CARCERI: SEVERINO, CELLE DI SICUREZZA SONO IL MALE MINORE. FUNZIONARI PS , RECUPERATI SOLO 115 POSTI LETTO AL GIORNO. SEVERINO,DA VIMINALE DISPONIBILITA'UOMINI PER CELLE - SUICIDA AGENTE; SAPPE, DAL 2000 CENTO CASI

mercoledì 21 dicembre 2011

CARCERI: SEVERINO, CELLE DI SICUREZZA SONO IL MALE MINORE
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - ''Capisco che possa suscitare qualche
perplessita' e che non sono la soluzione ideale, come non lo era
quella delle 'porte girevoli', ma tra le due alternative ho
scelto quella che presentava minori disagi e minori traumi''. Lo
ha detto il ministro della Giustizia, Paola Severino,
intervenendo a Radio Anch'io a proposito delle celle di
sicurezza. Severino ha spiegato che ''comunque sia poi la
persona arrestata viene portata dal giudice che decidera' se
confermare l'arresto, avviare il processo o restituire la
liberta''. Nel 90% dei casi, ha ricordato il ministro, gia'
adesso ''si torna in liberta' per tipologie di reati
selezionati''.(ANSA).

CARCERI: FUNZIONARI PS ,CRISI SICUREZZA CON NORME SEVERINO
RECUPERATI SOLO 115 POSTI LETTO AL GIORNO
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - ''Non siamo affatto convinti che
tenere un soggetto 48 ore in uno spazio strettissimo con uno
giaciglio in muratura ed una coperta, senza una finestra ed un
bagno sia meno traumatico che andare in carcere dove nella cella
troverebbe un letto pulito, un pasto, un servizio igienico,
assistenza sanitaria ed un ora d'aria, servizi che la polizia
non e' assolutamente in condizione di assicurare''. Lo afferma
Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell'associazione
Funzionari di Polizia commentando le norme del pacchetto
'Severino' per le carceri.
''I 21.000 detenuti coinvolti nel cosiddetto fenomeno delle
porte girevoli - dice Letizia - incidono mediamente per soli 115
posti giornalieri. E' percio' evidente quanto sia risibile il
recupero dei posti letto nelle carceri mentre si metterebbe in
crisi il sistema di sicurezza dei cittadini''. ''Infatti
significherebbe privare al territorio un servizio per 24 ore di
115 volanti essendo necessari due agenti per quattro turni di 6
ore per sorvegliare un arrestato con le strutture attuali'',
aggiunge.
''Ogni 100.000 abitanti c'e' un servizio di 2 o 3 volanti al
massimo, percio' e' come se rimanesse priva di controllo del
territorio caso ogni giorno un' area con 10 milioni di italiani,
un costo assolutamente insostenibile per la sicurezza dei
cittadini'', conclude Letizia.(ANSA).

CARCERI:SEVERINO,DA VIMINALE DISPONIBILITA'UOMINI PER CELLE
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - ''Abbiamo avuto piu' riunioni con il
ministero degli Interni per quanto riguarda la disponibilita'
delle sale di custodia e degli uomini addetti alla sorveglianza
degli arrestati e le risposte sono state confortanti sia per
quanto riguarda le sale, sia per quanto riguarda gli uomini
delle forze dell'ordine che saranno impiegati per questo
servizio senza che il territorio rimanga sguarnito''. Lo ha
spiegato il ministro della Giustizia Paola Severino alla
commissione giustizia del Senato dove sono state fatte molte
richieste di chiarimento sul dl 'svuotacarceri' in relazione
alla detenzione temporanea nelle celle di sicurezza delle
questure o dei tribunali.
Severino ha poi ribadito che il dl e' una ''misura tampone
rispetto alla strada principale che e' quella della costruzione
di nuove carceri''. Ma adesso la coperta della spesa ''e' troppo
corta, escono non solo i piedi ma anche le gambe'' e al massimo,
''con grandi sforzi, perche' ci sarebbe qualche possibilita' di
risparmio, potremo aprire nove nuovi padiglioni nelle carceri
gia' esistenti'', ha aggiunto Severino. Il ministro ha inoltre
spiegato che se le sale di sicurezza non dovessero essere idonee
di per se' o non adatte alle condizioni di salute dei fermati,
allora ''si fara' comunque ricorso all'ingresso temporaneo in
carcere dei fermati''. (ANSA).

CARCERI: SEVERINO, GIUDICE NON ANDRA' IN CELLE SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - Non sara' il giudice ad andare nelle
celle di sicurezza a convalidare il fermo entro le 48 ore e a
decidere su processo per direttissima o rimessione in liberta'
del soggetto fermato, ma sara' quest'ultimo ad essere trasferito
innanzi al giudice monocratico competente. Lo ha chiarito il
ministro della Giustizia Paola Severino intervenendo alla
Commissione giustizia del Senato a proposito del decreto legge
'svuotacarceri'. Severino ha aggiunto che sara' in altre
circostanze, previste dalle misure in tema di carcere e
giustizia approvate dallo scorso Consiglio dei ministri, che il
magistrato fara' la trasferta nel luogo di detenzione della
persona detenuta.
Il ministro ha inoltre spiegato che la scelta delle celle di
sicurezza e' stata fatta in quanto la detenzione domiciliare non
sarebbe stata applicabile nei confronti di chi non ha un
domicilio, o non ha documenti. Inoltre se si fosse scelta la
strada della detenzione domiciliare, sarebbe sempre stato
necessario interpellare il magistrato per valutare la
pericolosita' del soggetto fermato. ''Questi sono gli snodi
attraverso i quali e' passato il provvedimento'', ha concluso
Severino.(ANSA).


CARCERI:PAGANO,GOVERNO CHIARISCA SU IDONEITA'CELLE SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - "Riguardo l'uso delle camere di
sicurezza dei presidi di polizia per i detenuti in attesa di
giudizio, previsto dal dl 'svuota carceri', i dati diffusi in
queste ore sullo stato di tali dotazioni in uso presso gli
uffici territoriali della Polizia di Stato confermano i nostri
dubbi circa l'utilita' del provvedimento del neo ministro della
Giustizia". Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente
della Commissione finanze della Camera.
"La nostra perplessita' - prosegue - non scaturisce solamente
dal pericolo che le forze dell'ordine possano essere distolte
dalle normali attivita' di indagine e prevenzione, per dedicarsi
alla sorveglianza di soggetti in stato di detenzione, ma anche
dal fatto che il provvedimento in questione possa comportare
dispendiosi e inopportuni, specie in questo periodo di crisi
economica, aggravi di spesa, visto che su 706 camere di
sicurezza ben 379, secondo stime ufficiali, non sono idonee".
"Per tali ragioni, - conclude - si rende necessario
presentare un'opportuna interrogazione parlamentare affinche' su
questa questione vengano forniti i dovuti e necessari
chiarimenti". (ANSA).

CARCERI: PERPLESSITA' PENALISTI SU CAMERE DI SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - L'Unione Camere Penali italiane
ribadisce le sue ''perplessita''' sull'utilizzo di camere di
sicurezza nei commissariati per trattenere i fermati. Il leader
dei penalisti, Valerio Spigarelli, dopo l'apertura manifestata
dal Guardasigilli Paola Severino ad accogliere ''suggerimenti
costruttivi'' per il decreto 'svuota-carceri', ''proprio in
quest'ottica'', e ''mantenendo apprezzamento per l'intenzione
del ministro di evitare l'ingresso nel circuito carcerario degli
arrestati o dei fermati prima della convalida e dell'eventuale
irrogazione di misure cautelari'', ribadisce i suoi dubbi sulle
celle di sicurezza.
Non solo ''non garantiscono condizioni di vivibilita'
accettabili - afferma Spigarelli - ma e' anche opportuno che le
persone fermate vengano custodite in luoghi diversi da quelli
nella disponibilita' delle forze di polizia che eseguono
l'arresto''. Ma queste scelte, conclude, ''vanno applicate
prevedendo la creazione di luoghi deputati al trattenimento di
queste persone, istituiti presso i Tribunali o altre strutture,
in modo anche da facilitare l'intervento dei magistrati per la
convalida''.(ANSA).

CARCERI: CASSON (PD) PROPOSTA SALE CUSTODIA E' PERICOLOSA
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - ''Pur se positiva negli intenti, la
proposta della ministro Severino di creare delle sale di
custodia, oltre che controproducente, rischia di essere
pericolosa''. Lo afferma Felice Casson, vice presidente del
gruppo Pd al Senato, secondo il quale ''poliziotti, carabinieri
e Guardia di finanza non possono essere delegati a svolgere
attivita' diverse da quelle per loro istituzionali''.
''La gestione delle sale di custodia richiederebbe - sostiene
l'ex pm di Venezia - personale autonomo che verrebbe sottratto a
compiti di polizia. Inoltre mantenere per alcuni giorni a
stretto contatto, in attesa dell'udienza, gli arrestati e coloro
che hanno proceduto all'arresto potrebbe generare forti
tensioni, come in passato e' gia' successo, con il rischio
-conclude Casson - di generare altri processi per lesioni,
percosse, calunnie e controcalunnie''.(ANSA).

CARCERI: SALTAMARTINI, DECRETO SBILANCIATO SU CAINO
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - ''Le misure deliberate con il decreto
'svuota-carceri' ,in cui gli arrestati in flagranza di reato
dovranno essere custoditi nei commissariati o nelle stazioni dei
carabinieri, aumenteranno i costi previsti ma soprattutto
daranno il colpo decisivo al contrasto della criminalita'.
L'inidoneita' delle celle di sicurezza ribattezzate sale di
custodia sottolineeranno quel degrado che il sistema giustizia
intende invece modificare''. Lo afferma il senatore del Pdl
Filippo Saltamartini, componente della Commissione Affari
Costituzionali, al termine dell'audizione del nuovo Ministro
della Giustizia Paola Severino.
''Per ogni arrestato - sostiene Saltamartini - dovremmo
richiamare i pochi uomini che garantiscono il controllo del
territorio, le pattuglie, con la conseguenza che vi sara' un
aumento dei crimini per il basso rischio di imbattersi nelle
forze di polizia. Quello che il ministro avrebbe dovuto invece
assicurare e' l'accelerazione del rito direttissimo per ogni
arresto in flagranza, misura che ha consentito di abbattere
trecentomila reati ogni anno''. ''La questione della dignita'
umana nei penitenziari - precisa il senatore del Pdl - e'
rilevantissima, ma c'e' da preoccuparsi delle vittime dei reati
di cui la gran parte sono coperti dal cosiddetto 'numero
oscuro'''. ''Il diritto alla sicurezza dei cittadini - conclude
Saltamartini - e' il risvolto dei diritti di liberta' di un
Paese democratico e occorre non sbilanciarsi su Caino
dimenticando i tanti potenziali Abele''.(ANSA).

CARCERI: BIANCOFIORE (PDL), SI' ALL'AMNISTIA
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - ''Io, da sempre dalla parte della
giustizia, questa volta dico si' all'amnistia e mi auguro si
lasci lavorare il Ministro Severino che sta mostrando
nell'insieme un approccio aperto, senza pregiudiziali e
costruttivo in merito alla incandescente materia della
giustizia italiana''. Lo ha detto Michaela Biancofiore, deputato
PDL e coordinatore regionale Alto Adige, nel corso
dell'intervento per la cena di Natale con gli iscritti del PDL
che ha visto la partecipazione telefonica e gli auguri agli
altoatesini del Presidente Silvio Berlusconi.
''Dopo aver ascoltato le parole dei carcerati di Rebibbia al
cospetto del Santo Padre, dopo aver visto le loro lacrime, la
loro reale commozione, il loro tangibile pentimento, mi sono
convinta che un provvedimento svuota carceri, per stirerie
dignita' alla persona, sia necessario e urgente'', prosegue.
''Il decreto del Ministro Severino, che ricalca pienamente
quanto gia' previsto dal DDl dell'ex Ministro Alfano, non puo'
essere liquidato con supponenza dai partiti politici, ma anzi va
apprezzata e accolta la disponibilita' ad affrontare un tema
ostico e annoso all'ordine del giorno del Parlamento, nonche' -
a mio parere, andrebbe ammirata la straordinaria umanita'
dimostrata dal ministro. Altra cosa e', viceversa, approfondire
in Parlamento e insieme alle forze di polizia che hanno mostrato
comprensibile preoccupazione, la questione delle camere di
custodia temporanea'', conclude. (ANSA).

CARCERI: SUICIDA AGENTE; SAPPE, DAL 2000 CENTO CASI
(ANSA) - TRIESTE, 20 DIC - ''Siamo sgomenti, sconvolti e
impietriti per questa nuova immane tragedia, anche perche'
avviene a brevissima distanza di tempo dal suicidio di altri
appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio ad
Avellino, Mamone Lode', Caltagirone, Viterbo, Torino e Roma''.
E' il commento di Donato Capece, segretario generale del
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, alla notizia del
suicidio di un agente in servizio nel carcere di Pordenone.
''Dal 2000 ad oggi si sono uccisi cento poliziotti
penitenziari, un direttore di istituto (Armida Miserere, nel
2003 a Sulmona) e un dirigente regionale (Paolino Quattrone, nel
2010 a Cosenza) - ha detto Capece -. E sette suicidi in pochi
mesi sono sconvolgenti. Da tempo sosteniamo che bisogna
comprendere e accertare quanto hanno eventualmente inciso
l'attivita' lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel
tragico gesto estremo posto in essere''.
''Chiediamo al ministro della Giustizia Paola Severino di
farsi carico in prima persona di questo importante problema - ha
detto Capece -. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: l'istituzione
di appositi Centri specializzati di psicologi del lavoro in
grado di fornire un buon supporto agli operatori di Polizia puo'
essere un'occasione per aumentare l'autostima e la
consapevolezza di possedere risorse e capacita' spendibili in
una professione davvero dura e difficile''. (ANSA).



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