ART. 18: FUNZIONARI POLIZIA E SIAP, CHIARIRE SU SICUREZZA - POLIZIA: SIULP, CADONO CALCINACCI IN QUESTURA - AFGHANISTAN:ATTACCATA BASE ITALIANA,UN MORTO E 5 FERITI. GRAVE SOLDATESSA.

domenica 25 marzo 2012

ART. 18: FUNZIONARI POLIZIA E SIAP, CHIARIRE SU SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 24 MAR - L'Associazione Nazionale Funzionari
di Polizia e il sindacato Siap chiedono al ministro Patroni
Griffi di spiegare ''cosa intenda per convergenza tra pubblico e
privato in tema di articolo 18'' e di chiarire ''se il comparto
sicurezza sara' oggetto di questa inspiegabile attenzione''.
''Apprendiamo che c'e' un tavolo tecnico - si legge in una
nota - per cui e' bene che il ministro sappia che non
accetteremo alcuna imposizione, come si sta tentando di fare con
il sistema previdenziale dove abbiamo gia' constatato la
volonta' del governo di non rispettare la nostra specificita',
tanto che continua a sfuggire al confronto, dopo le
dichiarazioni di rito''.
Nel comparto sicurezza - aggiungono l'Associazione Nazionale
Funzionari di Polizia e il Siap - il licenziamento per motivi
disciplinari c'e' da sempre, ora si sta forse pensando di
licenziare i poliziotti anche per motivi economici con
ristrutturazioni di tipo industriale che prevedono la chiusura
di commissariati e caserme? Se il governo vuole predisporre un
quadro normativo che va in questa direzione - dice ancora la
nota - la risposta sara' durissima e diffusa su tutto il
territorio nazionale''.
(ANSA).

POLIZIA: SIULP, CADONO CALCINACCI IN QUESTURA NAPOLI
(ANSA) - NAPOLI, 23 MAR - Calcinacci sono caduti ieri dal
solaio del quarto piano dell' edificio della Questura di Napoli,
rendendo inagibili alcuni bagni destinati ai dipendenti.
Ne da' notizia il Siulp, Sindacato unitario dei lavoratori
della polizia.
''Solo per fortuna - afferma il segretario del Siulp, Vincenzo
Annunziata - non si si sono avuti feriti. Dopo i tagli
generalizzati i lavoratori del comparto sicurezza devono subire
anche l'umiliazione della chiusura dei bagni per la caduta di
calcinacci''.
L' episodio - aggiunge il Siulp - si lega alle notizie di
stampa sullo sfratto che la Questura rischia di subire per
canoni di fitto non pagati alla Provincia, proprietaria dell'
immobile in via Medina, per circa un milione e mezzo di euro.
Il sindacato parla di ''silenzio assordante'' del questore
Luigi Merolla e definisce ''imbarazzante'' la vicenda.
(ANSA).


AFGHANISTAN:ATTACCATA BASE ITALIANA,UN MORTO E 5 FERITI
GRAVE SOLDATESSA. IDV-PRC-VERDI,RITIRO. PD,RICALIBRARE OBIETTIVI
(di Vincenzo Sinapi)
(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Un attacco a colpi di mortaio ad una
base italiana in Afghanistan. Un morto e cinque feriti, due dei
quali in condizioni critiche, uno in particolare gravissimo. Con
il sergente Michele Silvestri l'elenco delle vittime sale a
cinquanta, mentre i Servizi segreti avvertono che, di questo
passo, il processo di transizione rischia di fallire. L'Idv e il
Prc tornano a chiedere il ritiro del contingente, mentre per il
Pd occorre ''ricalibrare gli obiettivi della missione''.
L'AVAMPOSTO ICE - La 'Fob' (Forward operative base) 'Ice' e'
una base avanzata italiana incastrata tra il deserto e le
montagne del Gulistan, nella provincia di Farah, a ridosso del
profondo sud 'talebano'. Siamo nel settore sud-est dell'area
occidentale del Paese, dove sono schierati i 4.200 militari
italiani della missione Isaf. Nei prossimi giorni ci sara'
l'avvicendamento al comando tra la brigata Sassari, che torna a
casa, e i bersaglieri della Garibaldi, che gia' da alcuni giorni
presidiano il Gulistan e Bakwa con la task force south-east.
L'ATTACCO - 'Ice' e 'Snow', l'avamposto li' vicino (dove
venne ucciso l'alpino Miotto), sono due fortini che quasi ogni
giorno vengono presi di mira dagli 'insorti'. Stavolta l'attacco
comincia di buon ora. Sparano colpi di mortaio, ma nessuno
centra l'obiettivo. Sembra tutto finito, ma nel pomeriggio (sono
le 18, le 14.30 in Italia), si ricomincia. Ora la mira e' piu'
precisa ed una o piu' bombe cadono nel perimetro della base. Si
alzano in volo gli elicotteri d'attacco Mangusta e la minaccia
viene ''neutralizzata''. Ma la tragedia si e' gia' consumata.
LA VITTIMA E I FERITI - Il sergente Michele Silvestri -
campano di 33 anni, sposato, un bambino piccolo, in servizio
presso il 21/o reggimento Genio Guastatori di Caserta - era
arrivato solo da 10 giorni in Afghanistan. E' lui ad avere la
peggio. Viene subito soccorso, ma le schegge lo hanno dilaniato.
Per lui non c'e' niente da fare. Cinque i feriti, tra cui
gravissima una soldatessa, Monica Graziana Contraffatto, 31 anni
di Gela, volontaria di truppa in forza al 1/o Reggimento
Bersaglieri di Cosenza.Nell'attacco rimangono feriti due suoi
commilitoni, entrambi calabresi,Nicola Storniolo,di Nicotera
(Vibo Valentia), e Salvatore De Luca, di San Giovanni in Fiore
(Cosenza). Ad avere la peggio tra i due e' De Luca, che e' stato
comunque stabilizzato. Storniolo, invece, ha riportato lievi
ferite e le sue condizioni non destano alcuna preoccupazione.Gli
altri due militari feriti sono uno del 41/o reggimento
artiglieria 'Cordenons' e l'altro del 21/o reggimento Genio
Guastatori di Caserta, lo stesso di Silvestri. A parte uno,
medicato sul posto, gli altri vengono trasportati in elicottero
nella base della coalizione piu' vicina, quella americana di
Delaram, dove c'e' il quartier generale del Regional command
south-west. Con Silvestri salgono a cinquanta le vittime
italiane dal 2004.
GLI IED E IL LINCE - In alcuni casi si tratta di incidenti,
malori, ma il gran numero dei caduti e' legato ad attacchi a
fuoco e attentati con ordigni esplosivi. Contro quest'ultimo
tipo di minaccia - i famigerati 'Ied' - si e' rivelato
particolarmente efficace il blindato 'Lince' che ha retto a
diverse esplosioni e salvato molte vite, anche se adesso
qualcuno ne mette in discussione la stabilita': una decina le
vittime in vari ribaltamenti, specie dopo che il mezzo e' stato
dotato di una pesante ed alta torretta blindata per aumentare la
protezione del mitragliere sulla 'ralla'. Proprio ieri si e'
saputo che la procura di Civitavecchia ha ordinato il sequestro
di un Lince per accertarne la pericolosita', dopo la morte di un
soldato in un incidente stradale a Tarquinia. In Afghanistan, di
questi mezzi, ce ne sono 500.
TRANSIZIONE A RISCHIO - Nell'ultima relazione al Parlamento,
i Servizi segreti avevano messo in guardia dai pericoli per i
militari italiani in Afghanistan, dove ''la cornice di
sicurezza si e' mantenuta estremamente precaria'' e ''resta
elevato il livello della minaccia'' per i nostri soldati.
Secondo gli 007 dell'Aise, inoltre, ''gli elementi di criticita'
del 2011 sembrano destinati a perdurare nel breve-medio
termine'' e cio' interessa il processo di transizione, che
''rischia di fallire in assenza di adeguati progressi in tema di
governance e sviluppo socio-economico''.
LE ISTITUZIONI E LA POLITICA - Molte le espressioni di
cordoglio, a partire da quella del presidente Napolitano che ha
appreso ''con profonda commozione'' la notizia dell'attentato ai
militari italiani, ''colpiti mentre assolvevano con onore il
proprio compito''. Le condoglianze e la vicinanza sono
bipartisan, anche se c'e' chi torna a chiedere il ritiro delle
truppe italiane, come l'Idv (''basta martiri, e' una guerra che
non ci appartiene'', ha detto Di Pietro), il Prc e i Verdi,
mentre il Pd chiede al governo di riferire ''al piu' presto'' in
Parlamento sulle circostanze di questa nuova tragedia e di
''riflettere su come ricalibrare gli obiettivi della
missione''.(ANSA).

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