MANOVRA: SINDACATI POLIZIA, VOLTAFACCIA GOVERNO SU PENSIONI. DICHIARATO STATO MOBILITAZIONE - SINDACATI, A GIORNI STOP AUTO POLIZIA GIUDIZIARIA - NONNISMO: IN AUMENTO NELLE SCUOLE MILITARI. GIUSTIZIA: PG, RIFORMARE QUELLA MILITARE OPPURE E' INUTILE

venerdì 09 marzo 2012

MANOVRA: SINDACATI POLIZIA, VOLTAFACCIA GOVERNO SU PENSIONI
DICHIARATO STATO MOBILITAZIONE CATEGORIA
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Voltafaccia del Governo sulle pensioni
del comparto sicurezza e difesa. Lo denunciano i sindacati di
polizia Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp.
''Tre mesi fa - ricordano le organizzazioni - il presidente
del Consiglio Monti, nel presentare la manovra finanziaria ai
sindacati di Polizia e agli organi di rappresentanza militare
aveva dichiarato, con enfasi inaspettata, che avrebbe tutelato
la specificita' degli operatori del comparto. Adesso - lamentano
- alla prima prova dei fatti, il Governo mostra di aver gia'
fatto marcia indietro''.
Sulle pensioni, rilevano i sindacati, ''intenderebbe
innalzare fino a tre anni il limite di eta' per accedere alla
pensione di vecchiaia; innalzare il limite di eta' e ridurre la
contribuzione figurativa per accedere alla pensione anticipata
e, piu' in generale, determinare un peggioramento delle
condizioni di accesso degli operatori alla pensione. Siamo
sorpresi e preoccupati dell'ottica ragionieristica che il
Governo manifesta. Di fronte a questo voltafaccia, alla scarsa
sensibilita' nei confronti delle condizioni di vita e di lavoro
degli Operatori di polizia, all'inquietante mancanza di
consapevolezza circa i rischi per gli Operatori e i cittadini
che puo' determinare un ulteriore aumento dell'eta' media degli
Operatori in servizio, e persino all'assenza di qualsiasi
confronto del governo con le organizzazioni di rappresentanza
degli Operatori - annunciano - siamo costretti a dichiarare lo
stato di mobilitazione della categoria''. (ANSA).


MANOVRA: SINDACATI POLIZIA, VOLTAFACCIA GOVERNO SU PENSIONI (2)
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Sul piede di guerra anche altre sigle
sindacali: Siulp, Sap, Ugl, Consap, Sappe, Uil-Pa, Fns-Cisl,
Sapaf, Fe.si.fo.
''A questi tecnocrati spietati - spiegano - mandiamo a dire
che ci andassero loro in Val di Susa a 65 anni a combattere
quella che e' una vera e propria guerra causata dall'incapacita'
di chi dovrebbe governare il Paese ma in realta' non lo sa fare,
a salire sulle scale per soccorrere le persone nei piani alti
degli edifici in preda alle fiamme o a fare le missioni di pace
all'estero in scenari di guerra''. Perche', aggiungono, ''e'
bene che lo sappiano, questo e' quello che stanno disegnando per
il futuro della sicurezza dei cittadini e del nostro Paese. Per
contrastare queste decisioni inaccettabili e per decidere la
data e le modalita' con cui attuare le manifestazioni di
protesta, martedi' e' stata gia' convocata una riunione di tutti
i sindacati e di tutte le rappresentanze''. (ANSA).

SICUREZZA: SINDACATI, A GIORNI STOP AUTO POLIZIA GIUDIZIARIA
(ANSA) - FIRENZE, 08 MAR - ''Nei prossimi giorni cesserano di
circolare, perche' dichiarate non piu' affidabili, anche le
ultime tre autovetture a disposizione della sezione di polizia
giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Firenze,
destinate a consentire le piu' banali attivita' investigative''.
A denunciarlo e' Antonio Marrocco, segretario del Silp
fiorentino. ''Altre due vetture - continua - sono ferme perche'
mancano i soldi per ricaricare gli airbag''.
Secondo Marrocco, ''e' grottesco'' parlare di ''giustizia
veloce e processi brevi'', se poi si tagliano ''i fondi
destinati a consentire alla magistratura di agire''. (ANSA).

NONNISMO:PG, IN PREOCCUPANTE AUMENTO NELLE SCUOLE MILITARI
'RIFORMARE GIUSTIZIA CON STELLETTE, SENNO' E' SOLO DECORATIVA'
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Sembrava un ricordo, non nostalgico,
dei tempi della naja. Invece, nell'inaugurare l'anno
giudiziario, il procuratore generale presso la Corte militare di
appello, Antonio Sabino, l'ha chiamato di nuovo in causa: nelle
scuole militari ''e' stato segnalato un incremento alquanto
preoccupante delle denunce legate al fenomeno del nonnismo, o
bullismo, come piu' di recente si usa definire''.
E' stato come un deja vu. Anche perche', fra chi il militare
lo fa gia' di lavoro, cioe' nelle Forze armate ormai di soli
professionisti, il fenomeno e' stato debellato da tempo.
Nell'ultima 'Relazione sullo stato della disciplina militare e
sullo stato dell'organizzazione delle Forze armate' si
sottolinea infatti come nel 2010 non si sia registrato alcun
atto di nonnismo, cosi' come nel 2008, mentre nel 2009 c'e'
stata una sola denuncia. Un trend dunque in drastica diminuzione
se si pensa che nel 2000 i casi erano stati 153.
Nelle scuole militari, ha spiegato Sabino, le prevaricazioni
degli ''allievi piu' anziani nei confronti dei piu' giovani solo
raramente rientrano nella competenza della giustizia militare a
causa della minore eta' degli autori. Tuttavia - ha aggiunto -
appare opportuno evidenziare il fenomeno, anche in
considerazione della proficua collaborazione che si e' venuta
comunque a instaurare fra i comandi delle scuole interessate e
le procure militari''. Comandi delle scuole - la Nunziatella di
Napoli, la Teulie' di Milano, il Morosini di Venezia e il Douhet
di Firenze, istituti superiori prestigiosi, di recente aperti
anche alle ragazze - che di sicuro intensificheranno la
vigilanza dopo questo campanello di allarme.
Un passaggio della relazione ha riguardato pure lo stalking.
''Non e' sempre agevole fissare i confini che distinguono questa
nuova fattispecie'' introdotta nel codice penale ''dal reato di
minaccia previsto nel codice penale militare di pace'', ha detto
Sabino. La questione, ha aggiunto ''si pone con particolare
delicatezza soprattutto in considerazione dell'attuale
inserimento a pieno titolo nell'ambito delle forze armate di
personale di sesso femminile, piu' soggetto a divenire vittima
di questo tipo di illecito''. Non solo, ''alla giustizia
militare - ha aggiunto il presidente della Corte militare di
Appello, Vito Nicolo' Diana - non e' dato alcuno strumento per
reagire a fatti di prevaricazione a sfondo sessuale''.
Anche se i reati di cui si e' occupata la magistratura
militare sono spesso di minor levatura. ''Davvero insolito e
preoccupante - ha illustrato Diana - il numero di procedimenti
per furto di apparecchi telefonici cellulari e di strumenti
elettronici''. In ''crescita si sono rivelati anche i fatti di
abusivo uso di carte di credito o di tessere abilitate al
prelievo di somme di denaro - ha aggiunto -. In questi casi, la
magistratura militare ha dovuto declinare la competenza'' verso
quella ordinaria.
Proprio l'aspetto dell' ''incoerente riparto giurisdizionale
tra giustizia ordinaria e giustizia militare'' e' stato oggetto
di piu' di una sottolineatura critica. Secondo i magistrati
militari, una riforma della giustizia militare e' necessaria,
anche perche' con il ''mantenimento dello status quo'' - ha
detto Sabino - si rischia che abbia una funzione ''quasi
esclusivamente decorativa''. Non meno amara la conclusione di
Diana: ''La giustizia militare e' sempre piu' evanescente,
prossima ad uscire di scena per quindi trovare onorata
collocazione nel museo degli istituti giuridici non piu'
attuali''. (ANSA).


GIUSTIZIA: PG, RIFORMARE QUELLA MILITARE OPPURE E' INUTILE
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Una riforma della giustizia militare
e' auspicabile, e comunque ''e' preferibile al mantenimento
dello status quo, non essendo sicuramente utile per gli
interessi delle forze armate la ostinata conservazione, costi
quello che costi, di un apparato giudiziario dalla funzione che
rischia di divenire quasi esclusivamente decorativa''. Lo ha
detto il procuratore generale militare, Antonio Sabino, durante
l'inaugurazione dell'anno giudiziario militare.
''Sono convinto - ha detto Sabino - che la giustizia militare
non ha bisogno di mezze riforme utili solo a dare una parvenza
di giustificazione della sua esistenza''. Secondo Sabino ''viene
spontaneo interrogarsi sulle ragioni della diffidenza, fino ad
ora mostrata dal legislatore, e proveniente anche da qualche
settore delle forze armate, verso ogni tipo di riforma che
potesse dare vera sostanza qualitativa e quantitativa alla
giurisdizione militare, di fatto, allo stato, relegata in
posizione decisamente marginale nel controllo dei fenomeni
criminosi in ambito militare''. Sul tema e' intervenuto anche il
presidente della Corte militare di appello, Vito Nicolo' Diana:
''La giustizia militare e' sempre piu' evanescente, prossima ad
uscire di scena per quindi trovare onorata collocazione nel
museo degli istituti giuridici non piu' attuali''. (ANSA).





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