TANGENTI PER EVITARE SANZIONI, ARRESTI IN AGENZIA ENTRATE - FISCO: GARANTE, LEGGE STABILITA' LEDE DIRITTI CONTRIBUENTI
sabato 26 novembre 2011
TANGENTI PER EVITARE SANZIONI, ARRESTI IN AGENZIA ENTRATE
INTIMORIVANO IMPRENDITORI SOTTOPOSTI A CONTROLLI
(ANSA) - TRANI, 25 NOV - Intimorivano gli imprenditori
sottoposti a controlli facendosi consegnare somme di denaro per
minimizzare eventuali sanzioni o evitarne di pesanti e
accelerare le procedure di verifica: con questo sistema quattro
ispettori dell'Agenzia delle entrate di Bari e quattro di
Barletta si sarebbero fatti consegnare tra il 2005 e il 2009
decine di migliaia di euro di 'bustarelle' e altri regali. Gli
otto, arrestati oggi dalla guardia di finanza, sono accusati a
vario titolo di concussione, millantato credito, truffa e
rivelazione del segreto d'ufficio.
Quattro di loro sono finiti in carcere e sono i baresi
Michele De Cesare, di 65 anni, Giuseppe Rizzi, di 56, il
barlettano Antonio Dileo, di 52 anni, e Pietro Pappolla, 65 anni
di Trani. Ai domiciliari sono invece Saverio D'Ercole, 60 anni,
di Andria, Luca Lerro, 63 anni di Corato e la sua convivente
Nunzia Ciminiello, di 58 anni, e infine l'andriese Luigi Pesce,
di 60 anni, coinvolto nel 2009 in un'altra analoga inchiesta
della procura di Trani da cui e' scaturita l'indagine odierna.
Due degli arrestati sono in pensione, uno era stato
licenziato l'anno scorso, gli altri, ha riferito in conferenza
stampa il direttore regionale dell'agenzia delle entrate, Aldo
Polito, sono gia' stati sospesi dal servizio. Polito ha anche
sottolineato il ruolo di collaborazione con gli investigatori
svolto dall'Agenzia delle Entrate nella vicenda.
Il direttore dell'amministrazione finanziaria, Attilio
Befera, in una lettera inviata a tutti i dipendenti dopo i fatti
giudiziari che hanno coinvolto oggi Barletta e Bari e l'altro
ieri Torino, sottolinea che si tratta di ''casi isolati'', ma
''ogni volta l'immagine dell'Agenzia subisce inevitabilmente un
duro colpo e rischia di essere offuscato tutto cio' che di
straordinario siamo riusciti a realizzare in questi anni al
servizio del Paese con la dedizione, la professionalita' e la
competenza di cui abbiamo saputo dare prova''.
I casi di concussione accertati dagli investigatori a
Barletta e Bari sono nove, a decine di migliaia di euro ammonta
invece la somma di denaro che risulta essere stata indebitamente
percepita dagli ispettori che compivano i controlli e spingevano
gli imprenditori sottoposti a verifica a pagare somme in denaro
per ottenere sconti su eventuali sanzioni per irregolarita',
reali o presunte: due casi riguardano Barletta, altrettanti
Canosa di Puglia, poi ci sono anche Trani, Andria e Molfetta. In
quest'ultimo caso, a dicembre del 2006, la vittima e' stata il
titolare di un panificio che avrebbe consegnato ai due
ispettori, Michele De Cesare e Giuseppe Rizzi, un cesto di
Natale ciascuno contenente sul fondo anche la somma di 1.000
euro. Secondo l'accusa, oltre al denaro e a beni vari, in alcuni
casi venivano usati anche posti di lavoro. Su diversi episodi
sono ancora in corso approfondimenti e indagini; il capo della
procura di Trani, Carlo Maria Capristo, ha rivolto un appello a
chi abbia subito vessazioni analoghe a ''denunciare e
collaborare''.(ANSA).
TANGENTI: AGENZIA ENTRATE PUGLIA, GIA' SANZIONATI INDAGATI
(ANSA) - BARI, 25 NOV - Sono stati gia' sanzionati con
licenziamenti e sospensioni i dipendenti indagati della sede di
Barletta nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla guardia di
finanza che ha portato oggi ad otto arresti per un giro di
tangenti. Lo rende noto la Direzione Regionale della Puglia
della Agenzia, con una nota nella quale si sottolinea di aver
''prestato la massima collaborazione agli inquirenti, nell'
ambito dell'indagine della Procura di Trani''.
L'Agenzia, inoltre, attraverso il proprio servizio di audit
interno - si aggiungte - continuera' a collaborare con la
Procura per fare piena luce sulla vicenda e adottare i
provvedimenti sanzionatori necessari. Quello di vigilare sulla
correttezza ed onesta' dei propri dipendenti, infatti, resta un
punto di cruciale e costante attenzione per l'Amministrazione
finanziaria''.
''Nel condannare con fermezza ogni comportamento illecito di
cui si siano resi protagonisti alcuni dipendenti infedeli, la
Direzione Regionale - si aggiunge nella nota - ribadisce anche
che il rispetto dei principi di correttezza e integrita'
professionale e' la regola alla quale si attiene la stragrande
maggioranza dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, nel
quotidiano svolgimento dei compiti loro assegnati. Per quanto
riguarda, infine, gli otto dipendenti raggiunti da misure
restrittive della libera' personale, uno di essi era gia' stato
licenziato l'anno scorso e due erano in pensione. Nei confronti
degli altri cinque e' gia' stato adottato il provvedimento di
sospensione dal servizio''. (ANSA).
FISCO: GARANTE, LEGGE STABILITA' LEDE DIRITTI CONTRIBUENTI
RESPONSABILE UFFICIO GARANTE LIGURIA CRITICA PREVISTA MODIFICA
(ANSA) - GENOVA, 25 NOV - La modifica dell'Ufficio del
Garante, che in base alla nuova Legge di Stabilita' passera' nel
2012 da collegiale a monocratico, ''va contro gli interessi dei
contribuenti italiani''. Lo sostiene Luciano Di Noto, ex
procuratore generale di Genova e ora presidente dell'Ufficio del
Garante della Regione Liguria, che oggi ha espressamente
criticato la prevista modifica della composizione dell'Ufficio
del Garante, che dal 2012 dovrebbe per legge passare da organo
collegiale a organo monocratico.
Secondo Di Noto, con questa modifica (prevista dalla recente
Legge di Stabilita'), ''e' stato apportato un attacco
sostanziale e ingiustificato allo statuto dei diritti del
contribuente''. ''La modifica di composizione dell'ufficio - ha
precisato - impedisce di fatto al Garante di poter svolgere i
compiti affidatigli dalla legge, non essendo materialmente
possibile che una sola persona, dotata di risorse minimali quali
quelle attuali, possa dare ascolto a quanti gli si rivolgono e
prendere in esame tutte le segnalazioni inoltrate dai
contribuenti''.
Con questa modifica - ha aggiunto il presidente dell'Ufficio
del Garante della Regione Liguria - ''e' stato platealmente
violato dal legislatore lo statuto dei diritti del contribuente,
con la giustificazione di una riduzione dei costi''.
Secondo il magistrato, ''ridurre la funzionalita'
dell'Ufficio del Garante significa far venir meno una delle
garanzie previste proprio a tutela dei contribuenti. Il compito
del Garante, infatti, e' proprio quello di controllare che
l'amministrazione finanziaria, gli enti della riscossione e la
Guardia di Finanza, nel loro concreto operare, non violino i
diritti del contribuente''. (ANSA).