IN CARCERE GIUDICE E POLITICO,FAVORI A 'NDRANGHETA - MAFIA: AGENZIA BENI CONFISCATI VENDE FERRARI E PORSCHE - VENDEVANO UNIFORMI FORZE ARMATE SU INTERNET, 128 DENUNCIATI - FISCO: IN ITALIA TUTTI 'POVERI',MA 200MILA SUPERCAR
giovedì 01 dicembre 2011
IN CARCERE GIUDICE E POLITICO,FAVORI A 'NDRANGHETA
ASSE LOMBARDIA-CALABRIA, 10 ARRESTI; GIP, QUESTA E' ZONA GRIGIA
(di Francesca Brunati e Igor Greganti)
(ANSA) - MILANO, 30 NOV - Non piu' solo il ramo 'militare'
dell'ndrangheta, decimato nelle operazioni dell'estate dell'anno
scorso, ma ora e' stata colpita la ''zona grigia'', il volto
''presentabile'' dei clan che operavano tra la Lombardia e la
Calabria. E' questo il senso dell'inchiesta della dda milanese
che questa mattina ha portato in carcere nove persone, tra cui
un giudice, un politico e un avvocato, una agli arresti
domiciliari e a fermi e a perquisizioni anche a un altro
magistrato.
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Ilda
Boccassini e dai pm Paolo Storari e Alessandra Dolci, hanno al
centro il clan Valle-Lampada, gia' decimato nel luglio del 2010,
guidato dal 'patriarca', Francesco. Oggi invece sono stati
arrestati Giulio Lampada, ''il regista di tutte le operazioni''
e il fratello Francesco, gestori di bar e locali e veri e propri
imprenditori nel settore dei giochi di azzardo, la moglie di
quest'ultimo Maria Valle (ai domiciliari), suo fratello Leonardo
l'unico componente ''spendibile della famiglia all'esterno'',
il presidente delle misure di Prevenzione del Tribunale di
Reggio Calabria Vincenzo Giuseppe Giglio, il cugino medico
Vincenzo, il consigliere regionale della Calabria Francesco
Morelli (Pdl), l'avvocato Vincenzo Minasi, il maresciallo della
Guardia di Finanza Luigi Mongelli e un 'fedelissimo', Raffaele
Fermino. Perquisizioni anche al gip di Palmi Giancarlo Giusti e
fermati su disposizione della dda di Catanzaro due legali
calabresi. I reati contestati vanno dall'associazione mafiosa,
al concorso esterno, alla corruzione fino alla rivelazione del
segreto d'ufficio e alla intestazioni fittizia di beni.
In sostanza, come scrive il gip milanese Giuseppe Gennari
nella sua ordinanza di custodia cautelare, con questo filone di
indagine si e' arrivati al cuore di una ''vera e propria
ragnatela di relazioni inestricabili e connesse'' in cui ''tutti
prendono e danno qualcosa. Il giudice Giglio ci guadagna il
posto per la moglie, Morelli il sostegno politico e gli affari
comuni con i Lampada, Giusti viaggi e donnine, Luigi Fedele
-capogruppo Pdl in regione Calabria- il sostegno elettorale, i
Lampada le notizie sulle indagini che li riguardano e
l'allargamento delle loro conoscenze politiche ed
istituzionali''. Una ''zona grigia che poi gli associati
sfruttano per assumere notizie riservate, per ottenere favori
nelle aste immobiliari, per allargare le proprie relazioni
istituzionali e la capacita' di penetrazione nel tessuto
economico e istituzionale'' .
E in questo quadro sono importanti le relazioni con il mondo
della politica sia a livello locale sia a livello nazionale. E
non solo. Anche con il Vaticano fino ad arrivare alla
Commissione Europea a Bruxelles. Non solo il clan, tramite
Morelli, che faceva da 'cerniera', riesce ad avere un incontro
con i dirigenti dei Monopoli di Stato per cercare di ottenere la
concessione per i giochi d'azzardo, ma sfrutta il consigliere
regionale per avvicinarsi all'allora Ministro delle Politiche
Agricole e ora sindaco di Roma Gianni Alemanno che, ignaro,
partecipa a una serata organizzata al caffe' de Paris (erano
presenti anche Giuseppe Chiaravalloti, vice presidente della
Autorita' garante per la protezione dei dati personali, e il
deputato Bonfiglio), durante la quale ringrazia i Lampada per la
loro attivita' imprenditoriale.
Il clan, oltre alla rete intessuta anche col mondo bancario,
in numerose ''competizioni elettorali'' ha fatto ''confluire
preferenze su candidati a loro vicini''. Tra questi ''Sarra
Alberto, per le regionali in Calabria dell'aprile 2005,
attualmente sottosegretario alle Riforme e semplificazione
amministrativa (della Giunta regionale, ndr); Alati Giuseppe
Adolfo, nelle elezioni al Comune di Reggio Calabria del maggio
2007 e della Regione Calabria del maggio 2010; Oliverio Antonio,
alle elezioni per il Comune di Milano del maggio 2006, assessore
della Provincia di Milano agli Affari generali, Turismo e moda,
fino a maggio 2009''. E poi ancora: ''Zobbi Tarcisio, alle
elezioni politiche dell'aprile 2008, consigliere della Provincia
di Reggio Emilia dal 2004 al 2009; Vagliati Armando, nelle
elezioni alla Provincia di Milano del giugno 2009 e alla Regione
Lombardia del marzo 2010; Fedele Luigi, alle elezioni per la
Regione Calabria del maggio 2010, attualmente consigliere
regionale''. L'obiettivo dei Lampada, scrive il gip, ''e' molto
semplice: favorire l'ascesa elettorale di personaggi di varia
statura e ottenere in cambio favori amministrativi e sostegno
politico per inserire a vari livelli candidature di uomini
direttamente appartenenti all'organizzazione''. Indicativa,
infine, per descrivere la zona grigia l'intercettazione agli
atti nella quale il giudice Giusti, che per i suoi favori
avrebbe avuto in cambio escort in albergo, dice: ''io dovevo
fare il mafioso, non il giudice''.
(ANSA).
MAFIA: AGENZIA BENI CONFISCATI VENDE FERRARI E PORSCHE
(ANSA) - ROMA, 30 NOV - In vendita Ferrari e Porsche
sottratte alla criminalita' organizzata. L'annuncio arriva
dall'Agenzia nazionale per i beni sequestrati alle mafie che,
nel corso del Consiglio direttivo di oggi, ha approvato la
destinazione di 30 veicoli confiscati in via definitiva.
Per 12 di questi e' stata disposta la rottamazione, giacche'
privi di valore storico, mentre tre sono stati assegnati alle
forze dell'ordine (due alla Guardia di Finanza e uno alla
Polizia di Stato). Tra i 15 veicoli destinati alla vendita,
spiccano 4 Ferrari, custodite in precedenza in Puglia (1),
Sicilia (2) e Calabria (1) e una Porsche, prima custodita in
Sicilia. La vendita dei veicoli verra' espletata a breve, non
appena sara' attivato il nuovo portale dell'Agenzia nazionale,
previsto entro poche settimane.
Il direttore dell'Agenzia, prefetto Giuseppe Caruso ha,
infine, confermato oggi in Consiglio Direttivo la volonta' di
inaugurare entro la fine dell'anno una sede dell'organismo a
Milano ed entro il 31 gennaio 2012 anche a Napoli. (ANSA).
VENDEVANO UNIFORMI FORZE ARMATE SU INTERNET, 128 DENUNCIATI
OPERAZIONE GUARDIA FINANZA IN TUTTA ITALIA
(ANSA)- SORA(FROSINONE), 30 NOV - Vendevano su Internet
uniformi e distintivi delle forze di polizia e delle forze
armate, ma sono stati scoperti dalla Guardia di finanza, che ha
denunciato 128 persone. Le fiamme gialle di Sora, in provincia
di Frosinone, hanno concluso l' operazione 'Uniform and Badges'
finalizzata al contrasto del fenomeno dell'usurpazione di
titoli, coordinati dalla procura della Repubblica di Cassino.
I finanzieri, partendo da alcuni episodi avvenuti in Ciociaria
sul possesso di uniformi, distintivi, placche e palette in
dotazione alle forze dell'ordine, hanno avviato una serie di
indagini. Gli investigatori hanno seguito la pista informatica
rintracciando, su un noto sito di aste online, numerose
compravendite di oggetti la cui vendita e' vietata.
L'indagine informatica, con il supporto tecnico-investigativo
del Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza e
in stretta collaborazione con il Fraud Investigation Team di
Ebay Europe, ha consentito di identificare 128 persone in tutta
Italia. I reati riguardano la vendita senza licenza o l'
acquisto, senza averne titolo, degli oggetti. (ANSA).
FISCO: IN ITALIA TUTTI 'POVERI',MA 200MILA SUPERCAR
STUDIO UIL FOTOGRAFA SISTEMA 'INIQUO E INEFFICENTE'
(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Pochissimi ricchi 'dichiarati' e
centinaia di migliaia di auto di lusso in strada. E' la
'cartolina' del Belpaese, del suo sistema fiscale, scattata in
uno studio della Uil, che mostra come complessivamente la
macchina del fisco produca effetti di iniquita' ed inefficacia.
Soprattutto oggi quando invece si potrebbe utilizzare la leva
del fisco per far ripartire la crescita. Partendo proprio da chi
e' piu' 'tartassato': lavoratori dipendenti (quelli che hanno un
sostituto d'imposta) e pensionati. Ma per far questo occorre
intervenire con urgenza a partire dalla delega fiscale
considerando soprattutto che all'orizzonte si intravede crescita
sotto zero (-0,5% prevede l'Ocse per il 2012). Con tutto quello
che ne consegue in termini occupazionali (Luigi Angeletti
paventa il rischio di 'decine di migliaia' di posti in meno nel
2012) e dunque di 'pace sociale'.
Lo studio della Uil parte dall'assunto che la pressione
fiscale in Italia oggi e' pari al 43,4%. Un livello molto alto.
Ma la vera anomalia e' che questa pressione fiscale ricade
prevalentemente sui redditi da lavoro e da pensione che
contribuiscono al reddito Irpef per l'86,2%. Inoltre dalle
dichiarazioni del 2010 si evince un altro dato emblematico: i
soggetti che dichiarano piu' di 200.000 euro (0,17% del totale)
sono per il 58,8% lavoratori dipendenti, per il 27,7% pensionati
e per il rimanente 13,7% contribuenti che dichiarano altri tipi
di redditi. Ma a parte la composizione di questo 0,17% quello
che la Uil mette in evidenza e' l' 'anomala' diffusione di beni
di lusso, ad esempio le auto: nel 2010 sono state vendute
206.000 auto di fascia superiore, per un prezzo medio di 103.000
euro. A fronte di questo dato occorre rilevare appunto che solo
71.989 contribuenti, pari al 0,17% del totale, hanno dichiarato
al fisco piu' di 200.000 euro, il reddito disponibile congruo ad
un acquisto di questo livello. Quindi come fanno gli altri
137.011 possessori di Ferrari, Lamborghini, Mercedes, Bmw e Audi
a possedere auto che valgono meta' del loro reddito annuo? Anche
perche' i 'non ricchi', cioe' il restante 90,2% dei contribuenti
dichiara meno di 35.000 euro e il 49,07% (20.4 milioni di
soggetti) meno di 15.000 euro l'anno. Cioe' gli ci vorrebbe lo
stipendio di una decina d'anni per acquistare la 'supercar'.
Ma altre sorprese e incongruenze compaiono nell'analisi dei
redditi medi fatta dalla Uil: nel 2008 (ultimo dato disponibile)
il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti e' stato
di 19.640 euro e quello dei pensionati 13.940 euro. Ma a
sorpresa i proprietari di discoteche, centri benessere e
istituti di bellezza, hanno dichiarato addirittura perdite. I
negozi di abbigliamento e calzature un reddito molto piu' basso:
8.000 euro. Fino ad un massimo dei bar (16.200 euro) e degli
orafi (16.300 euro). Si tratta sempre comunque di meno di quanto
guadagna un dipendente. Chiaramente questo dato e' strettamente
collegato all'evasione: la base imponibile evasa ogni anno -
dice la Uil - ammonta a circa 200 miliardi di euro, mentre le
imposte evase supererebbero ormai i 100 miliardi di euro. Stima
rilevante ma giudicata prudenziale da tutti gli altri studi che
ritengono che il livello dell'evasione fiscale superi i 130
miliardi di euro. Insomma il sistema e' ''iniquo ed
inefficace''. La Uil chiede cosi' di varare un 'Forum nazionale'
che si impegni ad ''affermare la legalita' fiscale del nostro
Paese'' e propone provvedimenti che segnino ''una svolta epocale
nella lotta all'evasione''. Tra questi la tracciabilita' per le
operazioni sopra i 500 euro; l'incrocio tra le banche dati
dell'Amministrazione finanziaria, Enti locali e servizi
pubblici; il potenziamento delle procedure e degli strumenti di
controllo; il rafforzamento del contrasto di interessi.(ANSA).