FISCO: CORTE CONTI, EVASIONE 18% PIL, ITALIA 2/A DOPO GRECIA, PAESE AI PRIMI POSTI ANCHE PER PRESSIONE FISCALE. RIFORMA ORMAI SPIAZZATA DAGLI EVENTI

giovedì 17 novembre 2011

FISCO: CORTE CONTI, EVASIONE 18% PIL, ITALIA 2/A DOPO GRECIA
GIAMPAOLINO, PAESE AI PRIMI POSTI ANCHE PER PRESSIONE FISCALE
(ANSA) - ROMA, 16 NOV - ''La dimensione dell'evasione
fiscale, fino al 18% del Pil, colloca il nostro Paese al 2/o
posto nella graduatoria internazionale guidata dalla Grecia''.
Lo ha sottolineato il presidente della Corte dei Conti, Luigi
Giampaolino, in un'audizione alla Commissione Finanze del
Senato. Nel confronto internazionale l'Italia spicca anche per
''l'elevata pressione fiscale, ormai proiettata oltre il 43%,
che colloca l'Italia al 4/o posto tra i Paesi Ue. Il fenomeno -
ha aggiunto - e' peraltro destinato ad accentuarsi''.(ANSA).

FISCO: CORTE CONTI, RIFORMA ORMAI SPIAZZATA DAGLI EVENTI
(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Il disegno di legge delega per la
riforma fiscale ''rischia di risultare ormai spiazzato dagli
eventi e bisognoso, comunque, di un'attenta complessiva
riconsiderazione''. Lo ha detto il presidente della Corte dei
Conti, Luigi Giampaolino, nel corso di un'audizione alla
Commissione Finanze del Senato.(ANSA).

FISCO: CORTE CONTI, RIFORMA ORMAI SPIAZZATA DAGLI EVENTI (2)
(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Il presidente della Corte dei Conti
Giampaolino ha sottolineato che ''i rilevanti effetti finanziari
connessi alla delega - 4 miliardi per il 2012, 16 per il 2013 e
20 nel 2014, peraltro da anticipare, ai sensi di quanto disposto
con le manovre estive - sono gia' incorporati nel quadro di
finanza pubblica delineato dalla Nota di aggiornamento del
Documento di economia e finanza 2011 approvata dal Parlamento.
Di qui, peraltro, l'esigenza di tempi stringenti di approvazione
del disegno di legge delega e dei relativi decreti attuativi,
per impedire che risulti inevitabile l'attivazione della
clausola di salvaguardia del taglio automatico e lineare delle
agevolazioni''.
La Corte dei Conti fa presente che sono state ''gia'
utilizzate, o comunque prenotate ai fini del risanamento dei
conti pubblici, anche le altre forme di copertura previste dal
ddl delega. E' questo sicuramente il caso dei proventi derivanti
dal riordino della tassazione delle attivita' finanziarie''.
Anche l'obiettivo di spostare il peso del carico fiscale dalle
imposte dirette a quelle indirette, con l'aumento dell'Iva gia'
varato, ha finito per ''restringere gli spazi a disposizione del
riformatore''.(ANSA).

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