pensato gli ispettori dell'Ue, che si
sono presentati nel primo pomeriggio in Senato, per verificare
di persona i tempi di approvazione della legge di stabilita', a
cui sono legate le dimissioni del premier Berlusconi. Un
incontro, ha riferito il presidente della commissione Antonio
Azzollini, all'insegna della ''serenita' e collaborazione''.
Ma l'anima della politica e' la polemica che e' infatti
scoppiata su due norme. Innanzi tutto l'abolizione del catalogo
nazionale delle armi da sparo, vecchio pallino della Lega
inserito nel maxi-emendamento del governo. Una norma che ha
fatto arrabbiare il Pd e che ha destato l'allarme
dell'Associazione funzionari di polizia (Anfp), secondo la quale
si tratta della ''liberalizzazione del commercio delle armi piu'
pericolose in Italia''.
E ''querelle'' e' stata pure per il rifinanziamento di 150
milioni (100 per il 2012 e 50 per il 2013) della cosiddetta
''legge mancia''. Si tratta di un Fondo il cui utilizzo per
piccoli interventi nei piccoli comuni, viene deciso con una
risoluzione dai parlamentari sentendo le esigenze dei propri
collegi. Roberta Pinotti (Pd) ha protestato, dicendo che i
milioni andavano destinati piuttosto alle zone alluvionate di
Liguria e Toscana. Ma il si' e' stato bipartisan: ''Sono le
uniche opere concrete finanziate in questa legislatura'' ha
detto Vidmer Mercatali (Pd); concorda Cosimo Latronico (Pdl):
''non guardate all'estetica ma al fatto che sono misure
anticicliche che smuovono cantieri e soldi''. Le polemiche non
dovrebbero comunque impedire l'approvazione della legge domani
mattina in Senato e sabato alla Camera. (ANSA).
L.STABILITA': 150 MILIONI PER LA LEGGE MANCIA
I FONDI SARANNO DECISI DAI PARLAMENTARI PER LORO COLLEGI
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Un emendamento del relatore alla
legge di stabilita' rifinanzia per 150 milioni la cosiddetta
''legge mancia'', in base alla quale i fondi sono decisi dai
parlamentari per i loro collegi. L'emendamento sta per essere
votato dalla commissione Bilancio del Senato. (SEGUE).
L.STABILITA': 150 MILIONI PER LA LEGGE MANCIA (2)
I FONDI SARANNO DECISI DAI PARLAMENTARI PER LORO COLLEGI
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - L'emendamento del relatore, Massimo
Garavaglia (Lega), rifinanzia di 100 milioni per il 2012 e di 50
milioni per il 2013 la cosiddetta ''legge mancia'', a sua volta
inserita nella legge di stabilita' dello scorso anno, che
stanziava 50 milioni per l'anno in corso. A sua volta questa
norma riprendeva una disposizione della Finanziaria del 2003 che
fu rifinanziata nei tre anni successivi.
L'epiteto di questa legge e' dovuto al meccanismo in base al
quale i soldi stanziati verranno ripartiti: sara' una
risoluzione bipartisan delle commissioni Bilancio di Camera e
Senato a indicare le opere a cui andranno i fondi (''attivita'
sportive, culturali e sociali'' dice l'emendamento del relatore)
e che in passato hanno riguardato molti piccoli interventi di
qualche decina di migliaia di euro (associazioni, parrocchie,
oratori, societa' sportive, ecc) specie nei piccoli comuni dei
collegi di senatori e deputati. (ANSA).
L. STABILITA': GOVERNO CONFERMA, PENSIONE A 70 ANNI NEL 2050
LO SPIEGA RELAZIONE TECNICA AL MAXIEMENDAMENTO
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Per il pensionamento di vecchiaia,
una volta raggiunti i 67 anni entro il 2026 l'eta' minima di
accesso crescera' ulteriormente per effetto dell'adeguamento
agli incrementi della speranza di vita per raggiungere ''valori
prossimi'' ai 70 anni ''attorno'' al 2050. Lo spiega la
relazione tecnica al maxiemendamento presentato ieri dal
Governo. Per il prepensionamento anticipato con anzianita'
contributiva di 35 anni l'eta' minima di accesso cresce e
raggiunge i 67 anni sempre nel 2050.(ANSA).
ARMI:SALTA CATALOGO;SINDACATI PS, SI RISCHIA PIU' VIOLENZA
CANCELLAZIONE IN MAXIEMENDAMENTO. PD, E' ATTO IRRESPONSABILE
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - L' 'anagrafe' delle armi non c'e'
piu': un articolo introdotto nel maxiemendamento alla legge di
stabilita' approvato in commissione Bilancio al Senato ha
infatti cancellato il 'Catalogo nazionale delle armi comuni da
sparo', introdotto nel 1975 per controllare armi, munizioni ed
esplosivi che circolano nel nostro paese. Una decisione ''grave
e irresponsabile'' secondo il Pd, mentre i sindacati di polizia
lanciano l'allarme. ''E' un regalo alla lobby delle armi, cosi'
si liberalizza l'intero settore e si rischia un aumento dei
livelli di violenza in Italia''.
Ma cosa significa in concreto la cancellazione del Catalogo?
Significa che non cambia la normativa sul porto, acquisto e
detenzione di armi: dunque nessuna vendita 'libera' ai
cittadini. Pero' cambiano le modalita' di controllo sulle armi
che entrano e circolano nel nostro paese. Insomma, viene
sottolineato, non diventiamo come gli Stati Uniti, ma ci stiamo
avvicinando.
Il Catalogo, spiegano diversi esperti delle forze
dell'ordine, ha per il mondo delle armi la stessa funzione che
la motorizzazione ha per quello delle auto. Queste, per poter
circolare, devono essere omologate. Fino ad oggi, questa
'normativa' vigeva anche per le armi, prima che fossero immesse
nel mercato, consentendo cosi' allo Stato di avere una precisa
anagrafe delle armi legittimamente commercializzate. Saltando il
Catalogo salta anche questo controllo, dicono ancora gli
esperti, rendendo piu' difficoltoso l'operato delle forze
dell'ordine e immettendo sul mercato armi che non sono state
testate.
Situazione che allarma, e non poco, i sindacati di polizia.
''Il provvedimento e' stato furtivamente introdotto all'articolo
4-undecies comma 7'' della legge di stabilita', dice il
segretario dell'Associazione nazionale funzionari di Polizia
(Anfp) Enzo Letizia, secondo il quale cosi' ''si liberalizza il
commercio delle armi piu' pericolose''. ''E' scandaloso -
aggiunge Letizia - che i lobbisti e gli affaristi del mondo
delle armi approfittino del gravissimo momento di difficolta'
del paese per tentare, con un sotterfugio, di ottenere dal
Parlamento in via speditiva cio' che il Parlamento ha di recente
loro negato''. Preoccupato anche il segretario del Silp-Cgil
Claudio Giardullo. ''L'abolizione del Catalogo - spiega - fa
venire meno uno strumento fondamentale per il controllo della
produzione e dell'importazione, e quindi circolazione, delle
armi''. Ma non solo. Ha, inoltre, ''un effetto diretto rispetto
alla distinzioni tra 'armi comuni da sparo' e 'armi da guerra'.
Il che vuol dire che verrebbe autorizzata una diffusione di
quelle armi che hanno un maggiore potenziale offensivo e che ad
oggi nel nostro paese non e' consentita''. E la cancellazione
del registro ha effetti anche dal punto di vista penale. ''Oggi
un modello di arma che non e' inserita nel catalogo e'
considerata clandestina e dunque illegale''. Il risultato,
conclude Giardullo, ''e' una minore capacita' di controllo e
dunque il rischio di un aumento dei livelli di violenza nel
nostro paese''. (ANSA).
L.STABILITA': FUNZIONARI PS, LIBERALIZZANO COMMERCIO ARMI
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Con l'eliminazione del catalogo delle
armi da sparo ''liberalizzano il commercio delle armi piu'
pericolose in Italia''.L'allarme arriva dell'Associazione
nazionale funzionari di polizia (Anfp) secondo la quale con la
cancellazione aumenteranno ''vertiginosamente le spese per il
loro controllo, che dovranno essere sostenute dai cittadini''.
Il provvedimento, dice il segretario Enzo Letizia, e' stato
''furtivamente introdotto all'articolo 4-undecies comma 7''.
(SEGUE)
L.STABILITA': FUNZIONARI PS, LIBERALIZZANO COMMERCIO ARMI (2)
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - ''E' scandaloso - prosegue il
segretario dell'Anfp - che i lobbisti e gli affaristi del mondo
delle armi approfittino del gravissimo momento di difficolta' del
Paese per tentare, con un sotterfugio, di ottenere dal
Parlamento in via speditiva cio' che il Parlamento ha di recente
loro negato''.
''Ma d'altronde - sottolinea Letizia -, gli italiani sanno
bene che certi personaggi, collegati a politici della loro
stessa risma, non si fanno scrupolo della sicurezza collettiva e
dei costi di certe misure pur di continuare ad ingrassare i loro
portafogli''. ''Sappiamo bene che della sicurezza pubblica a
loro nulla importa - conclude l'Associazione dei funzionari di
polizia - ma confidiamo che il Parlamento sappia sventare per
tempo certi colpi di coda e le loro oscure manovre''.(ANSA).