FISCO: CONTROLLI A MILANO, AUMENTO INCASSI OLTRE 44%. SALVINI, FUMO NEGLI OCCHI.PISAPIA,INTERVENTO POSITIVO E DOVEROSO - CRIMINALITA': SEQUESTRATI DA GDF A MAFIE 3 MLD BENI NEL 2011 - VIMINALE; POCHI FONDI PER PENTITI, RISCHIO ASSISTENZA

martedì 31 gennaio 2012

FISCO: CONTROLLI A MILANO, AUMENTO INCASSI OLTRE 44%
SALVINI, FUMO NEGLI OCCHI.PISAPIA,INTERVENTO POSITIVO E DOVEROSO
   (ANSA) - MILANO, 30 GEN - Con i funzionari dell' Agenzia
delle entrate accanto alla cassa, nei locali della 'Movida'
milanese, nella notte tra sabato e domenica, gli incassi sono
lievitati di oltre il 44% rispetto al sabato precedente. In un
caso i ricavi hanno addirittura fatto registrare un segno
positivo di oltre il 200%.
   I funzionari dell'Agenzia - supportati da quelli dell'Inps e
dalla polizia locale - sono arrivati molto presto in ristoranti,
pub, bar e discoteche di Brera, della zona Navigli, di piazza
San Babila e di Corso Como, al fine di verificare il completo
giro d'affari della 'Movida' che non conosce sosta fino alle 5
del mattino e neppure defezioni, nonostante la pioggia e il
freddo. Cosi' la serata milanese si e' andata via via animando e
le casse dei locali hanno iniziato a lavorare a pieno regime:
non uno scontrino fiscale e' stato omesso.
   I controlli hanno evitato, per una sera, l'evasione fiscale,
ma hanno anche consentito di scoprire diverse irregolarita'. In
55 esercizi, per esempio, sono stati riscontrati il mancato
aggiornamento dei registri dei corrispettivi e incongruita' con
le dichiarazioni presentate ai fini degli studi di settore (per
esempio, numero dei beni strumentali comunicati: tavoli, sedie,
grandi elettrodomestici). In 33 locali sono stati riscontrati
anche 116 lavoratori in nero.
   ''Sono soddisfatto di come l'operazione e' stata condotta -
ha dichiarato Carlo Palumbo, Direttore Regionale dell'Agenzia
delle Entrate della Lombardia - soprattutto perche' ci sono
stati rivolti apprezzamenti per la professionalita' dei nostri
funzionari da parte degli stessi titolari dei locali. In ogni
caso, per quanto ci riguarda, si tratta di un'operazione che
rientra fra quelle programmate per mantenere un elevato presidio
del territorio. La collaborazione e il coordinamento con l'Inps
e il Comune, che voglio ringraziare, inoltre, hanno funzionato
molto bene''.
   L'assessore al bilancio del comune di Milano Bruno Tabacci ha
sottolineato che i controlli in materia fiscale e di rispetto
sulla normativa del lavoro ''sono necessari per evitare, come ha
detto piu' volte il presidente del Consiglio Mario Monti, che
gli evasori 'continuino a dare pane avvelenato ai loro figli'.
Le istituzioni devono fare il loro dovere e il Comune di Milano
vuole essere in prima fila''.
   Critico con l'operazione 'Movida' il consigliere comunale
leghista Matteo Salvini che sul profilo Facebook ha commentato:
''Mi sembra che si voglia gettare fumo negli occhi. La settimana
scorsa tutti si esercitavano nel 'dagli al tassista', questa
settimana va in scena il 'dagli al barista'. Detto questo, lo
scontrino va chiesto e i negozianti lo devono dare. L'evasione
e' un reato, ma in certi casi e' anche legittima difesa''.
   ''Mi sembra - ha spiegato il sindaco Giuliano Pisapia - che
non sia stato un blitz, ma un intervento assolutamente
comprensibile, molto positivo e doveroso. Di questo devono
essere contenti soprattutto i commercianti onesti e chi paga le
tasse, come la gran parte dei commercianti e dei milanesi. Chi
evade le tasse fa anche concorrenza agli onesti. Non comprendo e
considero allarmanti le voci critiche che si sono levate su
questa operazione''. (ANSA).
 
CRIMINALITA': SEQUESTRATI DA GDF A MAFIE 3 MLD BENI NEL 2011
GEN. DI PAOLO, OLTRE 1,2 MLD RECUPERATI AL NORD E ALL'ESTERO
   (ANSA) - ROMA, 30 GEN - Nel 2011 la Guardia di Finanza ha
sequestrato alla criminalita' organizzata beni per un valore di
tre miliardi, quasi la meta' dei quali recuperati all'estero o
nel nord Italia. Sono i dati della lotta alle mafie condotta
dalle Fiamme Gialle nello scorso anno, che ha portato al
controllo di oltre 8.500 soggetti, di cui 1.400 societa'.
   I piu' alti tassi di criminalita' economica, quasi sempre
legata all'attivita' mafiosa, si sono registrati al sud anche
se, dice il comandante generale Nino di Paolo, ''partendo dal
sud, spesso le Fiamme Gialle approdano in luoghi che stanno in
altre parti d'italia, al centro come al nord o addirittura
all'estero''. In particolare, dei 3 miliardi sequestrati, oltre
mezzo miliardo e' stato recuperato al centro-nord (tra questi
c'e' il teatro Ghione di Roma e beni appartenenti al clan
Mallardo per oltre 600 milioni tra la Campania, l'Abruzzo e il
Friuli) e 700 milioni all'estero. Ammonta invece ad un miliardo
il valore dei beni confiscati.
   Quanto alle operazioni antiriciclaggio, la Gdf ha denunciato
nel 2011 1.540 soggetti e ha sequestrato importi o valori per
circa 1,5 miliardi, mentre sono state oltre 9.000 le
segnalazioni per operazioni finanziarie sospette. Le indagini a
contrasto dei reati bancari, finanziari, societari e
fallimentari hanno portato invece alla denuncia di 4.453 persone
(di cui 510 arrestate), con il sequestro di oltre 413 milioni.
Rientra in questo filone l'indagine che ha portato alla scoperta
del cosiddetto 'Madoff dei Parioli', sotto processo a Roma, che
aveva truffato centinaia di persone per circa 170 milioni.
   Nel 2011, infine, i finanzieri hanno intercettato e
sequestrato alle dogane italiane titoli e denaro per un totale
di 38 milioni di valuta non dichiarata, mentre sono stati
sequestrati 25 milioni di banconote false. (ANSA).
 
MAFIA:VIMINALE; POCHI FONDI PER PENTITI, RISCHIO ASSISTENZA
CRESCONO COLLABORATORI (1027) E TESTIMONI (83),DEFICIT DA 25 MLN
   (di Massimo Nestico')
   (ANSA) - ROMA, 30 GEN - Crescono collaboratori di giustizia e
testimoni, ma i pesanti tagli al bilancio ne mettono a rischio
l'assistenza. L'allarme arriva dalla Relazione al Parlamento
sulle speciali misure di protezione, predisposta dal ministero
dell'Interno.
   Alla fine del secondo semestre 2010 - ultimo dato disponibile
- si registrano 1.027 collaboratori di giustizia e 83 testimoni.
Per quanto riguarda i primi, e' il dato piu' alto dal 1996,
mentre per i testimoni e' il numero piu' elevato mai registrato.
Risultano inoltre sotto protezione complessivamente 4.252
familiari di pentiti e testimoni. Il maggior numero di
collaboratori proviene dalle fila della camorra (426); seguono
mafia (284) e 'ndrangheta (114). In costante crescita le donne,
passate da 46 a 57 da un semestre all'altro. Consistente
l'impegno delle forze dell'ordine. Nella seconda parte del 2010
i carabinieri hanno fatto 7.436 scorte alle persone protette,
impiegando 16.261 uomini; la polizia ne ha predisposto 2.718,
servendosi di 6.043 agenti e la guardia di finanza 1.115
impegnando 2.681 unita' di personale.
   Il capitolo dolente e' quello relativo ai fondi. La crisi
economica ha comportato infatti sforbiciate al bilancio dei
programmi di protezione. Nel 2010, le misure di assistenza
economica (dalla casa ai trasferimenti, dall'assistenza
sanitaria a quella legale) hanno comportato una spesa di 70
milioni di euro. Ma lo stanziamento effettivo e' stato pari a
59,3 milioni, per i ritardi causati dalla drastica riduzione
dello stanziamento di bilancio rispetto all'anno precedente.
   ''Quantunque la gestione delle spese sia stata molto oculata
- rileva la Relazione - l'erogazione dei servizi primari di
assistenza e' a rischio poiche', nel corso degli anni, le
risorse destinate all'attuazione delle misure di protezione
hanno subito una notevole riduzione, con conseguente grave
incidenza sul rapporto tra disponibilita' di bilancio e spese
correnti obbligatorie''.
   Nello steso tempo, prosegue il Viminale, ''la carenza di
fondi ha di fatto sospeso la fuoriuscita dai programmi tutori di
numerosi collaboratori, con conseguente incidenza sull'entita'
dei costi gestionali, accresciuta dall'aumento del numero di
persone permangono nel programma''. Delle 180 capitalizzazioni
(fuoriuscite dal programma) deliberate al 31 dicembre 2009, per
un onere complessivo stimabile in 18 milioni di euro, a
causa della carenza dei fondi e' stato possibile darne
esecuzione soltanto a 40, per una spesa pari a 1,5 milioni. Al
termine del 2010 il deficit di bilancio e' stato pari a ben 25,3
milioni di euro. Per assicurare ''la funzionalita' minima del
sistema tutorio'', ammonisce la Relazione, occorre quindi
assegnare 25,3 milioni per la copertura del debito d'esercizio e
prevedere in 40 milioni di euro il fabbisogno necessario alla
copertura integrale delle spese correnti per ogni singolo
semestre. (ANSA).

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