FISCO: MARCEGAGLIA, PESO TASSE PIU' ALTO UE. SERVE PIANO PER RIDURRE LIVELLO SPESA PUBBLICA - P.A.: STUDIO, 4 MLD RISPARMI CON INTERAZIONE DIGITALE

mercoledì 11 aprile 2012

FISCO: MARCEGAGLIA, PESO TASSE PIU' ALTO UE
SERVE PIANO PER RIDURRE LIVELLO SPESA PUBBLICA
   (ANSA) - ROVIGO, 10 APR - Il presidente di Confindustria,
Emma Marcegaglia, conviene con il ministro per i rapporti con
il Parlamento, Pietro Giarda, che ''il taglio della spesa
pubblica deve esserci'' ma il tema delle tasse ''in questo paese
e' un tema molto serio''. (SEGUE).
 
    
FISCO: MARCEGAGLIA, PESO TASSE PIU' ALTO UE (2)
SERVE PIANO PER RIDURRE LIVELLO
   (ANSA) - ROVIGO, 10 APR - Sul taglio della spesa pubblica,
Marcegaglia conviene anche che ''l'obiettivo sia l'azzeramento
del deficit nel 2013, ma questo paese deve fare un piano per la
riduzione della pressione fiscale, soprattutto per lavoratori e
imprese perche'' le tasse pesano al 45% sul Pil e chi paga le
tasse ''sono il 60%''.
   Secondo Marcegaglia il peso delle tasse ''e' uno dei livelli
piu'' alti che ci sia in Europa. E' per questo e' cosi''
difficile fare crescita, consumare, fare investimenti. Quindi
penso che il Governo si debba porre il problema serio di
abbassare le tasse''. (ANSA).
 
P.A.: STUDIO, 4 MLD RISPARMI CON INTERAZIONE DIGITALE
   (ANSA) - ROMA, 10 APR - L'introduzione di misure di
interazione digitale tra pubblica amministrazione e cittadino
nei campi di sanita', cittadinanza, istruzione, lavoro e
sicurezza potrebbero portare a una diminuzione dei costi per
l'accesso ai servizi pari a 157 euro l'anno per famiglia. E'
quanto emerge da uno studio dell'Istituto per la competitivita'
presentato oggi alla Camera dei deputati, secondo il quale a
livello aggregato i risparmi ammonterebbero a quattro miliardi
di euro l'anno. Se si considerasse l'accesso a questi servizi
solo delle famiglie che dispongono al momento di una connessione
in casa, il risparmio scenderebbe a 2,4 miliardi. (ANSA).
 
P.A.: STUDIO, 4 MLD RISPARMI CON INTERAZIONE DIGITALE (2)
   (ANSA) - ROMA, 10 APR - Lo studio segnala come l'Italia sia
tra i paesi in testa nell'Unione europea come disponibilita' di
servizi di base e government con il 100% dei servizi considerati
disponibili online. L'Italia pero' scende di molto in classifica
se si considerano gli utenti di questi servizi con solo il 17%
dei cittadini italiani che li utilizza a fronte di una media Ue
pari al 32% (peggio solo Bulgaria, Grecia e Romania). Maggior
confidenza con l'interazione digitare ce l'hanno invece le
imprese con l'84% di esse che dichiara di utilizzare il canale
digitale nei propri rapporti con la pubblica amministrazione a
fronte di una media Ue pari al 76%. In particolare la ricerca
segnala come in Italia la percentuale delle abitazioni connesse
ad Internet sia piu' bassa della media europea (62% contro il
73% della media Ue a 27), molto lontana dalla percentuale
olandese (94% di abitazioni connesse a Internet). La regione con
la percentuale piu' bassa di abitazioni connesse a Internet e'
la Puglia (50%) mentre la Lombardia e' la regione insieme alle
Marche con la percentuale piu' alta di connessione a Internet
(67%).
   Il risparmio possibile di 4 miliardi a livello aggregato si
potrebbe avere, afferma lo studio senza modifiche organizzative
strutturali mentre queste cifre potrebbero crescere in modo
considerevole se si immaginassero con modalita' organizzative
diverse di ambiti rilevanti per la vita di tutti i cittadini
come il lavoro, la sanita' e l'istruzione. L'applicazione di
massa di modalita' organizzative basate sul telelavoro, la
telemedicina e la formazione universitaria a distanza potrebbero
avere un impatto umanitario diretto valutabile tra i 6,5 e i 13
miliardi di euro. (ANSA).

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