CONFLITTO INTERESSI: INTERPELLANZA UNIONE SU PREMIER ; PERCHE' SOSPESI ACCERTAMENTI BERLUSCONI? - GHEDINI: BERLUSCONI HA ADEMPIUTO OBBLIGHI - BERLUSCONI, MAI USATO GDF E MAGISTRATI CONTRO AVVERSARI

sabato 10 settembre 2005

 

CONFLITTO INTERESSI: CAMERA; INTERPELLANZA UNIONE SU PREMIER

GRAVE VIOLAZIONE LEGGE; PERCHE' SOSPESI ACCERTAMENTI BERLUSCONI?

 

   (ANSA) - ROMA, 9 SET - I capigruppo dell'Unione alla Camera, Luciano Violante, Pier  Luigi Castagnetti, Marco Boato, Francesco Giordano, Stefano Cusumano, Cosimo Giuseppe Sgobio, Ugo Intini, Luana Zanella e Carla Mazzuca Poggiolini, hanno presentato una interpellanza urgente al presidente del Consiglio dei ministri sulla questione ''della grave e palese violazione'' della legge sul conflitto di interesse.

   ''Premesso che - e' scritto nell'interpellanza - la legge 20 luglio 2004, n. 215, in materia di risoluzione di conflitto di interessi prevede che i titolari di cariche di governo dichiarino all' Autorita' garante della concorrenza e del mercato, entro trenta giorni dalla assunzione della carica, le eventuali situazioni di incompatibilita', e, nei  successivi sessanta giorni, i dati relativi alle proprie attivita' patrimoniali, nonche' a quelle del coniuge e dei parenti entro il secondo  grado; da fonti giornalistiche, quali il settimanale 'l'Espresso' n. 36 del  settembre 2005 e l'Unita' del 9 settembre 2005, sembra che, a tutt'oggi, il  Presidente del Consiglio dei Ministri interrogato non abbia ancora  presentato le dichiarazioni prescritte, nonostante siano ampiamente scaduti i termini di legge, risalendo l'assunzione della carica del Suo secondo Governo al 23 aprile 2005; stando alle medesime ricostruzioni giornalistiche, l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato, presieduta dall'ex Segretario Generale di  Palazzo Chigi, Antonio Catricala', avrebbe disposto, conformemente a quanto  previsto dalla stessa legge 215/2004, dei meri accertamenti anagrafici,  forse prodromici alla successiva verifica patrimoniale, relativamente ai ministri inadempienti e ai loro familiari per il tramite del Nucleo Tutela  Mercati della Guardia di Finanza e dei competenti comandi provinciali; tuttavia, a seguito del grande clamore sollevatosi a Milano con il giungere  della richiesta di accertamento anagrafico relativamente ai familiari del  Capo dell'esecutivo, il Comando generale avrebbe sospeso qualunque verifica  di competenza in relazione a tutti ministri; risulterebbe cosi' violato l'unico onere significativo presente in una legge  del tutto elusiva rispetto alla necessaria regolazione del conflitto di  interessi''. Premesso tutto cio', i capigruppo dell'Unione chiedono ''se risponda al vero quanto riportato dalla stampa e, in caso affermativo,  come intenda porre rimedio ad una cosi' palese violazione di legge''.(ANSA).

 

CONFLITTO INTERESSI:GHEDINI,AZIONI CONTRO'ESPRESSO'E 'UNITA'

BERLUSCONI HA ADEMPIUTO OBBLIGHI; UNIONE DOVREBBE DISSOCIARSI

 

   (ANSA) - ROMA, 9 set - Niccolo' Ghedini, deputato di Forza Italia e avvocato del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, contesta gli articoli apparsI sull'Espresso e l'Unita', secondo i quali Berlusconi non avrebbe adempiuto all'obbligo imposto dalla legge sul conflitto di interessi, di consegnare entro 90 giorni dalla nomina a capo dell'attuale governo, l'elenco delle attivita' patrimoniali proprie e dei parenti. Inoltre, secondo l'articolo dell'Espresso, intitolato 'Non fatevi gli affari miei', gli accertamenti della Finanza per verificare questo adempimento sarebbero stati ''bloccati alla fine d'agosto dal comando generale''.

   ''Ancora una volta, con tecnica indegna, ovvero con false informazioni - protesta Ghedini - si diffama pesantemente il presidente del consiglio asserendo, falsamente, che non solo avrebbe violato una legge da lui stesso voluta, quella sul conflitto di interessi, non consegnando nei termini l'elenco delle sue attivita' patrimoniali, ma avrebbe addirittura bloccato le indagini della guardia di finanza sortite da tale violazione''.

   ''Come risulta inequivocabilmente dalla documentazione che - prosegue Ghedini - l'Espresso e l'Unita' agevolmente si sarebbero potuti procurare, se non vi fosse stata la precisa volonta' di diffamare l'on. Silvio Berlusconi risulta, di contro, che: a) il 14.01.2005 (la scadenza era il 31.01.2005) sono state inviate le dichiarazioni di insussistenza di incompatibilita'; b) il 24.03.2005 (la scadenza era il 31.03.2005) sono state inviate le dichiarazioni concernenti la situazione patrimoniale dell'on. Berlusconi, del coniuge e dei parenti entro il secondo grado''.

   ''Successivamente alla data del giuramento del nuovo governo del 23.04.2005 - prosegue la ricostruzione dell'avvocato parlamentare - si interpellavano immediatamente da parte della segreteria dell'on. Berlusconi gli uffici preposti per conoscere se vi era la necessita' di reiterare la trasmissione della documentazione da poco inviata''. Ghedini puntualizza quindi che ''l'Autorita' garante della concorrenza del mercato in data 2.05.2005 rispondeva per iscritto affermando che 'non e' necessario trasmettere nuove dichiarazioni di incompatibilita' nonche' di attivita' patrimoniali'''.

   Inoltre, prosegue Ghedini, ''l'Autorita' per il conflitto di interessi in data 27.05.2005 affermava parimenti che 'non e' necessario trasmettere nuove dichiarazioni di incompatibilita' nonche' di attivita' patrimoniali'''.

   ''Entrambe le Autorita' affermavano la necessita' di reiterare le dichiarazioni - prosegue la precisazione - solo in caso di modifiche non comunicate, rispetto alla situazione resa nota pochi giorni prima''. ''La segreteria dell'on. Berlusconi dal 30.03.2005 ad oggi aveva altresi' provveduto – precisa ancora Ghedini - a segnalare alle Autorita' tempestivamente tutte le variazioni di dati patrimoniali dell'on. Berlusconi, del coniuge e dei parenti con ben 14 comunicazioni, senza che mai nessuna richiesta vi fosse da parte delle autorita' garanti di chiarimenti o di rettifiche''.

   ''Questi - sottolinea Ghedini - sono documenti inoppugnabili che comprovano la portata diffamatoria degli articoli apparsi sull'Unita' e sull'Espresso e che saranno posti a disposizione delle autorita' giudiziarie per le azioni civili e penali che saranno intraprese nei confronti dei responsabili dell'ennesimo gravissimo episodio di sistematica disinformazione''.

   Ghedini passa quindi a sostenere in conclusione che ''se vi fosse una opposizione realmente consapevole delle reali necessita' del paese ci si dovrebbe aspettare una netta dissociazione da questi inaccettabili sistemi di propaganda mediante false informazioni. Ma cosi' purtroppo non e'''. (ANSA).

 

BERLUSCONI, MAI USATO MAGISTRATI CONTRO AVVERSARI

 

   (ANSA) - CERNOBBIO (COMO), 4 SET - ''Il nostro e' un governo liberale. Non abbiamo mai usato i magistrati contro gli avversari politici. Noi non abbiamo mai mandato la Guardia di Finanza da nessuno. Da me e' venuta 476 volte!''. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, parlando a Cernobbio, riferendosi alle indagini sulle sue aziende.  (ANSA).

 


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