FISCO: ALASSIO; CHIUDE NEGOZIO, SU VETRINA MESSAGGI SOLIDALI. NON EMETTEVA SCONTRINI, COLLEGHI MANIFESTANO COSI' SOLIDARIETA' - BLITZ FINANZA IN BAR, RISTORANTI E HOTEL DEL TRENTINO - CONFERMATO AUMENTO IVA; STANGATA,DA 400 EURO

giovedì 08 marzo 2012



FISCO: ALASSIO; CHIUDE NEGOZIO, SU VETRINA MESSAGGI SOLIDALI
NON EMETTEVA SCONTRINI, COLLEGHI MANIFESTANO COSI' SOLIDARIETA'
(ANSA) - ALASSIO (SAVONA), 7 MAR - Si e' fatto 'pizzicare' a
non emettere lo scontrino quattro volte di fila e l'Agenzia
delle Entrate gli ha chiuso per tre giorni il negozio. Per
sfogarsi e spiegare le sue ragioni ha piazzato un cartello sulla
vetrina, al quale in poche ore si sono affiancati i messaggi di
solidarieta' di numerosi colleghi commercianti. E' accaduto oggi
ad Alassio (Savona) dopo il provvedimento di chiusura disposto
nei confronti della pasticceria 'Pane, burro e marmellata' di
via Torino.
Notificatogli il provvedimento, il titolare, Franco Rupil,
prima di abbassare la saracinesca ha affisso un cartello in
vetrina: ''Scusate, ma io pensavo di essere un lavoratore
onesto..con questa punizione avete sospeso ogni mia voglia''.
Nel pomeriggio al biglietto se ne sono aggiunti numerosi altri,
scritti dai 'colleghi': 'Questo non e' un paese democratico,
questo e' uno Stato militare che obbliga la gente a vivere sotto
ricatto' oppure '...indignato per l'ingiustizia, l'Italia non e'
piu' il Bel Paese' sono alcune delle frasi contenute nei
messaggi. Inoltre nel pomeriggio in via Torino c'e' stata una
processione ininterrotta di esercenti e di cittadini che hanno
cosi' voluto esprimere la loro vicinanza al commerciante
evasore. (ANSA).

BLITZ FINANZA IN BAR, RISTORANTI E HOTEL DEL TRENTINO
IN 300 CONTROLLI 18% VIOLAZIONI SU SCONTRINI, CHIUSO UN ALBERGO
(ANSA) - TRENTO, 7 MAR - Nessuna tregua per i furbetti dello
scontrino. La Guardia di Finanza ha replicato in Trentino il
blitz effettuato due settimane facendo le cose in grande: oltre
300 controlli con 100 pattuglie in negozi, bar, alberghi e
ristoranti di Trento e Rovereto e delle piu' note localita'
turistiche di montagna, ancora affollate per le settimane
bianche e i week end di fine stagione.
I risultati confermano quanto gia' venuto alla luce in
febbraio: i finanzieri in borghese hanno accertato 50 violazioni
sull'emissione di scontrini e ricevute fiscali, con un'incidenza
di circa il 18%. Il caso piu' grave in val di Fassa, ai piedi
delle Dolomiti, dove al titolare di un albergo-ristorante e'
stato contestato un numero cosi' alto di violazioni che e' stata
proposta la chiusura dell'intero esercizio. Analoghi
provvedimenti potrebbero scattare per altri albergatori e
ristoratori, colpiti da amnesia da ricevuta fiscale: le loro
posizioni sono tuttora al vaglio delle Fiamme Gialle. Nella rete
dei finanzieri e' incappato anche l'esercente di un bar della
val di Fiemme, accusato di evasione totale perche' che dal 2009
si era dimenticato di presentare la dichiarazione dei redditi.
Nel mirino dei finanzieri anche i possessori di auto di
lusso. In cento, molti dei quali turisti in vacanza sulla neve,
sono stati fermati e sottoposti ad accertamenti. La Guardia di
Finanza vuole verificare la loro reale capacita' contributiva,
per questo ha segnalato i loro nominativi ai reparti delle loro
regioni di provenienza. ''Il nostro piano di controllo economico
del territorio - osserva il comandante regionale della Guardia
di Finanza, gen. Francesco Attardi - e' volto a tutelare, da un
lato, gli operatori economici 'regolari' dalla sleale ed
illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci
fuori norma e, dall'altro, gli esercenti che rispettano gli
obblighi di emissione dei documenti fiscali''.
Intanto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, plaude al
nuovo blitz e chiede di estendere i controlli e di aumentarne la
frequenza in tutta Italia. ''Questi blitz sono utilissimi per il
paese, al punto che dovrebbero essere ripetuti ogni settimana, a
rotazione, nelle varie citta' a vocazione turistica o dove c'e'
la movida. L'estensione dei controlli, soprattutto al sud, e'
sollecitata anche dalla Lega Nord. Per il parlamentare trentino
Sergio Divina ''la vera evasione va ricercata dove l'80% degli
esercizi e' priva di registratori di cassa, come nel napoletano,
e non da noi, dove questa puo' definirsi fisiologica, a livelli
sotto i quali ogni comunita' non riuscirebbe a scendere''.
(ANSA).


FISCO:CONFERMATO AUMENTO IVA;ALTRA STANGATA,DA 400 EURO
GRILLI,E'PREVISTO;PROTESTE PDL,CONSUMATORI,ESERCENTI,AGRICOLTORI
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 7 MAR - Il doppio rialzo delle aliquote piu'
alte Iva scattera' ad ottobre. Come previsto dal decreto
'Salva-Italia'. La conferma arrivata ieri sera dal viceministro
all'Economia, Vittorio Grilli, durante Ballaro' scatena proteste
ed allarmi. Soprattutto da parte delle associazioni dei
consumatori e di quelle agricole che denunciano l'ennesima
stangata e fanno due conti in tasca agli italiani. Che si
troveranno a fronteggiare un altro 'salasso'. Oltre 400 euro in
piu' di spesa a famiglia. E - come spiegato sempre da Grilli -
non c'e' al momento nessun tesoretto per abbassare le tasse sui
redditi (almeno i piu' bassi) e quindi in parte 'sterilizzare'
l'aumento.
La norma inserita nel 'Salva-Italia' e' quella che
consentira' di mettere a segno il pareggio di bilancio e prevede
che dal primo ottobre 2012 ''e' disposto - spiega il Governo -
l'incremento di due punti percentuali dell'aliquota ridotta e
dell'aliquota ordinaria Iva che saliranno, rispettivamente, al
12% (dall'attuale 10%) e al 23% (dopo l'aumento al 21% gia' in
vigore)''. Ma appena il mese scorso il premier Mario Monti
rassicurava: ''E' possibile'' che a settembre l'Iva non aumenti:
''le clausole di salvaguardia erano dei buchi nei quali si
poteva andare a cadere. E una parte della durezza del Salva
Italia era dedicata'' a evitarlo. Il problema era insomma
garantire la tenuta del percorso di rientro del deficit ed
evitare (come previsto dal precedente Governo) di mettere mano
ad una 'sforbiciata' indistinta alle detrazioni fiscali (la
precedente clausola di salvaguardia). Ma l'intenzione espressa
da Monti e da molti del governo e del Parlamento era comunque di
evitare l'aumento dell'Iva. Ma ora Grilli taglia corto e
conferma che lo scatto in avanti ci sara'. Nessun piano 'b' da
percorrere allo stato viene indicato dal Governo.
Scatta cosi' l'allarme di molti. Perche' e' di palmare
evidenza l'impatto che questa misura avra' sui portafogli,
dunque sui consumi e sulle possibilita' di ripresa.
Il Codacons calcola che l'aumento dell'Iva dal 21 al 23%
significhera' una 'stangata' per la famiglia media da 2,5
componenti di 352 euro annui e di 418 euro per una famiglia di 3
persone. Insomma una ''scelta sciagurata'', afferma il Codacons.
Anche nel Pdl storcono il naso: ''ci stupiamo delle parole del
viceministro Grilli - dice l'ex sottosegretario all'Economia,
Luigi Casero - L'aumento portera' ad un ulteriore incremento
dell'inflazione e comunque ad un aumento della pressione
fiscale''. Condivide il vicepresidente della Camera, Maurizio
Lupi (Pdl). Per la Lega Massimo Fugatti spiega: ''l'aumento
ricadra' ancora una volta sui cittadini e sugli acquisti, che
subiranno una nuova contrazione dilatando il periodo
recessivo''. Molto arrabbiati anche i rappresentanti degli
esercenti: ''con un Paese in recessione e i consumi in stallo, -
dice Confesercenti - l'ulteriore aumento allontanera' sempre di
piu' la crescita gelando di nuovo i consumi''. E secondo
Confcommercio l'aumento al 23%, in particolare, comportera'
''non solo la riduzione del volume dei consumi, il cui profilo
evolutivo appare gia' oggi molto negativo, ma ridurranno anche
il potere d'acquisto, i redditi percepiti e la ricchezza messa
da parte dalle famiglie''. Per capire bene di cosa si tratta
basti pensare che l'aumento scattera' - spiega Coldiretti - (dal
21 al 23%) per prodotti di largo consumo come l'acqua minerale,
la birra e il vino ma anche specialita' come i tartufi mentre a
quello dal 10 al 12% sono interessati dalla carne al pesce,
dallo yogurt alle uova ma anche il riso, il miele e lo zucchero.
''Il governo - chiede cosi' la Cia - riveda queste misure che
non favoriscono certo lo sviluppo, ma rischiano di aggravare
ulteriormente al situazione economica del Paese''. Rincara
Federalimentare: ''l'aumento sara' una mazzata per i consumatori
perche' vale 3 miliardi di euro''.(ANSA).

FISCO: RENZI, DA COMUNE FIRENZE UN SOFTWARE 'ANTIEVASORI'
(ANSA) - FIRENZE, 7 MAR - Un nuovo software, messo a punto
dal Comune di Firenze, attraverso il quale Palazzo Vecchio conta
di 'scovare' possibili evasori. Ad annunciarlo, attraverso
Facebook, e' il sindaco Matteo Renzi. A quanto si apprende il
programma, che e' in fase di sperimentazione, dovrebbe
incrociare i dati del Comune sulle spese dei residenti e i loro
redditi dichiarati: le eventuali anomalie sarebbero comunicate
all'Agenzia dell'Entrate.
''Mi hanno proposto un nuovo programmino, autoprodotto -
scrive Renzi sulla sua pagina Facebook -, per scovare con
maggiore decisione gli evasori. Del resto quando vedi gente che
dichiara zero e sai che fa una vita molto dispendiosa e'
doveroso intervenire. Noi stiamo incrociando tutti i dati,
finalmente; poi - conclude Renzi - la palla passa all'Agenzia
delle Entrate. Ma su questo tema non c'e' un solo minuto da
perdere''.(ANSA).


Tua email:   Invia a: