GERMANIA: FISCO VICINO ACQUISTO DATI SU EVASORI IN SVIZZERA. SPIEGEL,OFFERTI PER 2MLN EURO MILLE NOMI SOTTRATTI ILLEGALMENTE - CINEMA: DIAZ; POLIZIOTTO, CI VOLEVA PIU' EQUILIBRIO. PAOLONI (SAP), DOPO GENOVA POLIZIA HA FATTO PASSI AVANTI

sabato 07 aprile 2012

GERMANIA: FISCO VICINO ACQUISTO DATI SU EVASORI IN SVIZZERA
SPIEGEL,OFFERTI PER 2MLN EURO MILLE NOMI SOTTRATTI ILLEGALMENTE
(ANSA) - BERLINO, 06 APR - Il mandato d'arresto spiccato
dalla giustizia elvetica contro di lui non sembra averlo
intimorito: l'ispettore del fisco tedesco Peter B. starebbe
infatti trattando per acquistare un nuovo cd con i dati bancari,
ottenuti illegalmente, di connazionali presunti evasori con
conti in Svizzera. Lo rivela oggi il sito del settimanale Der
Spiegel, secondo cui Peter B., a capo dell'ufficio della Finanza
di Wuppertal, in Nordreno-Vestfalia, e' vicino all'acquisto di
una lista di nomi e conti correnti rubata in Svizzera da insider
negli archivi della Zuercher Coutts-Bank, consociata elvetica
della Royal Bank of Scotland.
Su Peter B. e altri due colleghi era stato spiccato a meta'
marzo un mandato di cattura dalla giustizia di Berna. Ai tre
uomini del fisco tedesco la Svizzera contesta, spiega Der
Spiegel, non tanto l'acquisto, ripetuto, di cd con dati di
correntisti tedeschi presunti evasori. Quanto l'aver agito
attivamente nella vicenda, inducendo gli insider al furto.
Oggi i venditori chiedono due milioni di euro per i dati di
circa mille clienti. All'acquisto, scrive il sito, sarebbe
pronto a partecipare il ministero delle Finanze di Berlino, che
si dividerebbe la spesa con le autorita' fiscali del
Nordreno-Vestfalia. (ANSA).


CINEMA: DIAZ; POLIZIOTTO, CI VOLEVA PIU' EQUILIBRIO
PAOLONI (SAP), DOPO GENOVA POLIZIA HA FATTO PASSI AVANTI
(di Alessandra Magliaro)
(ANSA) - ROMA, 6 APR - ''Non e' esattamente un film da
proiettare nelle scuole, nel senso che non e' proprio educativo.
Ci voleva forse piu' equilibrio'': Stefano Paoloni, segretario
nazionale del Sap, Sindacato autonomo di polizia, ha visto per
l'ANSA Diaz, il film di Daniele Vicari sull'assalto alla scuola
Diaz durante il G8 di Genova e le torture alla caserma
Bolzaneto, in sala il 13 aprile. Paoloni, che e' stato nel
reparto della mobile a Bologna e poi alla questura di Ferrara,
non nasconde che ''gli errori alla Diaz e a Bolzaneto ci siano
stati e che chi ha sbagliato e' giusto che abbia il processo.
Non mi riconosco nei miei colleghi, pero' penso che Vicari abbia
rappresentato in modo eccessivo, quasi caricaturale quello che
e' accaduto per dare una maggiore impronta negativa: tante cose
non le vedo possibili, dal poliziotto che fa i bisogni sul muro
alle spallate per autocaricarsi alla carica''.
A Genova ''sono stati fatti errori, e' fuori discussione e
infatti ci sono le sentenze di primo grado e di appello. Ma
alcuni passi avanti sono stati fatti: dopo il G8 del 2001 e'
stata realizzata a Nettuno, vicino Roma, la scuola di alta
formazione per l'ordine pubblico frequentata da agenti e
funzionari. Quando ad ottobre i black block hanno devastato Roma
errori come quelli della Diaz non ci sono stati, anche se le
critiche alla polizia che non ha reagito sono pure arrivate. E
poi recentissimamente con gli scontri in Val Susa per la Tav: a
chi insultava il poliziotto chiamandolo 'pecorella' e' stata
opposta una non-reazione esemplare. Dobbiamo capire che ci sono
per noi poliziotti situazioni di stress, di tensione, di
pericolo dell'incolumita' personale che vanno gestite e non e'
facile ma e' nostro dovere istituzionale. Teste calde - aggiunge
Paoloni - ci sono ovunque, ma l'esaltazione collettiva della
violenza, mostrata nel film, non la riconosco, anche se mi fa
vergognare. Qualunque eccesso va censurato, ci mancherebbe. E
poi - dice - credo che il film sia ancora prematuro: certi
episodi devono essere ancora metabolizzati per raccontarli in
modo sereno''. Paoloni non nega che a Genova si sia scritta una
brutta pagina, ''ma certo Diaz, come pure Acab qualche mese fa,
in questi tempi caldi non e' che fa bene alla pacificazione,
anzi rischia di fomentare''. (ANSA).


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