PENSIONI, CONFERENZA STAMPA SINDACATI & COCER - di Ferdinando Chinè
Facciamo il punto della situazione. L’altra settimana dopo gli incontri con i rappresentanti del Governo Economia e Lavoro tra Sindacati (cocer esclusi) e Amministrazioni sul Decreto di armonizzazione delle pensioni, Sindacati e Rappresentanze militari hanno pensato di iniziare una serie di azioni volte ad affermare le proprie ragioni e l’intenzione di vendere cara la pelle. Nello specifico il pericolo da scongiurare è l’innalzamento dell’età pensionabile (63 anni), la perdita delle “supervalutazioni” ed “Ausiliaria”, revisione delle pensioni privilegiate.
Un po’ come è accaduto per i tassisti, farmacisti, notai ed avvocati, banche, di fronte alle richieste di un “Governo Tecnico”, razionale ed di emergenza, con delega in bianco, hanno tenuto la testa alta rispedendo al mittente le iniziali pretese governative. Complimenti per la loro capacità di fare lobby, per il momento sono stati gli unici.
Nella sequenza di azioni da fare, ieri pomeriggio siamo partiti con una Conferenza Stampa congiunta tra Sindacati e Rappresentanze. Per dire la verità , con una parte delle sigle sindacali, diciamo quelle più moderate, quelle del cosiddetto dialogo che hanno firmato l’ultimo Contratto, nonostante il Blocco degli automatismi stipendiali in Finanziaria. Viceversa, l’altro cartello sindacale (siap, coisp, siulp) ha già fatto una manifestazione, lasciando parole ed omissioni alla concretezza del malcontento degli addetti ai lavori.
Comunque, alla conferenza stampa di ieri, presso l’hotel Nazionale di fronte a Piazza Montecitorio, non mancava nessuno, una passerella di solidarietà figlia delle migliori occasioni. Tanti onorevoli ed esponenti politici, MANTOVANI, FIANO, DILIBERTO, PALLADINI, DI BIAGIO, DEIANA, TASSONE, DANTONI. Tutti d’accordo nel dire che la SPECIFICITA’ c’è, esiste, anche se non si vede va concretizzata. Immediatamente presenteranno un documento condiviso, un Ordine del Giorno parlamentare per far capire al Governo lo stato delle cose e la necessità di non tradire i Comparti.
Praticamente è fatta, si potrebbe esclamare. Tutte le forze politiche sono d’accordo che la pelle dei militari e poliziotti non può essere usata per fare scarpe e vestiti.
Allo stesso tempo, qualcuno ha evidenziato che le Mozioni e O.d.G. condivise e mai attuate si sprecano. Nonostante le approvazioni di maggioranze parlamentari trasversali e variabili, il Governo è andato sempre per la sua strada, magari assecondando talune aspettative, ma di certo non per merito dell’attività parlamentare, piuttosto rispondendo ad altre logiche, addirittura qualcuno ha pensato di fare una legge che regolamentasse l’attività dei lobbisti.
Unica nota che si è discostata dalla coralità “ di tutti insieme appassionatamente”, è stata quella della ex Onorevole DEIANA che di fronte al documento congiunto di sindacati e cocer rilevava delle contraddizioni. La richiesta di Sindacato non è in antitesi o la conseguenza di allungamento dell’età pensionabile o la perdita di qualche misura compensativa. Il ragionamento così posto nel documento ha l’odore di una minaccia piuttosto che una prospettiva, è come sventolare lo spettro della smilitarizzazione dei carabinieri. Tantomeno, il sindacato non è in conflitto con la SPECIFICITA’, basta far riferimento all’Europa richiamata nello stesso documento per prendere atto dell’inconsistenza dell ’incompatibilità .
In effetti, non ha logica ed onestà intellettuale qualsivoglia ragionamento che si contrappone ai diritti, non si possono svendere principi e libertà con misure compensative.
Un’altra chicca di cui mi sento di spendere una parola è stata la scelta di del portavoce della Conferenza Stampa. Ovviamente non poteva andare diversamente, ci sono due cartelli sindacali delle FF.PP. ognuno dei quali ha una diversa visione e modalità di interpretazione del proprio ruolo. Nell’ambito di un gruppo ci sono dieci sigle e le Rappresentanze sono l’ago della bilancia. Per evitare sovraesposizioni di alcune sigle, inevitabilmente la scelta è caduta sul Presidente CoCeR Interforze Domenico Rossi. Come dire, tra i due litiganti il terzo gode.
Meglio di così non poteva andare, è già la seconda volta. I sindacati hanno organizzato la Conferenza, preparato i Comunicati, pagato le spese dell’evento e lasciato la scena al Presidente cocer Interforze, nonchà © Sottocapo di Stato Maggiore che ha esordito sottolineando il fatto che le nostre richieste non sono corporative ma dell’Amministrazioni stesse, per garantire l’efficienza ed efficacia dello strumento militare e sicurezza.
Non si capisce se si tratta di un lapsus dovuto al duplice ruolo, oppure una paura profonda di portare le ragioni del personale che non potrebbero essere capite dalla gente, dalla politica, men che mai da un Governo Tecnico.
Ho paura che qualcosa non va, si stanno mescolando le parti. Abbiamo delle Sezioni e Delegati CoCeR che strepitano per avere il sindacato, mentre alcune sigle Sindacali preferiscono un portavoce militare. Vi è un processo di militarizzazione delle FF.PP., che passa dall’arruolamento e si conclude nelle conferenze stampa.
Ahimè, la cosa più triste è che la conferenza stampa non ha avuto l’eco sperato, probabilmente per l’infelice scelta di farla contemporaneamente ad altre manifestazioni più convinte contro l’abolizione o modifica dell’Art.18. Mentre scrivo, alcune sigle sindacali annunciano lo sciopero generale di 16 ore perchà © il Governo va avanti per la sua strada. E per noi?
*delegato CoCeR AM