CRESCITA, FISCO, PENSIONI; L'AGENDA DEL NUOVO GOVERNO - BILANCIO LA RUSSA, E' STATO ONORE GUIDARE MINISTERO - DETENUTO FA CAUSA PER CELLA SOVRAFFOLLATA - STATALI: CRESCE ASSENTEISMO - P.A.: BRUNETTA FIRMA CIRCOLARE, ARRIVA DIVIDENDO EFFICIENZA

domenica 13 novembre 2011

CRESCITA, FISCO, PENSIONI; L'AGENDA DEL NUOVO GOVERNO
SULLE RICHIESTE DELL'EUROPA RISCHIO VETI INCROCIATI DEI PARTITI
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - La crescita da una parte, le riforme
e i tagli dei privilegi dall'altra. Saranno queste le stelle
polari del futuro governo, chiamato a rispettare gli impegni
presi dal dimissionario esecutivo Berlusconi in sede europea e a
rispondere le sollecitazioni arrivate la scorsa estate dalla
Bce. Il programma sara' fitto e difficile, ma non potra'
prescindere da alcune voci che costituiscono il percorso
obbligato per riportare l'Italia in carreggiata. Voci sulle
quali, pero', i partiti che sosterranno l'esecutivo hanno da
tempo espresso opinioni divergenti, anche al loro interno, e
difficili da conciliare.
LA CRESCITA. Nella lettera arrivata da Francoforte lo scorso
agosto l'Eurotower parlava in primo luogo dell'esigenza ''di
misure significative per accrescere il potenziale di crescita''.
Si tratta di un punto centrale, anche alla luce delle nuove
stime della Commissione Ue, che vedono un Pil in crescita dello
0,5% nel 2011 e appena dello 0,1% nel 2012. Sul tema sono
ovviamente tutti d'accordo, anche se ognuno ha la propria
'ricetta'.
LE PENSIONI. La pratica 'vecchiaia' e' gia' stata affrontata
dalla Legge di stabilita' appena varata: dal 2026 si andra' in
pensione a 67 anni e dal 2050 a 70 anni. Ma il nuovo governo
potrebbe concentrarsi anche sull'altro grande pilastro, quello
degli assegni di anzianita', finora protetti con particolare
vigore dalla Lega: il commissario Olli Rehn ha chiarito infatti
che su questo l'Italia deve fare di piu'. Se Pdl e Terzo polo
sono favorevoli a una stretta sugli assegni di anzianita', meno
omogenea e' la posizione del Pd, mentre l'Idv appare contrario.
LICENZIAMENTI E LAVORO. La Legge di stabilita' contiene
alcune agevolazioni per donne e giovani, ma le richieste della
Bce erano ben altre: in particolare, si chiedeva di adottare
''una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e
il licenziamento dei dipendenti''. Nella lettera all'Unione
europea, del resto, il governo Berlusconi si era impegnato a
rendere piu' flessibile il mercato anche rendendo possibili i
licenziamenti ''per motivi economici'' e il commissario Rehn
chiede su questo delucidazioni. Pdl e Terzo polo sono favorevoli
a una maggiore flessibilita', il Pd punta all'intesa tra le
parti sociali del 28 giugno e l'Idv e' contrario.
FISCO. La riforma fiscale-assistenziale e' solo un tassello,
ma l'Unione europea chiede altro: in particolare, sul tavolo
figurano lo spostamento della tassazione dal lavoro ai consumi e
alla proprieta' immobiliare. Da questo punto di vista,
un'ipotesi che potrebbe essere presa in considerazione, come
auspicato dalla Banca d'Italia, e' la reintroduzione dell'Ici.
La patrimoniale appare uno dei temi che uniscono, piu' che
dividere: sebbene con diverse gradazioni e modalita', non c'e'
un'opposizione pregiudiziale da parte di nessuno, anche se le
maggiori resistente sono all'interno del Pdl.
LIBERALIZZAZIONI. E' uno dei punti centrali per riavviare un
percorso di crescita. Insieme alle privatizzazioni, vengono
citate sia nella lettera della Bce, sia in quella inviata a
Bruxelles dal precedente governo. La legge di stabilita' assegna
al Governo la possibilita' di esercitare un potere sostitutivo
rispetto a quegli enti locali che non dovessero procedere
all'apertura del mercato e annulla le tariffe minime dei
professionisti. Sul tema, tuttavia, il nuovo governo avra' molto
da fare, per mettere in pratica le intenzioni. Anche sul fronte
liberalizzazioni le posizioni sono diversificate, ma nessuna
formazione politica dice no.
TAGLIO AI COSTI DELLA POLITICA. Uno dei capitoli piu' spinosi
ma piu' urgenti, che e' pero' tutto da scrivere. Dall'abolizione
delle province alla riduzione del numero di parlamentari.
MODERNIZZAZIONE P.A. L'Unione europea spinge molto su questo
settore, sia dal punto di vista della mobilita' del personale
che dell'implementazione della riforma Brunetta.(ANSA).

DIFESA: BILANCIO LA RUSSA, E' STATO ONORE GUIDARE MINISTERO
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - E' tempo di bilanci per il ministro
della Difesa, Ignazio La Russa, che - in una conferenza stampa
convocata per illustrare i primi risultati della societa' Difesa
Spa - si e' detto ''orgoglioso di aver guidato per tre anni le
forze armate che sono una vera eccellenza italiana''.
In particolare, ha spiegato La Russa, ''mi lasciano contento
alcune iniziative: 'Strade sicure', l'impiego dei militari
insieme alle forze dell'ordine per la sicurezza delle citta',
che all'inizio era guardata con molto sospetto; la mini-naja,
che ha dato la possibilita' di avvicinare migliaia e migliaia di
ragazzi, il 40% donne, ai valori delle forze armate; la Festa
del 4 novembre che ha fatto sentire ai militari l'affetto dei
cittadini; il contributo dato dalla Difesa alle celebrazioni per
i 150 anni dell'Unita' d'Italia''. (ANSA).

CARCERI: MARASSI, DETENUTO FA CAUSA PER CELLA SOVRAFFOLLATA
IN CELLA DA 4 RECLUSI SISTEMATICAMENTE IN 6, A VOLTE IN 9
(ANSA) - GENOVA, 12 NOV - Un detenuto del carcere genovese di
Marassi ha denunciato al Magistrato di Sorveglianza di essere
stato rinchiuso in una cella da quattro persone sistematicamente
occupata, da quando lui e' in carcere, da non meno di sei
persone, a volte addirittura nove. Lo ha reso noto il Sindacato
Autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe), precisando che il
Magistrato di Sorveglianza di Genova ha intimato alla Direzione
del carcere della Valbisagno di evitare in futuro situazioni di
sovraffollamento. Marassi e' uno dei penitenziari piu' affollati
d'Italia con piu' di 800 detenuti presenti a fronte dei circa 450
posti letto regolamentari. (SEGUE).

CARCERI: MARASSI, DETENUTO FA CAUSA PER CELLA SOVRAFFOLLATA (2)
(ANSA) - GENOVA, 12 NOV - A ricorrere alla Magistratura e'
stato un detenuto siciliano tossicodipendente di circa 50 anni,
detenuto a Marassi per 7 mesi. Secondo il segretario del Sappe,
Roberto Martinelli, l'ordinanza ''sottolinea l'illegittimita'
delle condizioni detentive derivanti dal perdurante
sovraffollamento e dal fatto che il ricorrente,
tossicodipendente sottoposto a terapia, ha condiviso la cella
con altre 7 persone per piu' di 20 ore al giorno''.
Martinelli ha quindi precisato questi dati: l'80% dei circa
70 mila detenuti oggi in carcere ha problemi di salute, piu' o
meno gravi. Un detenuto su tre (35%) e' tossicodipendente; del
30% dei detenuti che si e' sottoposto al test Hiv, il 4% e'
risultato positivo; il 16% soffre di depressione o altri
disturbi psichici; il 15% ha problemi di masticazione; il 13%
soffre di malattie osteoarticolari; l'11% di malattie epatiche;
il 9% di disturbi gastrointestinali. Circa il 7% e' infine
portatore di malattie infettive. ''Tutto questo - conclude il
segretario del Sappe - va ad aggravare le gia' pesanti condizioni
lavorative delle donne e gli uomini del Corpo di Polizia
Penitenziaria, oggi sotto organico di ben 7 mila unita'''.
''Il dato importante da considerare e' che i detenuti affetti
da tossicodipendenza o malattie mentali - aggiunge Martinelli -
scontano una doppia pena: quella imposta dalle sbarre del
carcere e quella di dover affrontare la dipendenza dalle droghe
o il disagio psichico in una condizione di disagio, spesso senza
il sostegno della famiglia o di una persona amica. Forse - ha
concluso - e' il caso di ripensare il carcere proprio prevedendo
un circuito penitenziario differenziato per queste tipologie di
detenuti''. (ANSA).

STATALI:PRIMATO IN LOMBARDIA (13%), CRESCE ASSENTEISMO
RDS,CALA NUMERO DIPENDENTI (-1,8%) MA NON A PALAZZO CHIGI(+7,6%)
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Sempre meno statali con il posto
garantito (ma aumentano, e del 7,6%, i dipendenti della
Presidenza del Consiglio). Stipendi in aumento ma molto meno
dell'inflazione, tornano a crescere le assenze per malattia dopo
''l'effetto Brunetta'' registrato nel 2009. Infine non e' il
Lazio ma la Lombardia la regione che ha piu' dipendenti
pubblici. E' questa la fotografia che emerge dal Conto annuale
della Ragioneria dello Stato appena pubblicato.
Nel 2010 i dipendenti pubblici a tempo indeterminato erano
3.253.097 con un calo dell'1,77% rispetto al 2009. I dipendenti
sono diminuiti di 59.000 unita', soprattutto a causa della
contrazione del personale della scuola (-31.000 unita'). Le
donne nel 2010 erano 1.808.746, pari al 55,6% del totale. La
stretta sul personale del pubblico impiego non ha pero' toccato
la presidenza del Consiglio che nel 2010 ha registrato un
aumento di personale del 7,6%. I dipendenti di Palazzo Chigi
sono passati da 2.344 a 2.521 (177 in piu') dopo un calo del
2,9% registrato l'anno precedente.
Nello stesso periodo sono aumentate, ma meno dell'inflazione,
le retribuzioni medie degli statali. Al netto degli arretrati,
nel 2010 la retribuzione media e' stata di 34.652 euro, in
crescita dello 0,4%, rispetto ai 34.506 euro del 2009 (+3,2%).
Dopo il calo del 2009 nel 2010 le giornate medie di assenza
dei dipendenti pubblici, escluse le ferie, tornano a salire.
Sono state in media 21,7 in aumento di quasi due giorni rispetto
al 2009. I giorni di malattia degli impiegati pubblici nel 2010
sono stati 10,2 a fronte dei 9,5 del 2009. Nel 2009 comunque si
era registrato un calo dei giorni di assenza rispetto al 2008
(allora erano 22,3, 11 dei quali per malattia).
Diversamente da quello che si pensa non e' il Lazio, ma la
Lombardia la Regione ad avere il numero piu' alto dei dipendenti
pubblici. In Lombardia lavora il 12,63% dei 3,25 milioni
di lavoratori pubblici pari a quasi 400.000 unita', a fronte del
12,1% del Lazio. In Campania lavora il 9,36% dei dipendenti
pubblici, l'8,55% in Sicilia e il 7,02% nel Veneto. Nel Nord
lavora il 34,83% dei dipendenti pubblici, in Centro il 31,89%,
nel Sud e le Isole il 33,03%, lo 0,25% all'estero.
Sempre secondo la Ragioneria dello Stato, la spesa
pensionistica per i dipendenti pubblici ha raggiunto nel 2010
quota 58.675 milioni con un aumento del 4,3% rispetto al 2009.
Questo significa che il rapporto della spesa pensionistica per i
dipendenti pubblici sul Pil ha raggiunto il 3,77% (a fronte del
3,68% del 2009). Nel 2010 le entrate complessive per contributi
dell'Inpdap hanno raggiunto i 51.229 milioni di euro. (ANSA).

P.A.: BRUNETTA FIRMA CIRCOLARE, ARRIVA DIVIDENDO EFFICIENZA
SI POTRA' USARE NELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Il ministro per la Pubblica
Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha firmato la
circolare che disciplina il cosiddetto 'dividendo
dell'efficienza' da utilizzare nell'ambito della contrattazione
integrativa per remunerare la produttivita' individuale e quella
collettiva dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Ne
da' notizia un comunicato del ministero.(ANSA).

P.A.: BRUNETTA FIRMA CIRCOLARE, ARRIVA DIVIDENDO EFFICIENZA (2)
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - La circolare detta le linee generali
per individuare le tipologie e le misure dei risparmi da
conseguire tramite processi di riorganizzazione,
ristrutturazione e riqualificazione della spesa. Il 50% delle
economie aggiuntive effettivamente realizzate rispetto a quelle
gia' previste dalla normativa vigente saranno destinate alla
contrattazione integrativa, di cui il 50% a remunerare i premi
individuali previsti dalla riforma Brunetta della PA (decreto
legislativo n. 150/2009). I piani adottati dalle amministrazioni
saranno oggetto di partecipazione sindacale.
(ANSA).


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