LA CASTA INTOCCABILE: QUELLA DELLE BARBE FINTE. CINQUANTA APPARTAMENTI DELL'EX SISMI (Liberazione)

venerdì 30 dicembre 2011


Liberazione – 30 dicembre 2011

Cinquanta appartamenti dell'ex Sismi

LA CASTA INTOCCABILE: QUELLA DELLE BARBE FINTE

di Ercole Olmi
Proseguono le rivelazioni di Liberazione sulle spese disinvolte da parte della casta delle barbe finte, l'unica intoccabile perfino dai sedicenti curatori del "servizio pubblico". Stavolta si tratta di una cinquantina di appartamenti gestiti dall'Aise, l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna che, prima della controriforma prodiana, si chiamava Sismi. Come vengono assegnati? Non certo attraverso il regolamento ma a discrezione, la virtù che governa a Forte Braschi.
Quello che vale per i comuni - il reddito o il nucleo familiare - non regge il confronto con un parametro assolutamente discrezionale: l'influenza che hai nel servizio. Alcuni esempi: quando Zaccaria - nome in codice di uno degli artefici del Nigergate - si separa dalla moglie, subito si vede assegnare l'appartamento di servizio nonostante il regolamento in vigore allora prevedesse che i residenti a Roma, come lui, non ne avessero diritto. Anche il suo vice, l'ex finanziere GC (l'appassionato del Milan che fa coincidere le missioni sotto la Madunina col calendario domestico della squadra del cuore) si separa dalla moglie e le lascia l'appartamento. Allora Zaccaria, per sconosciuti "meriti speciali", lo promuove e subito il servizio gli aumenta lo stipendio e gli assegna un appartamento nonostante sia in quel momento single. 100 metri quadri, rifiniture di lusso zona Cecchignola, affitto irrisorio, astenersi non 007 raccomandati.
Intanto, mentre esecutivi e funzionari che ne avrebbero avuto più diritto e bisogno, magari con 4 figli, attendono invano l'alloggio di servizio e sono in balia del terrificante mercato immobiliare capitolino, il colonnello GC, conosciuto nelle sartorie pugliesi e da Marinella dove compra cravatte, girava in Porsche e ora in Bmw X6 con uno stile di vita che ricorda i lussi di un altro finanziere, Marco Milanese, controversa figura di consigliere di Tremonti e amico di Forchetti, il capo del reparto economico-finanziario dell'Aise.
Anche Forchetti si è fatto ristrutturare l'ufficio con notevole costo per l'amministrazione e un trattamento analogo è stato riservato al suo vice, generale Fabio M., sempre della Gdf, i cui uffici sono stati ristrutturati con tanto di bagno personale e doccia in ufficio, perchà© pare giochi a tennis nel campo interno ma non ami mescolarsi ai comuni mortali nei normali spogliatoi. I lavori sono in corso proprio in questi giorni. Anche a questo servono i soldi risparmiati coi tagli draconiani.
Tra l'altro, negli ambienti di Finmeccanica, si narra che l'attuale ciclone giudiziario abbattutosi sul colosso statale, abbia provocato qualche contraccolpo anche all'interno dell'Aise dove c'è uno specifico settore, ampiamente noto per aver contribuito alla falsa pista del Nigergate e che si occupa delle armi di distruzione di massa (anche inventandosele). Al vertice di questo ufficio avrebbe dovuto andare una persona gradita a Guarguaglini e Cola, molto amici di Zaccaria che ne era stato il capo, ma le dimissioni di Guarguaglini e le disgrazie giudiziarie di Cola hanno bloccato l'operazione. Così il settore è stato affidato ad interim al solito Forchetti che per questo, forse, si sarà  fatto allargare l'ufficio. Che cosa aspetta il governo "tecnico" (Monti ha tenuto per sà© la delega all'intelligence) a chiamare un tecnico per aggiustare i servizi? Ercole Olmi vi attende nella prossima vita di questo giornale.

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