IMPORTANTE INIZIATIVA DI FICIESSE E COMITATO ART. 52 CHE VI CHIEDIAMO DI AIUTARCI A DIFFONDERE A TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI: ECCO LE E-MAIL PER RICEVERE IL DOCUMENTO D'IMPIANTO DEL PROGETTO "EFFICIENZA TRASPARENZA PARTECIPAZIONE ITALIA 2012"

venerdì 11 novembre 2011

Questioni come quelle dell’efficienza e della produttività  delle  pubbliche funzioni e del cosiddetto “merito” per la selezione delle classi dirigenti pubbliche costituiscono quello che oggi può essere forse considerato il principale problema del nostro sistema-paese e sembrano semplicemente impossibili da risolvere in Italia.

Altrove, in paesi anche meno evoluti e sviluppati del nostro, i soggetti che esercitano fuzioni come la giustizia, l’amministrazione della cosa pubblica, i pubblici servizi riescono a garantire servizi di sufficiente qualità  a costi accettabili

Perchà© da noi non è così?

Certamente per molti motivi, ma, secondo noi, DUE SONO I NODI PRINCIPALI DA SCIOGLIERE dai quali discendono tutte le altre difficoltà .

Il primo: NON SONO DISPONIBILI I DATI SULL'ANDAMENTO DEI FENOMENI SOCIO-ECONOMICI CHE CIASCUNA PUBBLICA FUNZIONE E' CHIAMATA A REGOLARE E NON C’E’ ALCUNA REALE TRASPARENZA E CONOSCENZA DEI DATI SULLA GESTIONE INTERNA DELLE AMMINISTRAZIONI.

Troppi vertici di organizzazioni pubbliche cercano in ogni modo di ostacolare la conoscenza all'esterno di tali informazioni e, quando lo fanno, adempiono in modo parziale, occasionale e comuqnue sempre con criteri di misurazione e di valutazione soggettivi e assolutamente non comparabili.

Il secondo: LA SELEZIONE DELLE CLASSI DIRIGENTI àˆ QUASI SEMPRE DECISA DA LOTTE DI POTERE INTERNE PIUTTOSTO CHE DALLA OGGETTIVA CAPACITà€ DEI DIRIGENTI DI MIGLIORARE IN MODO EFFETTIVO, MISURABILE E VISIBILE LA VITA DEI CITTADINI.

Il risultato è che non di rado anche chi è incapace e inaffidabile può riescire a raggiungere livelli alti di responsabilità  se nella sua carriera riesce a rendersi in qualche modo utile o “funzionale” alle cordate vincenti.

Bisogna riuscire a spezzare questi circoli viziosi. Il problema è come fare.

Un cambiamento di tali logiche, diventate sinonimo di furbizia italica, avrebbe dovuto partire, nelle intenzioni del legislatore, già  nei primi anni Novanta a seguito dell’emanazione di provvedimenti come quelli sulla trasparenza amministrativa (la legge 241 del 1990), sulla divisione tra indirizzo politico amministrativo e responsabilità  di gestione (il decreto 29 del 1993, ora decreto 165 del 2001), delle Direttive per gli obiettivi annuali da parte dei ministri e sulla pubblicizzazione degli obiettivi da raggiungere a cura dei dirigenti, della creazione dei Servizi di controllo interno (ora Organismi indipendenti di valutazione) e della riforma delle norme sulla contabilità  dello Stato (basate su funzioni obiettivo).

Ma tale cambiamento non c’è stato, o almeno non ha portato a risultati di SELEZIONE VIRTUOSA DELLE CLASSI DIRIGENTI DELLE PUBBLICHE FUNZIONI. Anzi, in molti casi si è finito per creare vere e proprie CASTE DI DIRIGENTI PUBBLICI DI VERTICE ben attente a impedire ogni forma di controllo e di partecipazione da parte dei cittadini e delle loro organizzazioni civiche. E anche la selezione della classe politica ha subito a un VISIBILISSIMO  PROCESSO DI DEGENERAZIONE, con parlamentari nominati e non eletti e partiti dominati da cordate interne di funzionari che non tollerano di cedere il loro potere, come doverebbe essere, a esponenti qualificati della società  civile.

In questo quadro e vista la drammatica congiuntura che ha portato il nostro paese sull’orlo di un baratro non soltanto economico, ma anche politico e sociale, riteniamo che chiunque possa debba dare ogni possibile contributo per RESTITUIRE PESO ED EFFETTIVA SOVRANITà€ AI CITTADINI ITALIANI.

Tanto premesso, l'ASSOCIAZIONE FINANZIERI CITTADINI E SOLIDARIETà€– FICIESSE”, organizzazione civica ex art. 118, ultimo comma, della Costituzione, e il “COMITATO ARTICOLO 52 – MILITARI TRA LA GENTE” stanno predisponendo e diffonderanno tra breve il documento d’impianto di un progetto che riteniamo fortemente innovativo denominato "PROGETTO TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE PER LA NUOVA ITALIA”.

Il Progetto si basa sulla nota, e ormai consolidatissima, teoria della “Gestione per obiettivi” (Management by objectives) e valorizza le migliori esperienze italiane e dei paesi a cultura anglosassone per costringere finalmente, continuando sulla strada intrapresa dalle “leggi Bassanini” e continuata da ultimo con le “leggi Brunetta”, trasparenza, produttività , risparmi e specialmente selezioni delle à©lità©s dirigenti basate, NON PIà™ SULLA APPARTENENZA A CORDATE DI POTERE INTERNO, ma sulla capacità  di migliorare, in ciascun territorio, la vita dei cittadini, come singoli, sia come gruppi sociali organizzati.

In questo senso, si mira quindi a riempire di contenuti una parola fino a oggi ampiamente usata e abusata: MERITO.

Nel pubblico, oggi, per "merito" si intende quasi sempre titoli e situazioni di tipo meramente formale, come collezionare lauree, master e diplomi, ricevere encomi e riconoscimenti di ogni tipo e natura, vantare il possesso di documentazioni caratteristiche connotate da espressioni di elogio e lode (a volte davvero fantasiose e pittoresche) e aver ricoperto gli incarichi considerati di prestigio decisi dai poteri interni.

Ma pochissimo o nulla pesano, nel "cursus honorum", i risultati effettivi che nei diversi incarichi il singolo dirigente è stato capace di far raggiungere alle unità  organizzative dirette: è sufficiente che non si sia finiti sui giornali per fatti negativi, magari per inchieste della magistratura. E anche in questi casi, se la cordata è forte, si riesce ugualmente a fare una buona carriera.

Merito deve invece deve voler dire aver raggiunto OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO MISURABILI E MISURATI NEI SETTORI DI RISPETTIVA COMPETENZA (ad esempio, per la sicurezza, meno reati, per il fisco, meno sommerso, per la giustizia, processi più rapidi, e così via) PREVENTIVAMENTE CONCORDATI E VERIFICATI SU CIASCUN TERRITORIO CON I CITTADINI, CON LE LORO ORGANIZZAZIONI CIVICHE E CON LE PARTI SOCIALI.

Il “PROGETTO TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE PER LA NUOVA ITALIA” aspira a raggiungere questo genere di traguardo PARTENDO DA SPERIMENTAZIONI SUL TERRITORIO e il documento d’impianto sarà  inviato a chiunque ne faccia richiesta inviando alle e-mail laboratorio@ficiesse.it e laboratorio@articolo52.it la seguente comunicazione: <<Sono interessato a ricevere il documento d’impianto del “Progetto Trasparenza e Partecipazione per la nuova Italia” predisposto dalla Associazione Ficiesse e dal Comitato Articolo 52>>.
 
E' gradita la massima diffusione del presente avviso.

GIUSEPPE FORTUNA
Segretario generale Ficiesse
Presidente Comitato Articolo 52
g.fortuna@ficiesse.it 
 


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