FISCO:STANZE 'SEGRETE' CONTABILITA' IN NERO, OPERAI IN CIG - CONTRO EVASIONE BOOM DENUNCE AL 117 (+408%)- HA PROBLEMI CON IL FISCO E SI DA' FUOCO - ALIQUOTA UNICA AL 20% RENDITE, LE NOVITA'
giovedì 29 marzo 2012
FISCO:STANZE 'SEGRETE' CONTABILITA' IN NERO, OPERAI IN CIG
GDF TREVISO SCOPRE EVASIONE 100 MLN; SEQUESTRO AZIONI E IMMOBILI
(ANSA) - TREVISO, 28 MAR - Gli operai sono in cassa
integrazione, ma due aziende trevigiane del settore del mobile
avevano un ''tesoretto'' extra contabile a otto zeri. Le due
societa' sono al centro di un'indagine della guardia di finanza
di Treviso per una presunta evasione di oltre 100 milioni di
euro. La procura ha disposto il sequestro preventivo di quote
societarie e immobili - siti a Cortina, nel pordenonese e nel
trevigiano - intestati ai due imprenditori per un valore
catastale (e non commerciale) pari a 13 milioni di euro.
Il sistema ideato per occultare la contabilita' in nero era
semplicissimo: all'interno delle due aziende era stata ricavata
una stanza 'segreta', con l'entrata nascosta da un attaccapanni
come filtro. Quando le fiamme gialle hanno iniziato le verifiche
fiscali presso le aziende hanno pero' notato un cavo elettrico
che fuoriusciva dal muro vicino ad un appendiabiti e,
nell'altro, sempre un attaccapanni a muro in una posizione non
utile al suo utilizzo.Insospettiti, i finanzieri hanno scoperto
che i due accessori nascondevano le porte di accesso ai vani in
cui era tenuta la vera contabilita' delle aziende. In un caso un
telecomando faceva scattare una serratura elettromagnetica per
l'apertura dell'attaccapanni, che nascondeva una vera e propria
stanza, nell'altro caso la chiave di apertura era camuffata dal
pomello dell'attaccapanni. Gli investigatori hanno poi passato
al setaccio migliaia di files e documenti trovati nelle due
stanze 'caveau', scoprendo che le societa' avevano ceduto beni a
numerosi clienti ed acquistato materie prime da fornitori
completamente in 'nero'; cosi' come in 'nero' erano stati
corrisposti compensi a dipendenti e rappresentanti di commercio
per oltre 27 milioni di euro, evadendo ritenute per oltre 5 mln.
In questo modo, le aziende, erano riuscite a tenere una
'dimensione contabile' fittizia, ma coerente, a fronte dei tanti
milioni di euro evasi.
Secondo la guardia di Finanza, i due imprenditori hanno
evaso, tra il 2004 ed il 2011, oltre 100 milioni di euro di
ricavi ed Iva per 32 mln, impiegando irregolarmente 434
lavoratori, di cui 13 completamente in nero. ''C'era una
situazione in cui - ha detto il col. Giuseppe De Maio,
comandante delle fiamme gialle trevigiane - le retribuzioni non
dichiarate superavano piu' del doppio quelle ufficiali''.
Secondo una stima delle fiamme gialle le vendite in nero erano
il 22% del totale, mentre lo stipendio fuoribusta era pari al
37% del totale, con una variazione annuale tra i 10 mila e 32
mila euro a seconda della tipologia del lavoratore. (ANSA).
FISCO: PANORAMA, CONTRO EVASIONE BOOM DENUNCE AL 117 (+408%)
GDF PROPONE A ENTRATE 4.000 CHIUSURE NEGOZI, ESECUTIVE 2.300
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - I cittadini comuni sono diventati i
principali alleati dello Stato nella lotta all'evasione
fiscale. Negli ultimi mesi, infatti, la Guardia di Finanza sta
registrando un boom crescente di denunce al 117: nel mese di
febbraio c'e' stato il 408 per cento di aumento rispetto
all'anno scorso.
Lo scrive Panorama da domani in edicola.
Nei controlli sulle mancate emissioni di scontrini e di
ricevute fiscali, inoltre, le Fiamme gialle stanno registrando
una crescita delle irregolarita', salite dal 20 al 25 per cento
dal 2007 al 2011. Quest'anno, fino al 22 marzo, le violazioni
sono state il 30 per cento, anche se solo alla fine dell'anno si
avra' un dato attendibile. Panorama aggiunge che l'anno scorso
la Finanza ha proposto all'Agenzia delle entrate circa 4 mila
chiusure di esercizi, delle quali finora sono state rese
esecutive 2.300. (ANSA).
HA PROBLEMI CON IL FISCO E SI DA' FUOCO A BOLOGNA
E'GRAVISSIMO.CHIEDE SCUSA Alla MOGLIE MA ANCHE A AGENZIA ENTRATE
(di Giorgia Bentivogli e Tommaso Romanin)
(ANSA) - BOLOGNA, 28 MAR - Un piccolo artigiano edile di 58
anni, con un'impresa in sofferenza per la crisi, si e' dato
fuoco questa mattina in via Paolo Nanni Costa, a Bologna, dove
fino a pochi mesi fa c'era una sede dell'Agenzia delle Entrate,
e dove si trovano ancora le Commissioni tributarie. Ha lasciato
delle lettere dove spiegava di aver ''sempre pagato le tasse''.
Ha ustioni sul 100% del corpo, e' ricoverato, gravissimo, al
Grandi Ustionati di Parma.
Dietro al suo gesto, con ogni probabilita', le sue pendenze
con il fisco. In passato la sua azienda aveva avuto problemi per
alcuni tributi. La posizione, per una cifra giudicata
''consistente'', era stata in parte anche gia' definita in sede
di contenzioso in commissione tributaria, che aveva dato torto
all'artigiano. E proprio davanti alla sede delle commissioni, a
cui il cittadino ricorre in caso di conflitti col fisco, ha
scelto di farla finita. Ma c'e' un altro dettaglio: il nome
dell'uomo era iscritto oggi nel ruolo del tribunale penale per
una udienza per una vicenda di fatture false, forse nata dallo
stesso accertamento fiscale.
''Qualche anno fa so che aveva avuto dei contenziosi legati
al fatto che non aveva pagato alcuni tributi - ha confermato
Ermanno Merli, responsabile Cna di Ozzano Emilia, il comune dove
vive l'artigiano, originario del Casertano - e per quello che
sappiamo nell'ultimo periodo aveva piu' difficolta' del
solito''. Sono i problemi che segnano ''tutto il settore da un
anno e mezzo'', e anche nella ricca Emilia ''molte imprese sono
fallite''.
Il dramma, nel parcheggio alla periferia ovest della citta'.
Non si sa cosa sia successo prima delle 8.15, quando qualcuno ha
visto la Fiat Punto in fiamme. ''Ho sentito un gran boato,
sembrava un incidente, un tubo saltato. Ma affacciandomi alla
finestra ho visto l'auto in fiamme, una palla di fuoco. A 25-30
metri i vigili urbani erano accanto a una 'cosa' a terra. Un
vigile cercava di spegnerla con il giaccone; sembrava un pezzo
dell'auto... poi mi sono accorto che era un uomo'' ha raccontato
Moreno Masotti, che lavora li' vicino. La vittima era
completamente nuda, i vestiti bruciati, la pelle carbonizzata e
viva. ''Era a terra, si lamentava e alzava la testa, ma era
distante e non ho capito se tentasse di parlare'', ha aggiunto
il testimone.
L'artigiano ha parlato invece con i vigili, che erano nei
pressi per controllare il traffico vicino a una scuola. L'agente
Lorenzo Rubbi ha iniziato a spegnere le fiamme che ancora
ardevano sulle gambe con un maglione, come aveva fatto poco
prima un passante romeno usando un giaccone. L'artigiano era
ancora cosciente. Il vigile gli ha chiesto cosa fosse successo,
e lui ha risposto: ''Ho tentato di uccidermi, voglio morire,
voglio morire'''. Non ha spiegato le ragioni del suo gesto, ma
li' vicino gli agenti hanno trovato le lettere. ''Chiedeva scusa
alla moglie per quello che aveva fatto, e anche all'Agenzia
delle Entrate. Diceva che aveva sempre pagato le tasse e
chiedeva di lasciare in pace la moglie''.
Il pm Massimiliano Rossi ha aperto un fascicolo conoscitivo
(senza reati ipotizzati, tantomeno indagati), ma sulla dinamica
dei fatti non sembrano esserci dubbi. Solo a dicembre, a
Bologna, un ingegnere di 46 anni, Francesco Fabbri, era morto
semicarbonizzato, suicida per i troppi debiti. (ANSA).
FISCO: ALIQUOTA UNICA AL 20% RENDITE, LE NOVITA'
AGENZIA ENTRATE SPIEGA MISURE PRESE IN DECRETO
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Aliquota al 12,5% per i proventi dei
titoli pubblici e per quelli di natura obbligazionaria emessi da
Stati esteri presenti nella white list, conferma del regime di
favore al 5% per i titoli di risparmio dell'economia meridionale
e possibilita' di affrancare il costo dei titoli e delle altre
attivita' finanziarie possedute alla data del 31 dicembre 2011.
Sono questi alcuni dei punti su cui si sofferma una circolare
dell'Agenzia delle Entrate, che illustra le novita' introdotte
dal decreto che ha unificato al 20% le ritenute e le imposte
sostitutive da applicare sui redditi di natura finanziaria.
Ecco le novita' spiegate dalle Entrate:
ALIQUOTA UNICA AL 20%: Il decreto legge 138/2011, integrato
dal decreto 'milleproroghe' e dal decreto liberalizzazioni,
nonche' dai decreti ministeriali di attuazione, ha stabilito che
le ritenute e le imposte sostitutive sui redditi di capitale e
su quelli diversi di natura finanziaria sono applicate nella
misura generale del 20%. Prima della modifica normativa, le
aliquote di tassazione erano tre, 12,5%, 20% e 27%.
A COSA SI APPLICA: L'aliquota del 20% si applica a interessi,
premi e altri redditi di capitale, divenuti esigibili, nonche'
ai redditi diversi di natura finanziaria realizzati a decorrere
dall' 1 gennaio 2012.
LE ECCEZIONI: Per salvaguardare interessi di natura pubblica
o meritevoli di tutela la norma ha escluso dall'applicazione
dell'aliquota al 20% alcune tipologie di proventi e rendimenti.
I proventi dei titoli pubblici continuano a scontare l'aliquota
del 12,5%, sia per i redditi di capitale (interessi e scarti di
emissione), sia per i redditi diversi di natura finanziaria
(capital gains), a patto che si tratti dei titoli indicati
nell'articolo 31 del Dpr n. 601 del 1973, tra i quali, per
esempio, i titoli del debito pubblico e i buoni postali.
ALTRI TITOLI 'AGEVOLATI': Beneficiano della stessa
agevolazione i titoli emessi da enti sovranazionali o
internazionali riconosciuti in Italia e i titoli di natura
obbligazionaria, a prescindere dalla loro scadenza, emessi da
Stati esteri presenti nella white list.
AGEVOLAZIONI PER IL SUD: E', inoltre, confermato il regime di
favore per i titoli di risparmio dell'economia meridionale (i
cosiddetti Trem bond), per i quali l'aliquota di tassazione
degli interessi, dei premi e degli altri frutti resta al 5%.
TEMPI E MODI DELL'AFFRANCAMENTO: Per i redditi diversi, al
fine di evitare che l'aumento dell'aliquota incida su quanto
maturato antecedentemente all'1 gennaio 2012, e' stata prevista
la possibilita' di affrancare il costo o il valore di acquisto
dei titoli, delle quote e delle altre attivita' finanziarie
possedute alla data del 31 dicembre 2011 al di fuori
dell'esercizio di un'impresa commerciale, mediante il versamento
dell'imposta sostitutiva del 12,5%. Per poter usufruire di
questa possibilita', il contribuente deve esercitare un'opzione
che deve essere resa entro il 31 marzo 2012 per i contribuenti
in regime del risparmio amministrato, mentre l'opzione va
esercitata in dichiarazione per i contribuenti che determinano
il capital gain nella dichiarazione dei redditi. (ANSA).