SICUREZZA: SAP,IL 17 CANCELLIERI INCONTRA SINDACATI POLIZIA - VIGILE UCCISO:ASAPS, 2.230 AGGRESSIONI ALLE DIVISE - DIFESA: DI PAOLA, RIVEDERE TUTTI PROGRAMMI NON SOLO F-35 - CASA PATRONI GRIFFI:ACCERTAMENTI PROCURA,VERIFICHE GDF

sabato 14 gennaio 2012

SICUREZZA: SAP,IL 17 CANCELLIERI INCONTRA SINDACATI POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Nella giornata del 17 gennaio il
ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri incontrera' i
sindacati di polizia. Lo rende noto il Sap. L'organizzazione
guidata da Nicola Tanzi portera' al tavolo di discussione alcuni
argomenti di stretta attualita', tra i quali: riforma della
Legge 121, pensioni e previdenza complementare, decreto "svuota
carceri", procedure concorsuali e nuove assunzioni, reperimento
risorse in primis per integrare i fondi destinati all'una
tantum.
(ANSA).

VIGILE UCCISO:ASAPS, 2.230 AGGRESSIONI ALLE DIVISE
NEL 27% DEI CASI USATA UN'ARMA IMPROPRIA O IL VEICOLO STESSO
(ANSA) - FORLI', 13 GEN - ''L'omicidio dell'agente della
Polizia Locale di Milano e' l'ultima pagina di una trama che
racconta la violenza stradale anche contro le forze di
polizia''. Lo spiega Giordano Biserni, presidente dell'
Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), che sottolinea come
dilagano le aggressioni fisiche alle divise: 2.230 nel 2011
(+7%). In 496 casi (22%) e' stata usata un'arma impropria, o il
veicolo stesso per travolgere l'agente. ''Il ruolo dei vigili -
commenta Biserni - e' sempre piu' impegnativo, ma non e'
equiparato alle altre forze di polizia''.
Secondo i dati dell'Osservatorio 'Sbirri Pikkiati' del
Centauro-Asaps, ogni quattro ore in Italia viene stilato un
referto medico per lesioni fisiche subite da un carabiniere, un
poliziotto, un vigile. In particolare, il 52,6% delle
aggressioni hanno riguardato appartenenti all'Arma dei
Carabinieri, il 35,8% la Polizia di Stato, il 10,4% la Polizia
Locale, il 5,7% altri corpi. In 757 casi (34%) l'aggressore era
ubriaco o drogato. Nel 2010 le aggressioni erano state 2.079,
l'incremento e' quindi del 7%. Non meno preoccupanti - rileva
ancora l'Asaps - i dati della pirateria stradale, cioe' la fuga
dopo aver provocato un incidente. L'Osservatorio lo scorso anno
ne ha registrati 852, con 127 morti e 995 feriti; nel 35% degli
episodi mortali, inoltre, il pirata era ubriaco.
''La violenza stradale - commenta Biserni - sta assumendo
toni di gravita' estrema. Piraterie e aggressioni alle divise
sono all'ordine del giorno in un crescendo incontenibile e
circondato dalla pressoche' generalizzata indifferenza. Se la
civilta' di un popolo si misura dal comportamento della gente
sulle strade e al rispetto verso le divise, allora qui siamo
ormai tornati alle caverne''. ''Ora qualcuno dovra' spiegare -
prosegue il presidente dell'Asaps - come mai gli agenti della
Polizia locale, sempre piu' impegnati sul fronte rischioso del
controllo del territorio, non debbano avere la possibilita' di
accedere direttamente alla banca dati del crimine, o non debbano
godere dei diritti delle altre forze di polizia in materia di
tutele da causa di servizio. Il silenzioso e generoso lavoro dei
Ghisa milanesi piange il suo caduto, anzi il suo eroe, perche'
per affrontare la strada in una sera d'inverno in bicicletta in
un mare di squali neri comunemente chiamati Suv, bisogna essere
davvero eroi''. (ANSA).

DIFESA: DI PAOLA, RIVEDERE TUTTI PROGRAMMI NON SOLO F-35
ACCANIMENTO SU SINGOLO PROGRAMMA ESPRIME VISIONI ANGUSTE
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - ''Stiamo rivedendo lo strumento
militare. Rivedere tutti gli aspetti dello strumento militare e
dunque anche i programmi, e quindi i mezzi, e i piani
d'investimento''. Lo dice all'Unita' il ministro della Difesa,
Giampaolo Di Paola, a proposito della polemica sul programma di
acquisizione di 131 F-35.
''Questa revisione - sottolinea - interessa tutti i
programmi. Percio' ritengo che l'accanimento verso uno specifico
programma sia espressione di visioni anguste, settoriali che non
mi sento di condividere. Sia chiaro: quando parlo di una
revisione di tutti i programmi intendo anche quello relativo
agli F-35, e in questo quadro generale bisogna tener conto che
c'e' una esigenza fondamentale'', ovvero che ''lo strumento
militare italiano ha bisogno di una capacita' aereo tattica:
questa capacita' l'abbiamo e va rinnovata. E dal punto di vista
operativo, l'F-35 e' la risposta corretta a questa esigenza''.
Quello dello 'stipendificio' per il settore delle forze
armate, prosegue, non e' rischio ma realta': ''la quota destinata
al personale e' talmente elevata che non siamo piu' in grado di
mantenere, rendendolo utilizzabile, lo strumento militare nelle
attuali dimensioni. Bisogna dunque ricalibrare lo strumento in
base alle risorse che il Paese decide liberamente di destinare,
il che comporta affrontare con serieta' anche il discorso, che
spesso produce levate di scudi, di un ridimensionamento degli
organici. A questo impegno non mi sottraggo''. (ANSA).

CASA PATRONI GRIFFI:ACCERTAMENTI PROCURA,VERIFICHE GDF
ALLO STATO NE' IPOTESI DI REATO NE' INDAGATI
(ANSA) - ROMA, 13 GEN - Entreranno nel vivo nei prossimi
giorni gli accertamenti della procura di Roma per fare luce su
eventuali illeciti legati all'immobile di 109 metri quadrati di
via Monte Oppio, vicino al Colosseo, acquistato nel 2008
dall'attuale ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni
Griffi per 170 mila euro.
Per il momento il caso e' stato oggetto solo di consultazione
tra il procuratore aggiunto Alberto Caperna ed il nucleo di
polizia tributaria della guardia di finanza guidato da Virginio
Pomponi. Allo stato, sul tavolo del magistrato, ci sono articoli
di stampa dedicati alla vicenda. Quindi, per il momento, ne'
ipotesi di reato ne', tantomeno, indagati.
L'immobile, di proprieta' dell'Inps, fu acquistato da Patroni
Griffi ad un prezzo 'scontato' grazie ad una decisione del
Consiglio di Stato, che dichiaro' l'immobile in questione ''non
di pregio''. Tale 'declassamento' scaturi' da un ricorso degli
inquilini che, a fronte della dichiarazione di pregio del
palazzo fatta dal ministero dell'Economia, all'epoca guidato da
Giulio Tremonti, opposero lo stato di degrado dell'immobile e la
necessita' di interventi urgenti di restauro.
A curare il ricorso fu Carlo Malinconico, il sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio dimessosi pochi giorni fa per il
caso delle sue vacanze a Porto Ercole pagate da Francesco De
Vito Piscicelli, il costruttore che rise dopo il terremoto in
Abruzzo e che successivamente fu coinvolto nelle inchieste sui
grandi eventi.
''Non ho mai preso in considerazione l'ipotesi di dimettermi
- ha dichiarato nei giorni scorsi il titolare di Palazzo Vidoni
- per quanto mi riguarda considero percio' chiusa una vicenda
che non presenta alcun elemento di illecito ne' di immoralita' e
che ho gia' abbondantemente e definitivamente chiarito e sulla
quale non intendo tornare piu'''.
''Il paragone con il caso Scajola - ha aggiunto Patroni
Griffi - e' un'offesa insopportabile. Il mio e' un atto lecito,
che migliaia di altri italiani avrebbero fatto e farebbero''.
(ANSA).

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