GDF, IDRAULICI EVASORI TOTALI SCOPERTI A TRIESTE. CODACONS, RISOLVERE PROBLEMA IVA - IMPRENDITORE SUICIDA A FANO NEL SUO AGRITURISMO. ERA DEPRESSO, 'VENDO' AVEVA DETTO AD UN AMICO DOPO ISPEZIONE GDF - FUNZIONARI PS,NO TOSSICODIPENDENTI IN CAMERE SICUREZZA
martedì 17 aprile 2012
FISCO: GDF, IDRAULICI EVASORI TOTALI SCOPERTI A TRIESTE
ACCERTAMENTI PER CIRCA CINQUE MILIONI DI EURO
(ANSA) - TRIESTE, 16 APR - Idraulici con grande giro
d'affari, ma inesistenti per il fisco. A scoprire tre evasori
totali e un evasore paratotale, per circa cinque milioni di
euro, e' stata la Guardia di finanza del gruppo di Trieste.
Gli idraulici evasori operavano soprattutto in alcuni stabili
gestiti da un amministratore di condominio di Trieste. Dalle
indagini e' emerso che uno degli artigiani, pur avendo
formalmente cessato l'attivita' da diversi anni, continuava a
lavorare utilizzando per la fatturazione un codice fiscale
alterato, prendendo lavori appaltati a prezzi ribassati alla
ditta del figlio, risultato evasore paratotale.
I titolari delle altre due imprese artigiane coinvolte,
sempre evasori totali, hanno invece adottato lo spostamento
'fittizio' della propria residenza in Slovenia, nel tentativo di
eludere i controlli dell'erario italiano. I due imprenditori,
pur se anagraficamente residenti a Trieste, risultavano abitare
vicino a Capodistria, da dove si muovevano quotidianamente per
raggiungere la citta' giuliana ed eseguire i lavori che venivano
loro commissionati. (ANSA).
FISCO: IDRAULICI EVASORI; CODACONS, RISOLVERE PROBLEMA IVA
(ANSA) - TRIESTE, 16 APR - La soperta di quattro idraulici
evasori totali da parte della Guardia di Finanza di Trieste ''ha
dell'incredibile'' secondo il Codacons.
''E' evidente - prosegue l'associazione in una nota - che se
il Governo Monti intende combattere l'evasione bisogna risolvere
il problema dell'Iva, che consente ad artigiani disonesti di
evadere con la complicita' del consumatore, grazie allo sconto
sulla prestazione''.
Il Codacons chiede inoltre ''che i blitz della Guardia di
Finanza e dell'Agenzia delle entrate non si limitino agli
esercizi pubblici ma si estendano anche a idraulici,
elettricisti, fabbri, tappezzieri, meccanici, gommisti,
carrozzieri, parrucchieri, professionisti vari'', e ricorda che
''il decreto Salva Italia ha codificato la prassi di eseguire
gli accessi in borghese. Ebbene, per stanare questi evasori
occorre che agenti in borghese, possibilmente donne, si fingano
normali clienti di questi artigiani e che, magari - conclude la
nota - li chiamino d'urgenza in un giorno festivo''. (ANSA).
IMPRENDITORE SUICIDA A FANO NEL SUO AGRITURISMO
ERA DEPRESSO, 'VENDO' AVEVA DETTO AD UN AMICO DOPO ISPEZIONE GDF
(ANSA) - FANO (PESARO URBINO), 16 APR - Depresso, preoccupato
per il futuro dell'azienda, o forse per gli esiti di una recente
ispezione della Guardia di finanza, stanco: non c'e' mai una
spiegazione passe-partout quando una persona decide di togliersi
la vita, e questo vale anche per Roberto Piccinetti,
imprenditore di 62 anni, sposato e padre di tre figli, trovato
morto impiccato in un capannone del suo agriturismo di lusso, a
Gimarra di Fano (Pesaro Urbino). Problemi personali, uno stato
di depressione gia' noto, per il quale era in cura
farmacologica, spiega il pm di Pesaro Silvia Cecchi, mentre la
polizia, che ha fatto i primi rilievi, non ha trovato messaggi
indirizzati ai familiari ne' altri elementi che aiutino a
comporre il quadro.
Una morte che per gli inquirenti non e' direttamente
collegabile al filone degli imprenditori 'uccisi' dalla crisi
economico-finanziaria. Ma la sensazione e' che il clima di
scoraggiamento che si respira nel Paese possa aver influito
sulla scelta ultimativa di una persona che anche due giorni fa,
in una cena con vecchi amici di gioventu' a Senigallia, aveva
lasciato trasparire uno stato di ansia e preoccupazione. 'Metto
in vendita l'agriturismo' aveva detto Piccinetti ad un amico;
una frase buttata la', o forse un pensiero coltivato da tempo.
Lui, persona di norma molto riservata, aveva anche accennato ad
un'ispezione della Guardia di finanza in azienda, senza
aggiungere pero' granche'.
Negli anni Ottanta l'imprenditore aveva gestito un
laboratorio artigianale per la confezione di cinture in pelle,
terzista di importanti aziende di moda. L'avventura era finita
male, e, con la moglie Antonella Capomagi, Piccinetti si era
reinventato professionalmente nel ramo resort di lusso. Aveva
acquistato una tenuta con un bel casolare sulle colline di
Gimarra, terreni e dependance, e in breve tempo l'aveva
trasformata in un luogo di ritrovo gettonato per banchetti,
cerimonie, turismo di qualita'. Un grande parco, una piscina,
ristorante e camere arredate in stile rustico, 'Villa
Piccinetti' si era guadagnata anche una segnalazione della
Marche Film Commission come set ideale per film e riprese tv.
Ufficialmente, prenotazioni al completo fino al prossimo giugno
per quello che i siti web ricordano come 'il re' delle feste
fanesi.
Proprio li', stamani verso le 9:30, un amico l'ha trovato
impiccato in un capanno degli attrezzi. La moglie, fuori
regione, non riusciva a rintracciarlo al cellulare, e
preoccupata ha chiesto di andarlo a cercare. Una prima
perlustrazione infruttuosa nell'abitazione principale, l'amico
che va a fare una commissione e poi torna nella tenuta e scopre
il corpo, ormai senza vita, appeso ad una trave con una corda.
Domani la ricognizione cadaverica, disposta dal magistrato.
(ANSA).
FUNZIONARI PS,NO TOSSICODIPENDENTI IN CAMERE SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 16 APR - ''La restrizione in camera di
sicurezza degli arrestati che assumono sostanze stupefacenti o
alcool e' un rischio per la salute dei detenuti ed una
responsabilita' che supera le capacita' e le competenze delle
Forze di Polizia''. Lo rileva il segretario nazionale
dell'associazione Funzionari di Polizia, Enzo Marco Letizia
secondo il quale ''e' bene che il Ministero della Giustizia,
d'intesa con quello dell'Interno e della Salute, emani
disposizioni applicative a garanzia della salute degli arrestati
a rischio sanitario, non lasciando da sole le forze
dell'ordine''.
I rischi per tossicodipendenti e alcolisti, rileva Letizia,
sono stati indicati dagli esperti dell'azienda sanitaria
veneziana nell'ambito di un seminario di studi sui pericolosi
effetti delle nuove droghe. ''I medici - aggiunge - hanno
raccomandato di sottoporre ad accertamenti sanitari gli
arrestati sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcolici
prima che vengano ristretti nelle camere di sicurezza, le quali,
comunque, hanno ribadito i sanitari, non sono idonee per la
detenzione di soggetti a rischio per cui e' necessario un
controllo medico continuativo che solo un'infermeria carceraria
puo' assicurare''.
(ANSA).