SICUREZZA: SINDACATI, PARLAMENTO APPROVI RIORDINO CARRIERE - STATALI: DAL 7 VIA A NEGOZIATI, GOVERNO ASSICURA RISORSE

sabato 10 settembre 2005

 

SICUREZZA: SINDACATI, PARLAMENTO APPROVI RIORDINO CARRIERE

APPELLO A POLITICI DI SAP,SAPPE E SAPAF.RISPOSTE O MOBILITAZIONE

 

   (ANSA) - ROMA, 8 set - Di fronte all'aggravarsi dell'emergenza sicurezza, servono decisioni rapide da parte del Parlamento. A lanciare un appello alle forze politiche e' la consulta per la sicurezza, che riunisce i sindacati di polizia Sap, di polizia penitenziaria Sappe e forestale Sapaf, e chiede, prima di tutto, il riordino delle carriere delle forze di Polizia.

   ''Di fronte al persistere e all'aggravarsi dell'emergenza in tema di ordine pubblico, che i recenti provvedimenti in materia di contrasto al terrorismo hanno reso ancora piu' evidente -dicono i tre sindacati- e' necessario un esame aggiornato dello stato delle cose e l'individuazione di nuove misure, operazioni possibili solo in sede parlamentare. Tra queste, appare indispensabile procedere al Riordino delle carriere delle Forze di polizia''.

   Ai politici si rivolgono i segretari dei tre sindacati, Filippo Saltamartini (Sap), Donato Capece (Sappe) e Marco Moroni (Sapaf), che hanno inviato un telegramma ai Ministri dell'Interno, della Giustizia e delle Politiche agricole e forestali affinché il Governo si faccia carico di adempimenti assunti in sede contrattuale. ''Chiediamo - spiega Capace, Presidente della Consulta Sicurezza- che le Commissioni Parlamentari siano convocate prima dell'apertura ufficiale delle Camere per consentire un'approvazione rapida del provvedimento''. Ma non solo: ''Nei due rami del Parlamento -spiegano i sindacati- sono incardinati provvedimenti legislativi che non possono essere sacrificati alle consuete liturgie di fine legislatura, con la corsia preferenziale assicurata solo a taluni provvedimenti''.  ''Se continuera' l'inerzia e il silenzio verso i veri problemi delle Forze dell'Ordine e non vi saranno risposte adeguate þ conclude Capece- vi saranno nuove iniziative di protesta come la manifestazione nazionale del 15 agosto culminata con lo sciopero delle ferie di migliaia e migliaia di agenti di Polizia''.

 

STATALI: DAL 7 VIA A NEGOZIATI, GOVERNO ASSICURA RISORSE

 

   (ANSA) - ROMA, 3 set - Il Governo rispettera' i patti sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego e inserira' in Finanziaria le risorse aggiuntive previste dall'accordo raggiunto a maggio con i sindacati. L'assicurazione e' arrivata oggi dai ministri del Welfare, Roberto Maroni e della Funzione pubblica, Mario Baccini ai sindacati che ieri avevano espresso preoccupazioni in vista delle trattative per i singoli comparti che partiranno dal sette settembre.

    Nella Finanziaria quindi dovrebbero essere stanziati 960 milioni di euro per i contratti scaduti a fine 2003 ma dovranno essere previste risorse anche per la prossima tornata contrattuale dato che i contratti che si stanno andando a rinnovare scadranno gia' a fine 2005. ''Certo - ha detto Maroni - che ci dovranno essere i soldi, abbiamo fatto un accordo. La cosa che mi interessa particolarmente e' che a seguito di quell'accordo per il rinnovo  del prossimo contratto si cominci finalmente a parlare di mobilita, da ufficio a ufficio e da sede a sede e di meritocrazia. Mi interessa che vengano rispettate tutte le parti dell'accordo. L'intesa sara' rispettata da parte del Governo certamente, lo abbiamo fatto noi, ma dovra' esserlo anche da parte del sindacato''. ''Hanno ragione - ha detto il ministro Baccini - io sto con i sindacati''.

    Mercoledi' prossimo e' prevista all'Aran (l'agenzia controparte dei sindacati nelle trattative) la partenza del negoziato per i comparti dei ministeri, della scuola e delle agenzie fiscali. Successivamente sara' la volta del parastato, degli enti locali, della sanita', della presidenza del Consiglio. Per questi ancora non e' in calendario la data di inizio delle trattative anche perche' si aspetta la direttiva che interessa tutti i comparti, sulla base della quale aprire la discussione. I sindacati hanno chiesto tempi rapidi per le trattative visto che gli aumenti in busta paga mancano da 20 mesi e che siamo a una manciata di settimane dalla scadenza dello stesso biennio 2004-2005.

   ''In Finanziaria - spiega il coordinatore del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile - il Governo deve mettere sia i soldi per finanziare il rispetto del protocollo sia quelli necessari per avviare la stagione contrattuale 2006-2007. Aspettiamo di vedere cosa fara' il Governo. Sulla mobilita' siamo disponibili a fare un accordo non a subirla senza intese preventive''.

    Nel complesso i lavoratori pubblici sono circa 3,5 milioni di persone alle quali vanno aggiunti circa 300.000 lavoratori ''flessibili'' (tempo determinato, contratti di formazione lavoro, collaborazione). Per una parte di questi lavoratori (corpi di polizia, Forze armate) i contratti sono gia' stati fatti mentre per altri ( magistratura e professori universitari) gli aumenti sono stabiliti dalla legge. Per altri ancora come i diplomatici i contratti sono di diritto pubblico. Le trattative tra Aran e sindacati riguardano quindi circa 2,9 milioni di persone.

   Ecco una tabella con il quadro dei pubblici dipendenti suddivisi nei vari comparti della pubblica amministrazione:

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Servizio sanitario nazionale                      692.002

Enti pubblici non economici                        62.873

Enti di ricerca                                    16.992

Regioni e autonomie locali                        605.392

Ministeri                                         261.915

Aziende autonome                                   37.453

Scuola                                          1.130.658

Universita'                                       113.393

Corpi di polizia                                  336.371

Forze armate                                      219.171

Magistratura                                       10.514

Diplomatici e prefetti                              2.574

Enti art.70  (Cnel, Enea ecc )                      5.030

Enti art.60  (Authorities)                          8.499

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TOTALE PUBBLICO IMPIEGO                         3.502.837.

(ANSA).

 

 

 


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