MADE IN ITALY: EX CIRIELLI COLPO SPUGNA LOTTA A PATACCHE - AGRICOLTURA: CAMERA APPROVA DL,AIUTI E NORME SUI PREZZI - FISCO: SINISCALCHI, LA GIUSTIZIA TRIBUTARIA VA RIORDINATA

venerdì 11 novembre 2005

 

 MADE IN ITALY: EX CIRIELLI COLPO SPUGNA LOTTA A PATACCHE

 

   (ANSA) - ROMA, 2 nov - L'approvazione della proposta di legge ex Cirielli, il provvedimento che taglia la prescrizione per gli incensurati e inasprisce le pene per i recidivi, sarebbe un vero e proprio colpo di spugna sui processi in corso in materia di contraffazione, tutela dei diritti intellettuali e proprieta' industriale. Un colpo per il made in Italy gia' messo alle strette dalla concorrenza asiatica e una boccata d'ossigeno per i fornitori di borse, accessori, cd e dvd 'patacca' venduti sulle strade da migliaia di vu' cumpra'. A lanciare il grido d'allarme e a denunciare come l'approvazione della ex Cirielli contrasterebbe con la politica del Governo a tutela dei prodotti italiani, e' l'Indicam, istituto creato nell'87 da Contromarca per la lotta alla contraffazione, che coopera con il Ministero degli Esteri, con quello delle Attivita' Produttive, con la Guardia di Finanza e con la Direzione Generale delle Dogane.

   In un promemoria, che verra' inviato fra gli altri al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e ai parlamentari membri delle Commissioni Giustizia e Attivita' Produttive di Camera e Senato, Indicam spiega infatti che ''nella considerazione che il tempo medio di durata dei reati puniti con una pena edittale compresa fra 3 e 4 anni (quali sono quelli relativi alla materia dei diritti di proprieta' intellettuale) che giungono al vaglio della Corte di Cassazione é, mediamente, non inferiore a 9 anni, per la massima parte di tali processi il termine prescrizionale maturerebbe ben prima della sentenza definitiva''. Il provvedimento – sottolinea inoltre l'Indicam - prevede l'introduzione di automatismi sanzionatori in tema di recidiva e attenuanti che, nello specifico dei reati per contraffazione, saranno di ''rara applicazione'', in quanto ''nella stragrande maggioranza dei casi i soggetti indagati risultano incensurati o immigrati non regolarizzati o prestanome di terzi o titolari di imprese che svolgono anche attivita' legittime''. ''Incongruo'' poi, che le disposizioni transitorie stabiliscano che la nuova disciplina dovra' essere applicata anche ai processi in corso.

   Se lo scenario ipotizzato da Indicam divenisse realta', commenta il presidente del Comitato per la tutela dei marchi e la lotta alla contraffazione di Confindustria, Gian Domenico Auricchio, viale dell'Astronimia ''ne chiederebbe una specifica revisione'' per i processi sui falsi per quanto riguarda la lotta ai falsi e sulla la tutela della proprieta' intellettuale ed industriale. Perche' quello della contraffazione e' ''un fenomeno che e' in crescita esponenziale soprattutto per cio' che riguarda i prodotti del made in Italy e che rappresenta un attacco durissimo alla competitivita' delle imprese manifatturiere e un danno enorme ai marchi ed alla qualita'''. E se per Rossano Soldini, presidente dell'associazione delle aziende calzaturiere(Anci), ''sarebbe un danno enorme'', a snocciolare le cifre dell'industria della 'patacca' sono i presidenti delle federazioni delle industria musicali e audiovisive, sottoposte all'attacco di cd, dvd, vhs falsi. ''Nel settore musicale - afferma infatti il presidente della Federazione Indiustria Musicale Italiana (Fimi), Enzo Mazza - la contraffazione e' oggi al 25% del mercato, con danni intorno ai 150 milioni di euro''. Un dato importante che sparisce pero' se confrontato con quello del comparto software. ''Nell'industria del software - precisa ancora Mazza - il tasso di pirateria in Italia e' pari al 50%, con una perdita economica pari a 1,2 miliardi di euro''. Il settore audiovisivo invece, secondo stime della stessa Federazione Antipirateria Audiovisivi (Fapav), ''ha registrato un volume di pirateria superiore al 20%, con una perdita pari a 200 milioni di euro''. Per questo, per Fimi e Fapav, con l'approvazione della ex Cirielli l'81% dei procedimenti istruiti per i reati di contraffazione nel 2004 ''non arrivera' a conclusione''.(ANSA).

L'approvazione della proposta di legge ex Cirielli, il provvedimento che taglia la prescrizione per gli incensurati e inasprisce le pene per i recidivi, sarebbe un vero e proprio colpo di spugna sui processi in corso in materia di contraffazione, tutela dei diritti intellettuali e proprieta' industriale. Una colpo per il made in Italy gia' messo alle strette dalla concorrenza asiatica e una boccata d'ossigeno per i fornitori di borse, accessori, cd e dvd 'patacca' venduti sulle strade da migliaia di vu' cumpra'. A lanciare il grido d'allarme e a denunciare come l'approvazione della ex Cirielli contrasterebbe con la politica del Governo a tutela dei prodotti italiani, e' l'Indicam, istituto creato nell'87 da Contromarca per la lotta alla contraffazione, che coopera con il Ministero degli Esteri, con quello delle Attivita' Produttive, con la Guardia di Finanza e con la Direzione Generale delle Dogane.

   In un promemoria, che verra' inviato fra gli altri al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e ai parlamentari membri delle Commissioni Giustizia e Attivita' Produttive di Camera e Senato, Indicam spiega infatti che ''nella considerazione che il tempo medio di durata dei reati puniti con una pena edittale compresa fra 3 e 4 anni (quali sono quelli relativi alla materia dei diritti di proprieta' intellettuale) che giungono al vaglio della Corte di Cassazione e', mediamente, non inferiore a 9 anni, per la massima parte di tali processi il termine prescrizionale maturerebbe ben prima della sentenza definitiva''. Il provvedimento – sottolinea inoltre l'Indicam - prevede l'introduzione di automatismi sanzionatori in tema di recidiva e attenuanti che, nello specifico dei reati per contraffazione, saranno di ''rara applicazione'', in quanto ''nella stragrande maggioranza dei casi i soggetti indagati risultano incensurati o immigrati non regolarizzati o prestanome di terzi o titolari di imprese che svolgono anche attivita' legittime''. ''Incongruo'' poi, che le disposizioni transitorie stabiliscano che la nuova disciplina dovra' essere applicata anche ai processi in corso. Per quanto riguarda specificatamente l'impatto che la ex Cirielli avrebbe sui reati in materia di proprieta' industriale - secondo il documento che cita i dati raccolti dalle Associazioni industriali - ''e' da prevedersi che la quasi totalita' dei giudizi penali pendenti cada in prescrizione''.

   Oltre a ''cancellare gran parte dei provvedimenti in corso (compresi tutti quelli dei contraffattori cinesi e dei loro complici italiani operanti in Italia)'', l'approvazione della proposta di legge, con l'abbreviazione dei termini di prescrizione - secondo l'Indicam - ''produrrebbe di fatto l'inefficacia delle sanzioni penali in materia di repressione della contraffazione e delle pirateria e, piu' in generale delle violazioni dei diritti della proprieta' intellettuale, determinando una situazione di pressoche' assoluta impunita'''. Una situazione, quella che si verrebbe a creare, in palese contraddizione con ''le linee guida della politica legislativa seguita negli ultimi anni dal Governo e dal Parlamento italiano, che hanno portato all'adozione di pene sempre piu' severe'' per questi reati e con la stessa proposta di Direttiva e Decisione Quadro presentata in sede Ue dal commissario e vice presidente della Commissione di Bruxelles Franco Frattini.

   Insomma - ricorda infine l'istituto creato dalle aziende di marca - approvando la ex Cirielli si avallerebbe la non certo lusinghiera presenza dell'Italia nella 'watch list' Usa dei Paesi 'a rischio contraffazione' e che sono soggetti a vigilanza da parte del Ministero del Commercio di Washington.(ANSA).

 

MADE IN ITALY: EX CIRIELLI;AURICCHIO,NON OSTACOLI LOTTA FALSI

RESPONSABILE MARCHI CONFINDUSTRIA, SE NO CHIEDEREMO MODIFICA

 

   (ANSA) - ROMA, 2 nov - La ex Cirielli, cioe' la proposta di legge che riduce i tempi della prescrizione per gli incensurati, non deve ostacolare il cammino dei processi in materia di falsi, contraffazione e proprieta' intellettuale ed industriale. Per non rendere vani gli sforzi contro la concorrenza sleale, messi in campo in questi anni dalle imprese, dalle Dogane e dalla Guardia di Finanza. A sostenerlo, commentando l'allarme lanciato dall'Indicam, e' il presidente del Comitato per la tutela dei marchi e la lotta alla contraffazione di Confindustria e vice presidente di Federalimentare, Gian Domenico Auricchio che, se gli effetti del provvedimento dovessero essere quelli denunciati dall'Indicam, anticipa che viale dell'Astronomia ''chiederebbe una sua revisione nei casi di procedimenti in materia di contraffazione''.

   ''Confindustria - spiega Auricchio - ha molto a cuore la lotta alla contraffazione, nell'interesse di tutte le imprese italiane. Come dimostra la stessa volonta' del presidente Montezemolo di istituire un Comitato che si occupa proprio di questa materia. Un fenomeno, quello della contraffazione, che e' in crescita esponenziale soprattutto per cio' che riguarda i prodotti del made in Italy e che rappresenta un attacco durissimo alla competitivita' delle imprese manifatturiere e un danno enorme ai marchi ed alla qualita'''. La lotta ai falsi - ricorda fra l'altro Auricchio - negli ultimi anni si e' molto intensificata, anche grazie allo sforzo della Guardia di Finanza e delle Dogane ''cui si deve oltre 1/3 dei sequestri avvenuti in Europa''.

   Per questo, se l'approvazione della ex Cirielli dovesse introdurre una riduzione dei tempi di proscrizione tale da 'cancellare' di fatto i processi in materia di contraffazione (che hanno una durata media di 9 anni), secondo Auricchio ''Confindustria ne chiederebbe una specifica revisione'' per quanto riguarda la lotta ai falsi e la tutela della proprieta' intellettuale ed industriale, che coinvolge settori importanti del manifatturiero italiano come il tessile, l'abbigliamento, l'agroalimentare. Una situazione - ricorda ancora l'imprenditore - che oltretutto sarebbe in contraddizione con ''la Direttiva proposta da Frattini sull'armonizzazione della lotta alla contraffazione e delle pene per i reati ad essa connessi. Proposta che - conclude - abbiamo auspicato e salutato con favore''.(ANSA).

 

AGRICOLTURA: CAMERA APPROVA DL,AIUTI E NORME SUI PREZZI

LE NUOVE NORME; UVA, FORMAGGI, 'BLUE TONGUE', PRODOTTI REGIONALI

 

   (ANSA) - ROMA, 3 NOV - Il decreto legge sugli interventi urgenti nel settore agricolo, approvato dalla Camera, prevede una serie di iniziative per venire incontro ai bisogni degli agricoltori e degli allevatori e per contrastare l'andamento anomalo dei prezzi e della qualita' dei prodotti agricoli. Eccone, in sintesi, i contenuti del provvedimento che deve essere ora approvato dal Senato prima della scadenza dell'11 novembre.

   - AIUTI PER AGRICOLTURA E PESCA: Saranno erogati dall'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per un massimo di 109 milioni per il 2005, applicando il principio dei contributi 'de minimis'.

   - UVA DA TAVOLA: Per far fronte ai problemi del settore, l'Agea e' autorizzata ad acquistarne sul mercato un quantitativo massimo di 800mila quintali, per una spesa di 9,6 milioni per il 2005.

   - FORMAGGI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA: Il ministero per le Politiche agricole approvera' piani produttivi per la qualita' e lo sviluppo dei mercati vecchi e nuovi.

   - INTERVENTI PER LA 'BLUE TONGUE': 18.750.000 euro sono destinati per indennizzare gli allevatori che nel 2004 e 2005 hanno subito danni indiretti dalla 'Lingua blu'.

   - TUTELA QUALITA' E PREZZI: Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate si occuperanno del rilevamento dei prezzi, mentre l'Ispettorato centrale repressione frodi del ministero delle politiche agricole lavorera' al contrasto della commercializzazione irregolare di prodotti agroalimentari provenienti da Paesi Ue e non; per assolvere meglio a questo scopo, l'Ispettorato viene organizzato in dipartimento.

   - INCENTIVI PER CHI VENDE PRODOTTI DI PROPRIA REGIONE: Sono previsti benefici per chi pone in vendita prodotti ''freschi e deperibili'' di aziende agricole ubicate nella propria regione in una percentuale ''congrua''.(ANSA).

 

FISCO: SINISCALCHI, LA GIUSTIZIA TRIBUTARIA VA RIORDINATA

 

   (ANSA) - NAPOLI, 5 NOV - E' necessario un urgente riordino di tutto il complesso della giustizia tributaria: lo ha detto Vincenzo Siniscalchi (Ds) intervenendo alla tavola rotonda dall'Associazione Nazionale Magistrati Tributari sul tema ''Quale futuro per i giudici tributari''.

   ''Le nuove competenze della giurisdizione tributaria – ha sottolineato il parlamentare dell'Unione - tendono alla unificazione di tutti gli aspetti della giustizia in materia di tributi. Il rapporto tra Stato e cittadino, dopo l'entrata in vigore dello Statuto dei diritti del contribuente, ha subito una forte evoluzione anche per merito del lavoro svolto dalle commissioni tributarie tendente essenzialmente a reprimere i fenomeni di evasione fiscale''.

   ''Occorre tuttavia - ha evidenziato Siniscalchi - una urgente riforma che dia all'ordinamento organi di giustizia tributaria e un carattere piu' appropriato sotto il profilo della giurisdizione stessa. Occorre sostituire alla commissioni veri e propri tribunali e corti d'appello che abbiano quindi anche nei confronti dei cittadini un'impronta piu' autorevole. Di conseguenza anche il Consiglio di presidente della magistratura tributaria deve rapportarsi al principio di speditezza e di ragionevolezza del ''giusto processo''.

   Per Siniscalchi, bisognerebbe applicare la riforma avanzata lo scorso maggio dal centrosinistra, primo firmatario Giorgio Benvenuto, ''che tende a dare autorevolezza alle decisioni e a reprimere l'evasione fiscale che si registra nel nostro Paese''.

   ''Non ha senso - ha precisato - mantenere un apparato di tipo giudiziario in materia tributaria se non diviene un organo effettivo che produce decisioni destinate a incidere concretamente sul Pil''.  (ANSA).

 

 


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