FINANZIARIA:CACCIA AD EVASORI CON QUESTIONARI FICCANASO - PREZZI: AL VIA CONTROLLI MIRATI SU FILIERE AGROALIMENTARI - AGLIO CINESE FATTO PASSARE PER BULGARO, EVASI 8 MLN DAZIO - BERLUSCONI: NON ABBIAMO NEMMENO MANDATO FINANZA A CASA OPPOSITORI

domenica 18 settembre 2005

 

FINANZIARIA:CACCIA AD EVASORI CON QUESTIONARI FICCANASO/ANSA

DA NOZZE A RIPETIZIONI; NESSUNA RISPOSTA?MULTA FINO A 2.066 EURO

 

   (ANSA) - ROMA, 16 set - (di Corrado Chiominto) Scatta la caccia all' evasore. E, come non e' mai accaduto nel passato, il fisco chiedera' aiuto ai cittadini. Mandera' loro questionari che curioseranno sulle spese effettuate nelle occasioni che piu' facilmente si prestano a celare l' evasione fiscale. Le nuove norme porranno cosi' le premesse affinche' entrino nel mirino, le spese del giorno di nozze, il costo per le ripetizioni degli studenti con pagelle insufficienti, l' affitto della stanza per gli universitari e anche le ''parcelle'' del carrozziere rimborsate dalle assicurazioni.

   Per i cittadini, comunque, non si trattera' di delazione. I contribuenti - secondo le ipotesi allo studio – saranno obbligati a rispondere alle curiosita' che verranno proposte in modo puntuale dai questionari. In caso contrario scatterebbe una multa salata che potra' arrivare, utilizzando le norme gia' esistenti, fino a 2.066 euro.

   A ipotizzare una nuova strategia nella lotta all' evasione, disegnando un fisco a caccia di evasori con l' utilizzo massiccio di questionari postali, e' la prossima legge finanziaria. Sarebbe questo il risvolto pratico della nuova tipologia dei controlli (chiamati ''esplorativi'') indicati tra le misure previste dalla lotta all' evasione contenuta nelle tabelle inviate ai vari partiti. E dalla lotta all' evasione il governo punta ad incassare 4,3 miliardi di euro.

   Le vecchie tipologie di controllo non vanno certo in soffitta: rimangono i controlli sintetici, basati su parametri economici come gli studi di settore, le verifiche automatiche che utilizzano gli incroci informatici, e ovviamente gli accertamenti sostanziali che mirano a individuare concretamente l' evasione nascosta. Ma ora il fisco potra' chiedere informazioni anche in modo ''esplorativo'', cioe' senza aver prima avviato un' indagine su un evasore. Sara' una sorta di screening postale.

   L' idea non e' nuova ed era finora prevista per le imposte indirette, come l' Iva. Ora sara' estesa anche alle imposte dirette, che si pagano sui redditi dichiarati. Ma fino ad ora questo tipo di controllo aveva inciampato in ricorsi alla magistratura tributaria. Ora invece si punta a rendere generalizzata la procedura che gia' alcuni uffici regionali della Guardia di Finanza avevano utilizzato, con l' invio di questionari a giovani coppie di sposi.

   A Sondrio lo scorso aprile, la guardia di Finanza aveva inviato selezionato i giovani sposi facendo ricorso agli albi comunali. Aveva quindi loro inviato un questionario per chiedere molti dettagli: il ristorante usato per il banchetto nuziale; la gioielleria che ha venduto le fedi; il fiorista che si e' occupato degli addobbi floreali; il nominativo di chi ha assicurato il servizio fotografico; le generalita' del musicista o cantante che ha intrattenuto gli invitati durante la cerimonia; il negozio scelto per la lista nozze; il negozio di abbigliamento o la sartoria che ha venduto gli abiti del matrimonio; infine, l' agenzia viaggi presso la quale e' stato prenotato il viaggio di nozze. Uno screening a 360 gradi che potrebbe essere riproposto a livello nazionale sulle 258 mila coppie che ogni anno convolano a nozze.

   Ma i tecnici potrebbero ipotizzare anche altre tipologie di questionario. Quello da inviare ai circa 350 mila studenti che si iscrivono per la prima volta all' Universita' e che magari hanno affittato un appartamento insieme con gli amici. Ci sono poi le ripetizioni, spesso fatte in nero, per gli studenti che devono recuperare i cosiddetti ''debiti formativi'' per non aver ricevuto una buona pagella, oppure le carrozzerie che hanno riparato le auto che hanno ricevuto il rimborso dell' assicurazione. Il vero nodo da sciogliere sara' quello dei costi in rapporto ai benefici. L' invio di una raccomandata costa gia' oggi tra i 3,5 e i 4 euro e la spedizione di migliaia di questionari potrebbe diventare onerosa. Ma c'e' poi un altro aspetto: la caccia all' evasore tornera' a chiedere nuovi adempimenti ai contribuenti che, se non risponderanno, saranno costretti a pagare una multa che potrebbe variare tra i 258 e i 2.066 euro.(ANSA).

 

PREZZI: AL VIA CONTROLLI MIRATI SU FILIERE AGROALIMENTARI

IN GU DECRETO SU CONTRASTO ANOMALIE E SISTEMA INFORMATIVO

 

   (ANSA) - ROMA, 13 set - Controlli mirati per contrastare gli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari. Li effettueranno la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle entrate, sulla base delle direttive impartite dal ministro dell'Economia e delle finanze, avvalendosi anche dei dati degli Osservatori dei prezzi del ministero delle Politiche agricole e forestali e del ministero delle Attivita' produttive. E' quanto prevede il decreto legge n. 182, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre, che entra in vigore da oggi.

  Sul fronte dell'attuazione della politica agricola comune il provvedimento prevede che, entro 30 giorni, venga istituito il Registro nazionale titoli.

  Passa inoltre alla gestione diretta dell'Agea il sistema informativo agricolo nazionale (Sian) per il quale viene costituita una societa' a capitale misto pubblico-privato, con partecipazione pubblica maggioritaria nel limite massimo di 1,2 milioni di euro. (ANSA).

 

AGLIO CINESE FATTO PASSARE PER BULGARO, EVASI 8 MLN DAZIO

QUATTRO DENUNCIATI PER CONTRABBANDO E TRUFFA

 

   (ANSA) - PIACENZA, 16 SET - Aglio importato a migliaia di tonnellate dalla Cina all'Italia ma fatto passare per la Bulgaria e la Giordania, perche' da questi due paesi non si pagava il dazio dell'importazione. Dalla Cina invece il dazio era molto gravoso.    In questo modo una societa' piacentina ortofrutticola della Bassa, avrebbe evaso diritti doganali dal 2001 per quasi otto milioni di euro.

   Quattro le persone denunciate per i reati di contrabbando e truffa aggravata, si tratta di due piacentini, responsabili della ditta finita nel mirino delle fiamme gialle e di due bulgari che avrebbero preso parte a questa importazione d'aglio. Del presunto illecito traffico di aglio si e' occupata la guardia di finanza di Piacenza, in seguito ad una verifica fiscale compiuta sulla societa' piacentina ortofrutticola. Il sistema, secondo quanto scoperto dal Nucleo provinciale di polizia tributaria e come spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa, sarebbe consistito nell'importare dalla Bulgaria e dalla Giordania un ingente quantitativo di aglio, circa 6000 tonnellate che, in realta', come appurato dalle indagini, sarebbero state di provenienza cinese. In questo traffico sono state rilevate anche carenze sotto il profilo igienico sanitario per quanto riguarda il trasporto e quindi la conservazione dei prodotti. (ANSA).

 

BERLUSCONI,NON ABBIAMO RUBATO NE' USATO RAI CONTRO AVVERSARI

NON ABBIAMO NEMMENO MANDATO FINANZA A CASA OPPOSITORI

 

   (ANSA) - GUBBIO (PERUGIA), 10 SET - Il Governo, oltre che per le cose fatte, si puo' vantare anche di ''certe cose che non sono state fatte''; per esempio ''non abbiamo mai rubato'' e ''non abbiamo mai mandato la Guardia di Finanza a casa di nessuno, tanto meno a casa di un oppositore''. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alla Scuola di formazione politica di Forza Italia.

   ''Non abbiamo mai rubato - ha affermato il premier – a Palazzo Chigi non c'e' stata una 'merchant bank', e visti i precedenti non e' poco''.

   ''Non abbiamo mai messo le mani nelle tasche degli italiani - ha aggiunto - ed oggi, anzi, tutti pagano meno tasse, magari di poco''.

   ''Non abbiamo mai usato la Tv pubblica contro gli avversari politici - ha proseguito Berlusconi - e non abbiamo mai insultato nessun avversario''.

   ''Non siamo mai intervenuti - ha aggiunto - per limitare la liberta' di alcuni, tanto meno degli oppositori; non abbiamo mai mandato la Guardia di Finanza a casa di nessuno. Da quando sono sceso in politica a casa mia la Guardia di Finanza e' venuta 476 volte. Non abbiamo mai usato le intercettazioni telefoni a danno degli avversari''.

   ''Siamo stati liberali - ha concluso Berlusconi – abbiamo ampliato la liberta' di ciascun italiano e di tutti gli italiani''. (ANSA).

 

 


Tua email:   Invia a: