FISCO:ANCHE CAPRI NEL MIRINO,CONTROLLATI BAR E BOUTIQUE. IN AZIONE 40 ISPETTORI - POVERO PER FISCO MA VIAGGIA IN FERRARI,DENUNCIATO - FISCO:CASSAZIONE, 'MULTATO' EX PILOTA F1 ALESSANDRO NANNINI
giovedì 05 aprile 2012
FISCO:ANCHE CAPRI NEL MIRINO,CONTROLLATI BAR E BOUTIQUE
IN AZIONE 40 ISPETTORI, AL VAGLIO DOCUMENTAZIONE COMMERCIALISTI
(ANSA) - CAPRI (NAPOLI), 4 APR - In quaranta sono arrivati
sull'isola azzurra. Mission degli 007 dell'Agenzia dell'Entrate
controllare bar, ristoranti, boutique di Capri. Non solo,
verifiche successive anche negli studi professionali dei
fiscalisti dove erano depositate le documentazioni.
Gli ispettori, negli uffici di alcuni dei commercialisti piu'
noti e apprezzati di Capri, hanno passato al setaccio libri
contabili, documenti fiscali per effettuare controlli
incrociati. Le verifiche sono partite non a caso oggi. Periodo,
questo, in cui in occasione delle festivita' pasquali riaprono
le attivita' commerciali di Capri. ''I controlli qui ci sono
sempre stati - ha spiegato il presidente di Confcommercio di
Capri, Beppe Massa - e siamo ben lieti che vengano effettuati e
ci auguriamo che avvengano sempre nella tutela dei titolari
delle attivita', nel rispetto delle regole e non sotto forma di
eclatanti vessazioni punitive. Come abbiamo gia' dichiarato in
altre occasioni siamo piu' che sicuri che se sull'isola verranno
eventualmente riscontrati casi di evasione sicuramente saranno
di dimensioni irrilevanti''.
E a spiegare l'operazione di oggi e' uno dei professionisti
che ha avuto nel suo studio ben tre verifiche per attivita'
diverse ospitando i tre gruppi di ispettori all'interno del suo
ufficio professionale. ''L'attivita' - ha spiegato - era
finalizzata alla ricerca della documentazione comprovante i
costi sostenuti dalle aziende e cioe' fatture e documenti
contabili per l'acquisto di merci, attrezzature, arredi,
riguardanti le attivita' svolte dalle societa' oggetto del
controllo fiscale. Inoltre era rivolta al corretto utilizzo
dello strumento degli studi di settore e alla verifica anche
direttamente sul luogo di esercizio dell'attivita' per
monitorare lo svolgimento dell'attivita'''. ''In alcuni casi -
ha aggiunto - si e' proceduto a delle verifiche totali in un
clima di normale controllo senza azioni eclatanti ne' clamore,
nella piena collaborazione tra le parti con gli studi di
consulenza che hanno assistito i loro clienti come previsto
dalle normative e come dettato dal codice deontologico dei
dottori commercialisti''. E l'andirivieni in piazzetta degli
ispettori, con valigetta 24 ore a seguito, non e' passata
inosservata. ''Ben vengano i controlli a Capri - ha commentato
lo storico edicolante della piazzetta, Michele Sorrentino -
siamo abituati e siamo tranquilli ma mi auguro che non ci siano
solo sulla nostra isola e le altre localita' turistiche ma in
tutta Italia, anche in territori meno conosciuti''. (ANSA).
POVERO PER FISCO MA VIAGGIA IN FERRARI,DENUNCIATO
DICHIARA MENO DI 4 MILA EURO, SMASCHERATO DA GDF NEL TORINESE
(ANSA) - TORINO, 4 APR - Per il fisco era ben sotto la soglia
della poverta' - negli ultimi sei anni aveva denunciato un
reddito al di sotto dei 4 mila euro - ma si permetteva il lusso
di viaggiare su una fiammante Ferrari F131 decappottabile.
L'ennesimo falso povero e' stato smascherato dalla la Guardia di
Finanza di Pinerolo: e' un imprenditore sessantenne, di
Fenestrelle, un piccolo Comune della Val Chisone, che si trova
tra Pinerolo e la rinomata stazione invernale di Sestriere.
L'uomo, che opera nel settore della raccolta e smaltimento
rifiuti, ha nascosto redditi per due milioni di euro ed evaso
imposte per 1,1 milioni. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato gli
immobili di sua proprieta', tra i quali un capannone artigianale
e una tabaccheria.
Nel corso delle indagini, avendo capito di essere braccato,
l'evasore ha cercato di disfarsi in fretta e furia del capannone
con annesso un alloggio e di un cascinale che, tuttavia, sono
stati messi sotto sequestro preventivo dai finanzieri.
La Guardia di Finanza di Pinerolo ha cominciato a indagare
per l'abissale differenza tra il tenore di vita sostenuto dall'
imprenditore di Fenestrelle e gli importi denunciati nelle
dichiarazioni dei redditi dal 2005. E hanno scoperto, tra
l'altro, che per il rifornimento degli automezzi usati per il
trasporto dei rifiuti, l'uomo, anziche' usare gasolio per
autotrazione si serviva di quello da riscaldamento, gravato da
un'imposta piu' vantaggiosa.
Per fare questo l'imprenditore aveva installato nella sua
azienda un distributore di carburante clandestino, privo di
autorizzazioni e del rispetto delle norme di sicurezza per i
combustibili. I serbatoi, quando sono stati sequestrati dalle
Fiamme Gialle, contenevano 2.000 litri di gasolio ad aliquota
fiscale ridotta.
Secondo l'accusa, con i proventi dell'evasione fiscale il
sessantenne aveva acquistato una tabaccheria in una zona
commerciale di Pinerolo, intestandola alla moglie. Anche quest'
esercizio commerciale e' stato sequestrato a garanzia del
credito vantato dall'Erario.
L'imprenditore e' stato denunciato per i reati di emissione
di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione
fraudolenta, dichiarazione infedele, occultamento e distruzione
di scritture contabili, sottrazione fraudolenta di beni al
pagamento delle imposte e frode sulle accise sui carburanti.
(ANSA).
FISCO:CASSAZIONE, 'MULTATO' EX PILOTA F1 ALESSANDRO NANNINI
FITTIZIA SUA RESIDENZA A MONTERCALO, TASSE DA PAGARE IN ITALIA
(ANSA) - ROMA, 4 APR - L'ex pilota di Formula Uno Alessandro
Nannini deve pagare le tasse in Italia perche' la sua residenza a
Montecarlo e' solo di facciata. Lo sottolinea la Cassazione dal
momento che, con "una argomentata serie di elementi", gli
accertamenti fiscali hanno dimostrato che l'Italia e' "il centro
degli affari e degli interessi economici e morali" del rampollo
della nota famiglia di imprenditori senesi. Del resto, dalle
indagini, rileva la Cassazione, e' emerso "il pieno
coinvolgimento di Alessandro nelle vicende economiche e morali
della famiglia Nannini e delle societa' ad essa facenti capo".
Ora il fratello di Gianna - la cantante - deve rassegnarsi a
pagare una antica pendenza di circa 25 mila euro sui redditi
dichiarati nel 1997. Senza successo, Alessandro - che si ritiro'
dalle piste dopo essere sopravvissuto nel 1990 a un incidente
mentre era alla guida del suo elicottero - ha cercato di far
valere, in Cassazione, l'iscrizione all'anagrafe degli italiani
residenti all'estero. La Suprema Corte gli ha replicato che
questo "non e' un elemento determinante per escludere la
residenza fiscale in Italia". Non miglior sorte ha avuto il
tentativo di salvare dalla tassazione introiti che, ad avviso di
Nannini, non dovevano essere tassati perche' non erano reddito da
impresa ma il suo stipendio come amministratore di alcune
societa' di famiglia. I supremi giudici - sentenza 5382 - gli
hanno spiegato che "i dati e gli elementi risultanti dai conti
correnti bancari assumono sempre rilievo ai fini della
ricostruzione del reddito imponibile, se il titolare di detti
conti non fornisce adeguata giustificazione", e questo vale
anche per chi "svolge attivita' di collaborazione coordinata e
continuativa come amministratore di societa'".
Alle amministrative dello scorso maggio, Nannini corse per il
centrodestra come candidato sindaco ma Siena, senza bisogno del
ballottaggio, ando' al primo turno al centrosinistra. (ANSA).