IL FENOMENO SUICIDI NELLE FIAMME GIALLE, INTERVENTO DI LELEDRUM: IL COMANDO GENERALE GDF DIMENTICA GLI IMPEGNI ASSUNTI?
All’interno del forum del sito www.FICIESSE.it, nelle “discussioni generali”, ormai da anni, grazie alla tenacia di alcuni utenti viene tenuta sempre in evidenza la discussione “Suicidi in Finanza”. Essa vuole richiamare l’attenzione su un particolare e profondo malessere che serpeggia e spesso morde anche gli appartenenti alla Guardia di Finanza.
Proponiamo di seguito il testo dell’intervento dell’utente registrato con nickname “LELEDRUM” nella citata discussione.
<<Il semplice dato oggettivo di suicidi in finanza, non depone forse a favore di un'importante economicità  di un investimento importante sul benessere del personale? Il semplice dato oggettivo di suicidi in finanza, non esprime forse che nel personale non sia presente un fondamentale clima di serenità  necessaria per lo svolgimento dei compiti istituzionali? Il semplice dato oggettivo dei suicidi in finanza, non esprime forse la pesantissima influenza di un'errata concezione dell'economia di un corpo? Non è forse il personale, le risorse umane la prima forza disponibile e senza spese necessariamente considerevoli?
C'è un immenso valore o capitale insito nel personale, nella sua professionalità  e nelle sue competenze e, quindi, le spese per lo sviluppo di tali risorse devono essere considerate investimenti.
Il semplice dato oggettivo dei sucidi in finanza non può non indicare una evidente carenza in questo ambito, di cui TUTTI, ripeto TUTTI, paghiamo euro su euro, malessere su malessere che poi emerge anche nell'estremo e cioè ai predetti sucidi in finanza...
IL TESTO RIPORTATO QUI SOTTO SPIEGA MOLTO SEMPLICEMENTE QUANTO SI VIVA NELL'IGNORANZA SULL'IMPORTANZA STRATEGICA E VITALE DELLE RISORSE UMANE E IL "MALE OSCURO" DEI MILITARI ALTRO NON E' CHE LA GRAVE INOTTEMPERANZA DI TALE SEMPLICE FATTORE ECONOMICO CHE PARADOSSALMENTE IN GUARDIA DI FINANZA NON TROVA LUOGO A PROCEDERE:
L'espressione "Risorse umane" fu utilizzata per la prima volta da Raymond Miles nel 1965 per sottolineare il cambiamento nelle aziende avvenuto con il superamento delle vecchie teorie organizzative, basate sul taylorismo, che inducevano a sottoporre gli individui a controlli rigidi ed a pretendere il rispetto rigoroso di norme e procedure;
Con l'avvento delle nuove teorie organizzative, le risorse umane sono considerate, dal punto di vista economico e gestionale, come le altre risorse aziendali: macchinari, tecnologia, immobili ecc. Di conseguenza, l’organizzazione si pone nell'ottica di investire su di esse, per ottimizzare la performance e la qualità  . Dal punto di vista relazionale, c'è una maggiore attenzione agli aspetti psicologici e, in particolare, MOTIVAZIONALI, ma anche alla salute psicofisica dei lavoratori.
I due aspetti sono interconnessi: considerare le risorse umane come fattore economico e di crescita aziendale spinge l'organizzazione a prestare attenzione anche agli aspetti legati al loro benessere COMPLESSIVO. (Ciò ha portato alla nascita di nuove discipline, come la psicologia del lavoro, la medicina del lavoro e l'ergonomia, che si propongono di studiare gli aspetti psicologici e psicofisici della prestazione lavorativa);
Le risorse umane acquistano così un valore CENTRALE per l'azienda, contribuiscono al suo SVILUPPO e gli consentono di adattarsi ai cambiamenti della società  della conoscenza. Nel frattempo lo sviluppo dell'informatica, correlato alla dematerializzazione del lavoro, spinge ad una maggiore attenzione alla crescita professionale ed alla formazione delle risorse umane che diventa aspetto FONDAMENTALE di crescita e di investimento dell'azienda.
Quanto è importante la sensibilizzazione sul benessere del personale?
In allegato un importante documento relegato, a quanto sembra, al dimenticatoio: “LE RELAZIONI INTERPERSONALI NELLA GUARDIA DI FINANZA”.