VAL DI SUSA: COMPLIMENTI AL BRAVISSIMO CARABINIERE, MA ORA L'AUTORITA' GIUDIZIARIA VERIFICHI IN FRETTA IL REATO DI OLTRAGGIO A P.U. A CARICO DEL MANIFESTANTE CHE HA OFFESO LUI E GLI ALTRI SERVITORI DELLO STATO IN SERVIZIO DI ORDINE PUBBLICO
VAL DI SUSA: COMPLIMENTI AL BRAVISSIMO CARABINIERE, MA ORA L'AUTORITA' GIUDIZIARIA VERIFICHI LA SUSSISTENZA DEL REATO DI OLTRAGGIO A P.U. A CARICO DEL MANIFESTANTE CHE HA OFFESO LUI E GLI ALTRI SERVITORI DELLO STATO IN SERVIZIO DI ORDINE PUBBLICO
Condividiamo la decisione del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri di attribuire un riconoscimento morale al militare che, ieri, in Val di Susa, all’uscita di Chianocco dell’autostrada A32, non ha reagito e non ha battuto ciglio di fronte alle provocazioni del manifestante “no tav” dimostrando grande senso di responsabilità  e del dovere.
Riteniamo, però, visto che siamo uno Stato di diritto, che l’Autorità  giudiziaria debba ora procedere, con sollecitudine, per verificare se il medesimo manifestante ha violato l’art. 341-bis del codice penale, che di seguito riportiamo.
GIUSEPPE FORTUNA
Art. 341-bis.
Oltraggio a pubblico ufficiale(1)
Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio ed a causa o nell’esercizio delle sue funzioni è punito con la reclusione fino a tre anni.
La pena è aumentata se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato. Se la verità  del fatto è provata o se per esso l’ufficiale a cui il fatto è attribuito è condannato dopo l’attribuzione del fatto medesimo, l’autore dell’offesa non è punibile.
Ove l’imputato, prima del giudizio, abbia riparato interamente il danno, mediante risarcimento di esso sia nei confronti della persona offesa sia nei confronti dell’ente di appartenenza della medesima, il reato è estinto.
(1) Articolo introdotto dall’art. 1, comma 8, della L. 15 luglio 2009, n. 94.
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http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_29/ehi-pecorella-vuoi-sparare-giangiacomo-schiavi_2028862a-62ad-11e1-8fe6-00ac974a54fa.shtml