SENZA REGOLE CERTE VINCE SEMPRE IL PIU' FORTE. SERVONO SUBITO I NUOVI REGOLAMENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA, ATTESI DA BEN 11 ANNI - di Gianluca Taccalozzi e Simone Sansoni

venerdì 09 marzo 2012

 
SENZA REGOLE CERTE VINCE SEMPRE IL PIU’ FORTE. SERVONO SUBITO I NUOVI REGOLAMENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA, ATTESI DA BEN 11 ANNI - di Gianluca Taccalozzi e Simone Sansoni

Era il 2001 quando veniva emanato il D.Lgs. 19 marzo 2001 n. 68, con il quale venivano rivisti ed aggiornati i compiti e le funzioni della Guardia di Finanza. In quello stesso decreto delegato, all’art. 9, co. 1, veniva prevista l’abrogazione del Regolamento Organico (1926) e del Regolamento di Servizio (1930) e la completa riscrittura delle modalità  di esecuzione del servizio nonchà© dei compiti e dei doveri del personale della Guardia di Finanza.

“” 1. Con regolamenti da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono rideterminate, in base alle norme del presente decreto legislativo e tenuto conto delle attribuzioni del Comandante generale del Corpo della Guardia di finanza ai sensi della legge 23 aprile 1959, n. 189, e successive modificazioni, le modalità  di esecuzione del servizio nonchà© i compiti e i doveri del personale della Guardia di finanza. Per quanto attiene gli aspetti concernenti il concorso alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e i compiti militari, i regolamenti sono adottati di concerto, rispettivamente, con i Ministri dell'interno e della difesa. A decorrere dalla data di entrata in vigore dei citati regolamenti sono abrogati i R.D. 6 novembre 1930, n. 1643, e R.D. 3 gennaio 1926, n. 126, concernenti, rispettivamente, il regolamento di servizio e il regolamento organico del Corpo.””

Ebbene, sono passati quasi 11 anni dall’emanazione di quel decreto legislativo e dei nuovi Regolamenti non si è vista nemmeno l’ombra. Al contrario, il comma 2 dello stesso articolo 9 che prevedeva l’emanazione di un nuovo Regolamento di Amministrazione della Guardia di Finanza, è stato puntualmente attuato con l’emanazione del D.M. 14 dicembre 2005 n. 292.

La questione non è di poco conto e, oltre a denotare una certa superficialità  nella gestione del personale del Corpo, si presta ad alcune considerazioni.

Il Regolamento Organico ed il Regolamento di servizio (meglio noto come “bozze di stampa del 1959”), infatti, contengono le disposizioni che regolano il rapporto tra il Finanziere e l’Amministrazione, in ordine a compiti, funzioni, doveri e diritti (per esempio l’incompatibilità  ambientale, la corretta esecuzione del servizio, ecc.) e pertanto dovrebbero essere la “Bibbia” di tutti i finanzieri. Tuttavia le norme risalgono al ventennio (il Regolamento di servizio è stato solo aggiornato nel 1959) ed, addirittura, sono di difficilissimo reperimento, tanto che non si trova un’edizione aggiornata del Regolamento di servizio nemmeno nel sito “intranet” del Corpo.

In sostanza, si è in presenza di regolamenti di cui nemmeno l’Amministrazione è pienamente a conoscenza delle parti ancora in vigore e di quelle superate e/o abrogate, figuriamoci il Finanziere. Una situazione di sostanziale assenza di regole certe, nella quale, in caso di contenzioso, l’ha quasi sempre vinta il più forte o il più alto in grado.

Un contesto che avrebbe dovuto spingere a redigere in tempi brevi i nuovi regolamenti, che, al contrario, sono invece caduti nel dimenticatoio e non vorremmo che ciò fosse accaduto per mantenere uno status quo  che, di fatto, privilegia la legge del più forte.

 

GIANLUCA TACCALOZZI
Presidente Direttivo Nazionale Ficiesse
g.taccalozzi@ficiesse.it

SIMONE SANSONI
Segretario Nazionale Ficiesse
s.sansoni@ficiesse.it


Tua email:   Invia a: