PENSIONI: IDV, CONDIVIDIAMO PROTESTA COMPARTO SICUREZZA. PDL, A FIANCO LAVORATORI COMPARTO - APPALTI: BARI; CASE VENDUTE A POLITICI E FIGLIO GIUDICE. ERANO PER FORZE DI POLIZIA.

martedì 20 marzo 2012

 
PENSIONI: IDV, CONDIVIDIAMO PROTESTA COMPARTO SICUREZZA
   (ANSA) - ROMA, 19 MAR - ''L'Italia dei Valori condivide le
ragioni degli operatori del comparto Sicurezza, Difesa e
Pubblico Soccorso, che da domani protesteranno davanti alle
prefetture e alle questure, su tutto il territorio nazionale,
contro le ripercussioni che avra' la riforma pensionistica sul
loro lavoro''. Lo dichiarano il responsabile Lavoro e Welfare
dell'IdV, Maurizio Zipponi, e la responsabile Formazione
sicurezza sul lavoro e crisi aziendali del partito, Alessandra
Tibaldi.
   ''L'aumento dell'eta' pensionabile - spiega - rischia di
compromettere l'efficacia e l'operativita' delle Forze di
Polizia e delle Forze Armate. Un aspetto non marginale
soprattutto ora che, con la grave crisi economica e
occupazionale, si mette a dura prova la tenuta della coesione
sociale''. Zipponi e Tibaldi aggiungono: ''L'Idv ha denunciato
tutti i rischi di questa riforma, costruita con l'unico
obiettivo di fare cassa, nonostante il sistema pensionistico
italiano fosse in equilibrio. Ma anche senza tener conto delle
richieste di alcuni settori professionali di rivedere, con
criteri di gradualita', i provvedimenti pensionistici presi a
fine 2011, in particolare sui lavori usuranti. Il Governo
ascolti le ragioni dei lavoratori e predisponga interventi,
volti a tutelare la specificita' del settore, nell'interesse
generale della sicurezza e dei cittadini''. (ANSA).
 
SICUREZZA: PDL, A FIANCO LAVORATORI COMPARTO
   (ANSA) - ROMA, 19 MAR - ''Il PdL e' sempre stato al fianco
degli operatori del Comparto Sicurezza e Difesa e lo ha
dimostrato riconoscendo loro per legge la specificita'
professionale. A tal fine e a conferma del sostegno al sistema
sicurezza, difesa e soccorso pubblico il nostro partito si e'
impegnato affinche' si aprisse un tavolo di confronto politico
tra il Governo e le rappresentanze sindacali del Comparto per
predisporre uno schema di regolamento per il riassetto
complessivo del sistema. A quel tavolo ci adopereremo per una
soluzione che salvaguardi l'efficienza mantenendo pero' ben
chiari gli assetti ordinamentali e funzionali, quali la
specificita', necessari per garantire adeguati livelli di
sicurezza, ordine pubblico e difesa. Per confermare il nostro
appoggio al personale dell'intero Comparto domani alle 15 saremo
presenti all'Hotel Nazionale alla conferenza stampa indetta
dalle rappresentanze sindacali''. Lo dice il capogruppo del Pdl
alla Camera Fabrizio Cicchitto in una nota congiunta con Guido
Crosetto e Jole Santelli. (ANSA).
 
APPALTI: BARI; CASE VENDUTE A POLITICI E FIGLIO GIUDICE
ERANO PER FORZE DI POLIZIA. PD CONFERMA LA FIDUCIA A EMILIANO
   (ANSA) - BARI, 19 MAR - Ci sono il figlio del presidente del
tribunale di Bari, ex consiglieri comunali di Bari e della
Regione Puglia e dipendenti del Comune (che hanno avuto rapporti
con i Degennaro) tra gli acquirenti degli appartamenti costruiti
dal gruppo Degennaro al rione Poggiofranco di Bari, in via
Pappacena. Gli immobili avevano beneficiato di contributi
pubblici e avrebbero dovuto essere affittati a poliziotti,
carabinieri e militari della Guardia di finanza ma il canone di
affitto era troppo elevato. Quindi, il bando e' andato deserto e
le case sono state vendute ai privati, in molte occasioni
ritenuti vicini ai costruttori. Il particolare e' contenuto nei
faldoni dell'inchiesta che il 13 marzo ha portato all'arresto di
sette persone tra cui il consigliere del Pd alla Regione Puglia,
Gerardo Degennaro, e suo fratello Daniele. I due domani si
difenderanno davanti al gip Michele Parisi dalle accuse loro
contestate, cosi' come hanno fatto fino ad oggi gli altri
arrestati: tre tra dirigenti regionali e comunali e due
professionisti ritenuti vicini ai Degennaro.
   Tornando alle case di via Pappacena, tra gli acquirenti c'e'
Giorgio Savino, figlio del presidente del tribunale di Bari Vito
Savino, ex presidente della giunta regionale pugliese dal 1993
al 1994, in quota Dc. ''L'appartamento - spiega il presidente
Savino - e' stato acquistato da mio figlio Giorgio e dalla
moglie Valeria nel rispetto delle regole e con mutuo
trentennale. Io non ho mai avuto alcun rapporto economico con i
Degennaro''. Dagli atti risulta che Vito Savino nel 2008 ha
nominato, in qualita' di presidente del tribunale di Bari, due
professionisti (uno in realta' lo ha solo confermato
nell'incarico) come 'terzo perito super partes' dei collegi
arbitrali che hanno determinato l'indennita' di esproprio da
versare a due societa' che avevano subito l'esproprio di terreni
nell'area in cui e' sorto il direzione del San Paolo, realizzato
dai Degennaro. I due collegi hanno determinato le indennita' di
esproprio in misura - secondo gli investigatori - ''di gran
lunga'' superiore a quella calcolata dal Comune di Bari, che e'
risultata essere misera. Savino dice di non ricordare la nomina
dei due periti perche' - spiega - ''sicuramente attiene alle
funzioni del presidente del tribunale''. La vicenda tuttavia -
sottolineano fonti della procura - non ha rilievo penale, come
altri episodi citati nella voluminosa richiesta di arresto.
   Come continua a non avere rilievo penale la posizione di
Michele Emiliano, il sindaco-sceriffo di Bari al centro della
cronaca per le cozze pelose, gli astici e le spigole ricevute in
dono dall'indagato Vito Degennaro (fratello di Daniele e
Gerardo) a Natale del 2007. A Emiliano oggi il segretario del Pd
pugliese, Sergio Blasi, ha riconfermato la fiducia dopo le scuse
fatte alla citta' dal primo cittadino. E soprattutto dopo le
dichiarazioni del senatore dalemiano Nicola Latorre, che ha
ribadito: ''Chi si ritrova immerso nel ciclone giudiziario,
arrestato o indagato, deve fare un passo indietro''. Ma non e'
il caso di Emiliano, che indagato non e'. Al primo cittadino
pero' il centrodestra continua a contestare la troppa vicinanza
ai Degennaro e precise responsabilita' politiche. Dice il
capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese: ''La
sinistra continua a smentirsi e a chiedere scusa a se stessa.
Blasi prima scarica Emiliano e poi gli rinnova la fiducia''.
   In una nota diffusa in serata Michele Emiliano, intanto, ha
voluto ribadire "la sua completa fiducia nell'azione della
magistratura, dichiarando la disponibilita' sua personale e
dell'intera struttura comunale a collaborare con gli uffici
giudiziari per l'accertamento della verita'". (ANSA).

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