ACCERTAMENTI, LA CORTE DEI CONTI VIGILERA' SU ENTRATE E GUARDIA DI FINANZA (ItaliaOggi)
giovedì 12 gennaio 2012
ItaliaOggi - 11/01/2012
ACCERTAMENTI, LA CORTE DEI CONTI VIGILERà € SU ENTRATE E GUARDIA DI FINANZA
di Antonio G. Paladino
Tra le indagini che nel prossimo triennio sarranno avviate dalla Corte dei conti, le attività  in materia di controlli fiscali la faranno da padrone. Infatti, saranno oggetto di specifiche relazioni della magistratura contabile, i verbali redatti dai funzionari dell'Agenzia delle entrate e dalla Guardia di finanza in relazione al loro esito definitivo. Saranno accertate le iniziative intraprese sia da Equitalia sia dall'Agenzia delle entrate in merito alla riscossione delle rate non pagate del condono 2002, posto che, ancora oggi, risultano non riscossi 4,6 miliardi. Inoltre, indagini sugli esiti degli incroci tra i dati contenuti negli elenchi clienti e fornitori e i suoi riflessi ai fini dell'individuazione di ricavi omessi. Ed ancora, la Corte vorrà  conoscere come sono state utilizzate le risorse relative al salario accessorio del personale pubblico, il funzionamento dei sistemi informativi nel sistema della giustizia penale, la gestione dell'istituto della risoluzione del rapporto di lavoro per chi raggiunge i quaranta anni di anzianità  contributiva. Queste alcune delle linee guida che la Corte dei conti, sezione centrale di controllo sulle amministrazioni dello Stato, intende avviare nel triennio 2012-2014, messe nero su bianco nella deliberazione n.16/2011, resa nota ieri.
Le direttrici sulle quali si muoveranno le indagini dei magistrati contabili si basano su alcuni criteri obiettivi, quali l'entità  delle risorse finanziarie oggetto del controllo, la complessità  di tali attività  e la presenza di criticità  nelle relative gestioni. Sulla scorta di tale quadro propedeutico, pertanto, la deliberazione in esame, intende programmare, nell'arco di un triennio, una rilevante mole di attività  d'indagine. Sugli scudi il fisco. à ˆ intenzione, infatti, verificare la gestione, da parte delle Entrate, dell'istituto dell'interpello fiscale, incluso il ruling internazionale e con particolare riferimento all'interpello disapplicativo.
Saranno verificati anche gli esiti delle attività  di controllo fiscale, posti in essere sia dalla Gdf che dalla stessa Agenzia, basate sugli incroci tra i dati contenuti negli elenchi clienti e fornitori e i suoi riflessi in termini di individuazione di ricavi omessi o di false fatturazioni. Sotto la lente, poi, finiranno anche gli esiti dei processi verbali di constatazione redatti da Gdf e Agenzia, con riferimento ad ogni singola tipologia impositiva di rilievo. Un'indagine utile, in quanto verranno confrontati i ricavi accertati a seguito dell'ispezione fiscale e quelli che il contribuente è tenuto a versare in via definitiva, anche utilizzando strumenti deflattivi quali l'accertamento con adesione.
La Corte, poi, vorrà  conoscere le azioni intraprese dalla stessa Agenzia, ma anche da Equitalia, in merito alle procedure di riscossione delle rate non pagate del condono tributario 2002 (oggetto di una specifica relazione emanata lo scorso anno, dove sono emersi 4,6 miliardi non pagati dai soggetti condonati). Inoltre, indagini anche sul versante della corretta applicazione dell'accertamento sintetico, fondato sulle spese sostenute e sulle disponibilità  di beni e servizi (ne sono prova i controlli effettuati in questi giorni a Cortina d'Ampezzo e a Portofino).
Infine, sarà  dedicata un'indagine anche all'utilizzo dell'Anagrafe tributaria ai fini della selezione dei soggetti da sottoporre a controllo fiscale. Sul versante della p.a., poi, la deliberazione indica quali attività  meritorie di apposita indagine, la gestione delle risorse che confluiscono nel salario accessorio del personale non dirigente, in particolar modo, come sono state soddisfatte le esigenze di selettività  e meritocrazia, cardini della riforma introdotta dal dlgs n. 150/2009. Infine, controlli anche sull'applicazione della norma in materia risoluzione del rapporto di lavoro al personale pubblico che ha raggiunto i 40 anni di anzianità  massima contributiva (ex art. 72, comma 11 dl n. 112/2008).