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ItaliaOggi - 7/3/2012

Da inizio 2012 arrivati 45 collaboratori. Spesa totale «presunta» di 1,4 mln di euro

FIAMME GIALLE, INCETTA DI CONSULENTI, IN UN ANNO ASSEGNATI 189 INCARICHI

di Stefano Sansonetti e Pierre de Nolac  

A farla da padrone sono i veterinari. Poi ci sono i medici chiamati a presidiare i vari comandi regionali. Ma nel gruppo spuntano anche consulenti esterni per esercitazioni di tiro, consulenti per la sorveglianza delle radiazioni ionizzanti, collaudatori di impianti elettrici, direttori dei lavori, architetti.
Il tutto fino ad arrivare a 189. Tante sono le consulenze attivate da inizio 2011 dalla Guarda di finanza. Solo dal 1° gennaio del 2012 il corpo guidato dal comandante generale, Nino Di Paolo, ha assegnato 45 incarichi, in sostanza una media di circa 0,7 collaborazioni al giorno, festivi inclusi.
Insomma, in un periodo in cui la Corte dei conti ha acceso un faro sul tema delle consulenze, stimando in circa 2 miliardi di euro il loro peso sulle finanze pubbliche, anche la Guardia di finanza dimostra di attingere fortemente a risorse esterne. Diciamo subito che la maggior parte dei collaboratori è costituita da veterinari. Nel pacchetto complessivo dei 189 incarichi, infatti, questi sono 73. Il loro utilizzo, secondo quanto ci dicono le griglie compilate dalla Gdf, riguarda soprattutto l'assistenza ai cani utilizzati dal corpo durante le proprie operazioni. In questo caso l'emolumento varia da un minimo di 500 a un massimo di mille euro, anche se non è chiaro per quante visite specialistiche sia versato. Anche perchà©, come spesso accade per gli altri collaboratori, gli importi riferiti alle prestazioni di ciascun veterinario sono accompagnati dalla parola «presunto». Sembra di capire, in pratica, che quelle cifre siano più che altro indicative. A incidere all'interno del gruppo dei 189 sono anche i medici. Questi vengono chiamati sostanzialmente dalla Guardia di finanza per assistere gli uomini del corpo all'interno dei vari comandi regionali. Ma è proprio tra i medici che si arriva agli esborsi più consistenti. Nel 2011, per un incarico annuale, al dottor Mario Sanna sono stati erogati 42 mila euro (anche qui, però, l'importo è definito «presunto») in qualità  di «dirigente del servizio sanitario del comando regionale del Veneto». Nello stesso periodo al dottor Romualdo Ferri sono stati corrisposti 40 mila euro in qualità  di «dirigente del servizio sanitario della scuola nautica di Gaeta». Al dottor Ferri, per altro, sono stati elargiti altri 40 mila euro come «medico civile degli istituti di istruzione». Ancora, per un incarico che coprirà  tutto il 2012 verranno erogati 40.500 euro al dottor Giovanni Cadorna, come «dirigente del servizio sanitario per le esigenze del comando regionale del Friuli Venezia Giulia». Sono cifre, in ogni caso, che ricorrono ogni volta che un medico è chiamato a presidiare un comando regionale. Ma medici e veterinari non esauriscono lo spettro delle figure esterne chiamate a dar man forte alle Fiamme Gialle. Spunta per esempio un drappello di collaboratori chiamati a fornire «assistenza per le esercitazioni di tiro». Questi incarichi, grosso modo, oscillano tra i 3 mila e i 10 mila euro. A chiudere ci sono anche collaudatori di impianti elettrici, esperti in radiazioni ionizzanti emesse dalle apparecchiature in dotazione al corpo, architetti e direttori lavori. Figure, queste ultime due, di cui ogni amministrazione è più o meno dotata.
Quanto costano alla Gdf i 189 collaboratori? Facendo una somma degli importi riportati nella griglia, si arriva a 1 milione e 441 mila euro. In media si tratta di 7.600 euro a incarico. Va ricordato che si tratta di importi presunti, quindi non definitivi. E soprattutto, anche per gli importi medi, vale la considerazione generale. Trattandosi di prestazioni professionali, soprattutto mediche, bisognerebbe vedere di fronte a quante visite annuali questi importi vengono corrisposti.