MAXITRUFFA INTERNAZIONALE SCOPERTA DA GDF A GENOVA - GDF: PASSAGGIO CONSEGNE A COMANDO TRIBUTARIA VENETO - FISCO: LOTTA EVASIONE; UE STUDIA INCENTIVI PER SCAMBIO DATI

sabato 10 settembre 2005

 

MAXITRUFFA INTERNAZIONALE SCOPERTA DA GDF A GENOVA

SISTEMA PRIVATE BANKING RICEVEVA CAPITALI ANCHE DA AREA ISLAMICA

 

   (ANSA) - GENOVA, 6 SET - Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Genova ha scoperto una maxitruffa da 14 milioni di euro e denunciato sei persone, a diverso titolo, per truffa aggravata e riciclaggio.

   Secondo quanto appreso, la rete di private banking attraverso la quale i truffatori acquisivano denaro dagli investitori, aveva la capofila in Olanda e filiali a Londra, Madrid, Novara e Genova.

   Tra gli investitori, anche un gruppo di persone di area islamica, sui quali e' appuntata l' attenzione degli investigatori. Tra i denunciati anche Armando e Thierry Nano, genovesi, titolari della New Bank Ltd, la finanziaria che tramite la societa' Imisa truffo' numerosi investitori tra i quali celebrita' del mondo del calcio.(ANSA).

L' operazione, denominata 'New economy' ha preso il via da un' indagine del Gico della Guardia di finanza su un genovese, P. V., che viveva a bordo di uno yacht da 38 metri e prelevava, quotidianamente, ingenti somme da un conto corrente riservato da destinare all' acquisto di beni di lusso.

   Il conto corrente risultava intestato ad una agenzia di private banking con sede in Olanda. Su questa si e' posata l'attenzione del Gico, coordinato dai pm della distrettuale antimafia di Genova.

   Dall' agenzia i finanzieri sono risaliti alle filiali di Genova e Novara in Italia e a quelle di Madrid, Londra, Miami e Rotterdam e ai nomi di Armando e Thierry Nano, conosciuti alle forze dell' ordine e tornati in azione dopo l' ultimo crack finanziario perpetrato attraverso una societa' avente sede nello Stato delle Grenadines. La societa' promuoveva fondi legati ad una miniera di marmo nero, fondi che erano stati sottoscritti anche da vip del calcio italiano.

   Il modus operandi di quella truffa e' stato applicato a quella perpetrata dalle societa' di investimento mobiliare scoperte oggi: il denaro degli investitori (tra i quali anche emirati arabi e alcuni personaggi di area islamica ai quali era proposta un' offerta di interesse pari al 14% annuo) confluiva sui conti delle societa' di investimento e da li' direttamente confluiva sui rapporti di due fantomatici istituti bancari di diritto britannico dove veniva parcellizzato. Direttore delle due banche era proprio P. V., di professione marinaio.

   L' indagine del Gico ha portato ad accertare che le societa' finanziarie scoperte hanno raccolto 13 milioni di euro in Italia, Emirati arabi e Spagna. (ANSA).

 

GDF: PASSAGGIO CONSEGNE A COMANDO TRIBUTARIA VENETO

 

   (ANSA) - VENEZIA, 1 SET - Passaggio di consegne, oggi, al Comando del Nucleo Regionale Polizia Tributaria ''Veneto'' di Venezia. Il col. Giovanni Mainolfi, al comando dal giugno 2001, lascia infatti l'incarico per assumere, a Roma, quello di Vicecapo di Gabinetto del Ministero delle Finanze. Gli succede il col. Pier Luigi Pisano, proveniente da Roma.

   Incontrando il personale e i giornalisti, ai quali ha manifestato apprezzamento per l'ottimo rapporto instaurato, Mainolfi ha ricordato che i quattro anni del suo incarico veneziano sono coincisi con un ''momento straordinario per la Guardia di Finanza, che e' apprezzata in tutto il mondo''.

   Dall'esame di questo quadriennio - ha detto ancora Mainolfi - emerge ''un Veneto quanto mai laborioso che, pur in un momento di crisi, sa trovare la volonta' di essere all'altezza della situazione''.

   Il col. Pisano, a sua volta, ha posto tra i suoi impegni programmatici quello di ''orientare la ricerca verso l'individuazione di eventuali ricchezze occulte, contrastando l'evasione fiscale, come e' nei programmi del Governo''.

   Nato a Paolisi (Benevento) il 22 gennaio 1958, il col. Mainolfi e' laureato in Giurisprudenza, Scienze della sicurezza economica e finanziaria, Scienze Politiche. Si e' arruolato nella Guardia di Finanza nel 1978. Ha svolto numerosi incarichi di docenza nell'ambito di corsi per ufficiali, Ispettori, Appuntati e finanzieri ed e' stato relatore in diversi convegni sulle piu' attuali tematiche in materia economico-finanziaria e giuridico-tributaria. E' da anni collaboratore di quotidiani e riviste e coautore di tre volumi. Durante la sua permanenza a Venezia, Mainolfi ha diretto numerose importanti operazioni contro il traffico internazionale di stupefacenti, organizzazioni dedite a truffa e corruzione, frodi anche in ambito sanitario, contro l'evasione fiscale, l'immigrazione clandestina, l'usura, frodi in materia di aiuti comunitari    Il col. Pisano, 43 anni, napoletano, Proviene dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione frodi comunitarie di Roma, dove ha comandato il Gruppo Analisi e Relazioni Operative. In precedenza era stato, tra l'altro, vicecomandante della Compagnia Corsi di Specializzazione presso la Scuola Alpina della guardia di Finanza, quindi ha comandato la sezione ''Idrocarburi'' del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria di Napoli. E' laureato in Giurisprudenza, Economia e commercio, Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria, Scienze Politiche. (ANSA).

 

 

FISCO: LOTTA EVASIONE; UE STUDIA INCENTIVI PER SCAMBIO DATI

SUMMIT DEI RESPONSABILI FISCALI DEI 25 PAESI EUROPEI

 

   (ANSA) - ROMA, 9 set - La lotta all' evasione e' il primo punto nell' agenda dei Paesi europei impegnati nel far quadrare i conti pubblici in un momento di fiacca congiuntura economica. E, per promuovere lo scambio spontaneo di informazioni tra le diverse nazioni, l' Ue sta studiando l' ipotesi di incentivi per premiare i Paesi che, senza essere sollecitati, segnaleranno i contribuenti a rischio agli altri partner europei.

    E' questa una delle indicazioni emerse dal summit dei responsabili fiscali del G25 che si e' tenuto oggi a Roma. Il meeting - il terzo dopo quello di Parigi del 2003 e di Dublino del 2004 - aveva al centro del confronto la qualita' dei servizi offerti dalle amministrazioni ai cittadini, come l' invio di dichiarazioni pre-compilate ai contribuenti. Ma il dibattito si e' focalizzato soprattutto sulle misure che i diversi Stati hanno in cantiere per punire i contribuenti meno fedeli.

La necessita' di una strategia comune per combattere l' evasione, e in particolari le frodi Iva che danneggiano il bilancio europeo e quello degli Stati membri, e' stata sottolineata nel corso degli interventi. Lo scambio di informazioni tra Paesi appare ancora insufficiente, soprattutto perche' non avviene spontaneamente, con la segnalazione dei contribuenti truffaldini. Cosi' - durante i lavori che hanno visto la partecipazione, per la Commissione Europea, del responsabile dell' ''imposizione indiretta'' e del suo collegata della ''cooperazione internazionale'' - e' stata avanzata l'ipotesi di un incentivo per le amministrazioni che danno informazioni spontaneamente. Il tema sara' sollevato e messo all' attenzione della commissione europea.

    L' Italia, che in vista della finanziaria sta mettendo a punto un piano per la lotta all' evasione, era rappresentata al capo del dipartimento per le Politiche fiscali Paolo Ciocca e dal direttore generale dell' Agenzia delle Entrate, Raffaele Ferrara. ''Noi abbiamo due anime quella dei servizi e quella della lotta all' evasione'', ha detto Ferrara spiegando che anche il miglioramento dei servizi contribuisce a ridurre gli errori e gli spazi per evadere. Ciocca ha invece sottolineato l'importanza di una intensificazione dei contatti anche informali tra i paesi, per migliorare la cooperazione amministrativa.

   Le diverse amministrazioni hanno cosi' potuto illustrare i progetti in corso. L' Italia, da padrona di casa, ha spiegato i servizi attivati su Internet, come il cassetto fiscale che consente di accedere ai propri dati gestiti in via informatica dal fisco, e il meccanismo della compensazione tra crediti e debiti tributari attraverso i moduli di versamento F24.

   A stupire tutti e' stata pero' la Spagna che da quest' anno ha inviato ai contribuenti le dichiarazioni fiscali gia' pre-compilate. I datori di lavoro hanno trasmesso a febbraio i dati al fisco, che a sua volta in aprile ha spedito le dichiarazioni ai contribuenti che in pochi giorni potevano dare il loro assenso o apportare correzioni. Il Paese iberico ha pero' mostrato anche l' altra faccia al contribuente, quella delle sanzioni per i contribuenti infedeli: e' in arrivo un pacchetto di misure per la lotta all' evasione, che e' stato messo a punto raccogliendo, tra l' altro, le proposte fatte dai semplici contribuenti.

   La lotta all' evasione si realizza anche con una efficace sistema di riscossione, un punto sul quale l' Italia sta ora lavorando. La Danimarca ha appena realizzato una fusione tra l'amministrazione tributaria e l' agenzia che curava la riscossione, realizzando un' unica autorita' fiscale con 10.200 dipendenti. L' Olanda ha invece avviato questo processo, accompagnandolo con una riduzione del 10% del personale (circa 3.000 persone). (ANSA).


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