FISCO:NON SOLO ADDIZIONALI;+1.333 EURO TASSE A FAMIGLIA. IL 27 SOLDI GIA' FINITI, LE STRATEGIE A DIFESA BUSTA PAGA. 7 BALZELLI CHE ALLEGGERISCONO CONTI FAMIGLIE - IMU COME SECONDA CASA SE ANZIANO 'FISSO'IN CASA RIPOSO
mercoledì 28 marzo 2012
FISCO:NON SOLO ADDIZIONALI;+1.333 EURO TASSE A FAMIGLIA
IL 27 SOLDI GIA' FINITI, LE STRATEGIE A DIFESA BUSTA PAGA
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Tra salassi, legnate e stangate le
famiglie italiane sono sempre meno in grado di affrontare il
conto altissimo della crisi economica. Gli aumenti sbucano fuori
dappertutto e i soldi in busta paga sono sempre meno. Basti
pensare all'ultimo prelievo con le addizionali regionali e
comunali aumentate e, di contro, alla necessita' di spendere
sempre di piu' per le normali attivita'. Tipo: fare benzina per
andare al lavoro. Una situazione che, oltretutto, invece di
migliorare progressivamente si aggravera' e non poco: per l'anno
in corso e' atteso infatti un mega prelievo. Per far fronte in
corso d'anno anche ad un appesantimento dell'esborso a favore
dell'erario, le famiglie (per molti gia' ''stremate'' come
dimostrano i consumi a zero) dovranno spendere ben 1.333 euro in
piu'. E gia' il 75% degli italiani accusa: quando arriva la
busta paga (il 27 del mese) ha gia' finito i soldi dell'assegno
precedente. Quindi altro che risparmi: si e' costretti a tirare
la cinghia e non solo sui beni di 'lusso'. Anche il carrello
della spesa e' sempre piu' vuoto.
E se qualcuno si consola pensando che l'Italia potrebbe anche
riuscire a fare un passo indietro dall'orlo dell'abisso,
qualcun'altro vede questo orlo avvicinarsi sempre di piu'.
Almeno individualmente. Non a caso l'esecutivo discute in questi
giorni di una proposta per attenuare il ''fallimento
individuale'' e il Fisco (Equitalia) fa sapere che piuttosto che
non pagare si possono scegliere le rate. Decisamente meno
pesanti.
Federconsumatori ed Adusbef parlano di ''imponente aumento
della tassazione'' e calcolano che l'aumento delle tasse che nel
2012 colpira' le famiglie sara' pari a 1.133 euro annui a
famiglia. ''Tutto cio' - spiegano le associazioni - sottolinea,
ancora una volta la necessita' di annullare l'ulteriore aumento
dell'Iva da settembre. E che il ricavato della lotta
all'evasione venga restituito alle famiglie a reddito fisso''.
La classifica dei rincari, tra le diverse voci, e' guidata Imu
prima casa che vale 405 euro l'anno. Poi l'addizionale Regionale
e Comunale 245 euro l'anno. Poi i quasi certi aumenti Iva (da
ottobre 2012) che valgono 270 euro. Ma su questa ultima ipotesi
il Governo si e' impegnato a trovare soiluzioni alternative. Se
riuscira'.
Gli umori dei lavoratori sono stati 'testati' in un sondaggio
di CareerBuilder (societa' specializzata in ricerca di lavoro)
che ha coinvolto 100 lavoratori italiani nel gennaio 2012. Cioe'
quando non era ancora esattamente chiaro il quadro degli
aumenti. Il 75% del campione intervistato ha dichiarato di
esaurire lo stipendio in concomitanza con l'arrivo della busta
paga successiva. Nove su dieci lavoratori (91%) dichiarano di
fare molta piu' attenzione alle proprie finanze da quando la
crisi e' cominciata. Come fare dunque a 'sopravvivere'? Tagliare
le attivita' ricreative, risponde il 53%; usare buoni sconto e
coupon 49%; guidare meno per risparmiare i soldi del carburante
41%; usare i trasporti pubblici 21%; cancellare servizi
considerati 'di lusso' come la televisione via cavo etc. 15%. E
i risparmi scompaiono: il 39% dei lavoratori dichiara di non
essere in grado di risparmiare nulla, il 9% risparmia meno di 60
euro al mese e il 25% meno di 120 euro.
E ironia della sorte questa 'cura da cavallo' sugli italiani
ha effetti 'nefasti' anche sui conti: il 2012 parte male -
avverte l'Istat - con un -0,5% di 'crescita' acquisita. Perche'?
Per la caduta dei consumi appunto. E se va male il Pil anche i
rapporti con deficit e debito sono destinati a deteriorarsi.
(ANSA).
FISCO:7 BALZELLI CHE ALLEGGERISCONO CONTI FAMIGLIE
CLASSIFICA FEDERCONSUMATORI-ADUSBEF, DA IMU AD ACCISE FINO A IVA
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Sono 7 i 'balzelli' che
alleggeriscono gia' o alleggeriranno le tasche degli italiani.
Soldi che andranno al fisco che dovrebbe tradurli in servizi per
i cittadini. Al primo posto di questa classifica stilata da
Adusbef e Federconsumatori c'e' una 'new entry': l'Imu. Ci si
dovra' fare i conti a giugno prossimo. Seguono le addizionali
regionali e comunali che gia' hanno pesato sulle buste paga di
oggi. Poi la 'spada di Damocle' del possibile aumento dell'Iva
che scattera' a settembre, a meno che, come il Governo ha piu'
volte promesso, non si trovino risorse alternative.
Ecco la 'top seven' dei balzelli:
AUMENTO TASSAZIONE 2012 A FAMIGLIA
==================================
Aumenti Iva (da 9/2012) 270 euro/anno
Aumenti Imu prima casa 405 euro/anno
Accise benzina 120 euro/anno
Accise reg. benzina (calcolo base nazionale) 16 euro/anno
Bollo deposito fino a 50.000 euro 47 euro/anno
Addizionale Regionale e Comunale 245 euro/anno
Bollo sui depositi bancari e postali 30 euro/anno
==================
TOTALE 1.133 euro/anno
(ANSA).
FISCO:IMU COME SECONDA CASA SE ANZIANO 'FISSO'IN CASA RIPOSO
CANTONE(SPI-CGIL),E' CANNIBALISMO; DELLA BIANCA(LIGURIA),ASSURDO
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Brutta sorpresa per gli anziani nel
'Salva-Italia'. Per effetto dell'articolo 13 della norma la
nuova Imu per l'abitazione lasciata vuota da chi e' ricoverato
in casa di riposo sara' la stessa che si applica sulla seconda
casa. Molti anziani ricoverati trasferiscono infatti la propria
residenza nella casa di riposo. La differenza non e' di poco
conto: l'Imu infatti sarebbe quasi doppia passando dal 4 per
mille al 7,6 per mille.
Lo denuncia il segretario generale di Spi-Cgil, Carla
Cantone, ma l'eco della notizia sta 'agitando' anche qualche
rappresentante regionale. E' il caso del consigliere della
Regione Liguria, Raffaella Della Bianca. Anche perche' - spiega
- nella Regione ci sono 240 anziani ogni 100 giovani contro i
140 della media nazionale.
''E' una cosa inaccettabile e vergognosa - commenta Cantone -
gli anziani vengono ricoverati nelle case della terza eta'
perche' hanno dei problemi e non sono autosufficienti. Sono li
quando non stanno bene, ma non e' detto ci debbano restare. Ora
il Governo ha deciso che per quelli che hanno la residenza nella
casa di riposo la proprieta' diventa seconda casa. Questo vuol
dire che dovranno pagare 1500-2000 euro in piu' anche se non
hanno una gran pensione. Perche' devono essere sbeffeggiati
cosi'. E' un vero e proprio cannibalismo. Non so neanche se e'
incostituzionale. Certamente e' incostituzionale dal punto di
vista civile. E' una vera cattiveria''.
''Ritengo assurdo un simile provvedimento - rincara la dose
Della Bianca - che va a penalizzare le fasce piu' deboli. Invece
di andare a colpire coloro che effettivamente possiedono
ricchezze si va ad infierire sugli anziani che spesso non
riescono ad arrivare alla fine del mese. Ma come e' possibile
anche solo pensare ad un simile provvedimento?''. (ANSA).
FISCO: GIA' RATEIZZATI 20 MLD; PIU' FACILE PAGARE
EQUITALIA, FINO A 6 ANNI PER METTERSI IN REGOLA
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - Piu' tempo per pagare a rate le
cartelle del fisco, importo variabile a seconda delle
necessita', meno documenti da presentare allo sportello per
debiti fino a 20 mila euro. Sono solo alcune delle novita'
recentemente introdotte dal Parlamento e direttamente da
Equitalia per consentire a cittadini e imprese di mettersi in
regola con il fisco in modo piu' agevole.
Grazie a una serie di interventi normativi (decreto Salva
Italia e decreto sulla semplificazione fiscale) e regolamentari
(direttiva 7/2012 di Equitalia) - ricorda la societa' di
riscossione - oggi si puo' accedere con piu' facilita' alla
rateizzazione delle cartelle. Quella delle rate e' una modalita'
di pagamento particolarmente apprezzata dai contribuenti: dal
2008, anno in cui questo strumento e' stato affidato
direttamente a Equitalia, sono state concesse piu' di un milione
e mezzo di rateizzazioni per un importo che sfiora i 20 miliardi
di euro. In testa Lombardia e Campania con circa 195.000
richieste.
Ecco alcune novita':
RATE PER 6 ANNI: Il decreto Salva Italia ha prorogato i
termini per beneficiare della rateizzazione: i contribuenti che
dimostrino un peggioramento della loro situazione economica
potranno richiedere la proroga della rateizzazione gia'
concessa, per un periodo ulteriore e fino a settantadue mesi
(sei anni), purche' non sia intervenuta decadenza. Con la
proroga della rateizzazione il contribuente puo' chiedere rate
di importo variabile e crescente per ciascun anno. Le rate
variabili di importo crescente rispondono all'esigenza di
agevolare il contribuente nella fase di difficolta' economica,
con la previsione che in futuro la sua condizione migliorera'.
RATE SPRINT FINO A 20.000 EURO: Equitalia ha portato da 5 a
20 mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione soltanto
con una semplice richiesta motivata che attesti la propria
situazione di temporanea difficolta' economica. Non occorrono
piu' documenti per dimostrare la situazione
economico-finanziaria del contribuente, che restano necessari
solo se il debito supera la nuova soglia.
PER AZIENDE CAMBIA 'INDICE': Importanti novita' in favore
delle aziende: l'indice alfa, parametro prima utilizzato per
ottenere il rateizzo, servira' ora solo per determinare il
numero massimo di rate che possono essere concesse. Si amplia
cosi' la platea delle aziende che possono beneficiare del
pagamento dilazionato dei tributi non pagati.
RATE FLESSIBILI: Fin dalla prima richiesta di dilazione e'
possibile chiedere un piano di ammortamento a rate variabili e
crescenti anziche' a rate costanti. Pertanto, le prime rate
saranno piu' leggere e cresceranno nella prospettiva di un
miglioramento della situazione economica del contribuente.
RATE STERILIZZANO IPOTECA: Equitalia non iscrive ipoteca nei
confronti di un contribuente che ha chiesto e ottenuto di pagare
il debito a rate.
CON RATE OK GARE APPALTO: Il contribuente che ha ottenuto la
rateizzazione non e' piu' considerato inadempiente e puo'
partecipare alle gare d'appalto.
NO DECADENZA SE SALTA RATA: Il mancato pagamento di una rata
non implica la decadenza. Si decade dalla rateizzazione solo se
non sono pagate due rate consecutive. Prima era prevista la
decadenza con il mancato pagamento della prima rata o
successivamente, di due rate, anche non consecutive.(ANSA).