AMMORBIDISCE VERIFICA,MARESCIALLO FINANZA ARRESTATO A RIMINI - SPENDING REVIEW: CANCELIERI, NON INTACCHERA' SICUREZZA. SINDACATI PREFETTI-PS, MINISTRO CI CONVOCHI - FISCO:PROF.BOCCIA COMPENSAZIONI;CRITICA UE SU CRESCITA

giovedì 03 maggio 2012

 
AMMORBIDISCE VERIFICA,MARESCIALLO FINANZA ARRESTATO A RIMINI
ERA GIA' STATO CONDANNATO NEI MESI SCORSI PER CONCUSSIONE
   (ANSA) - RIMINI, 2 MAG - La Guardia di Finanza di Rimini ha
arrestato il maresciallo aiutante delle Fiamme Gialle riminesi,
Marco Ciucci, 50 anni, originario di Macerata, ma residente a
Riccione. I reati contestati sono falso materiale ed ideologico,
corruzione, nonche' collusione con estranei per frodare la
Finanza. E', in sostanza, accusato di aver 'ammorbidito' per
denaro una verifica. Ciucci, era gia' stato arrestato in
flagranza dai carabinieri lo scorso 21 ottobre e condannato per
concussione in direttissima a 2 anni e 8 mesi. Oggi il nuovo
arresto; si trova in carcere a Rimini.
   Le indagini, del comando compagnia di Rimini della Gdf,
coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, sono
partite proprio dai fatti di ottobre quando il maresciallo era
stato arrestato in flagranza dopo che si era fatto consegnare
una mazzetta da 500 euro dal proprietario di un appartamento
affittato in nero.
   Le indagini successive hanno permesso di scoprire nuovi
addebiti. Nell'ordinanza firmata dal gip, Fiorella Casadei, che
ha portato all'arresto odierno, si fanno nuove ipotesi a carico
del militare. Incaricato di un controllo fiscale su un affitto
in nero, dopo che un'inquilina aveva fatto un esposto contro il
padrone di casa, il maresciallo avrebbe costruito ad hoc un
nuovo esposto falsificando le firme e sostituendolo
all'originale. Tutto per fare 'uno sconto' (in termini di anni
da accertare) e far risultare meno anni di affitti in nero: dal
2009 al 2011, anziche' dal 2005 al 2011 come invece da esposto
originale. Un 'favore' che il maresciallo aveva fatto al padrone
di casa, facendosi consegnare questa volta 5.000 euro. Indagato
a piede libero anche il proprietario dell'appartamento di
Riccione, L.S., un 69enne riccionese, che aveva affittato la
casa per 600 euro al mese non dichiarando alcunche'.
''Un'operazione di trasparenza condotta dalla Guardia di Finanza
- ha detto i comandante Mario Venceslai -. Non c'e' cosa
peggiore che non poter aver fiducia nei confronti dei propri
collaboratori''. (ANSA).
 
SPENDING REVIEW: CANCELIERI, NON INTACCHERA' SICUREZZA
1 MESE-1 MESE E 1/2 PER PROGETTO DEFINITIVO,CONFRONTO SINDACATI
   (ANSA) - ROMA, 2 MAG - Sulla spending review per il Viminale
''ci siamo dati un mese, un mese e mezzo per definire tutti gli
aspetti, che sono molto complessi, il progetto definitivo sara'
una riforma molto interessante che riguardera' la pubblica
amministrazione in Italia, ma una cosa e' certa: qualunque
operazione non verra' mai ad intaccare la sicurezza dei
cittadini''. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria
Cancellieri, a margine di una conferenza stampa al Quirinale.
(ANSA).
 
 
SPENDING REVIEW: CANCELIERI, NON INTACCHERA' SICUREZZA (2)
   (ANSA) - ROMA, 2 MAG - Il ministro Cancellieri non ha parlato
di tagli, ma di ''razionalizzare'' e ha assicurato che ''tutti i
presidi sulla sicurezza non saranno toccati, ma anzi si
potenzieranno e si renderanno piu' efficaci in certi casi. Su
questo non arretreremo di un passo''.
   Quanto alle proteste dei sindacati di polizia e dei prefetti,
Cancellieri ha detto: ''siamo pronti a parlare con loro ed a
confrontarci''. (ANSA).
 
SPENDING REVIEW: SINDACATI PREFETTI-PS, MINISTRO CI CONVOCHI
   (ANSA) - ROMA, 2 MAG - ''Prendiamo atto del fatto che sulla
sicurezza il ministro abbia affermato che non ha mai parlato di
tagli e che e' pronta al confronto''. Cosi' i sindacati Sinpref
e Ap dei prefetti, Siulp, Sap, Ugl e Consap per la Polizia di
Stato, Fns Cisl, Uil, Co.Na.Po. e Ugl per i Vigili del Fuoco,
commentano le parole del ministro dell'Interno Annamaria
Cancellieri sulla spending review.
   ''Un settore cosi' delicato e centrale per la vita del Paese,
per la difesa delle sue istituzioni, per la tutela della
sicurezza dei cittadini e del complessivo sistema di governo del
territorio - osservano i sindacati - merita un'azione attenta e
oculata prima che si assuma qualsiasi decisione. Ecco perche',
nell'apprendere che il ministro vuole razionalizzare e non
tagliare la sicurezza del Paese, dichiarandoci sin da ora
disponibili, attendiamo una convocazione per discutere nel
merito l'intervento di razionalizzazione e di potenziamento
della sicurezza che il ministro vuole attuare''. (ANSA).
 
FISCO:PROF.BOCCIA COMPENSAZIONI;CRITICA UE SU CRESCITA
A ITALIA SERVE TEMPO;TASSE-CREDITI?SERVE L'EUROPA; FI MI DELUSE
 (Di Federico Garimberti)
(ANSA) - ROMA, 2 MAG - Mario Monti, cerca di spegnere le
polemiche con Angelino Alfano e il Pdl, ma ribadisce il suo no
all'ipotesi di una ''compensazione fiscale'' per le imprese che
hanno crediti con la Pa, rivelando di lavorare ad una soluzione
europea che consenta risolvere il problema. Nel farlo, pero',
bacchetta duramente l'Ue che ''non sta facendo bene'' sul fronte
della crescita e, pur confermando la necessita' di vincoli di
bilancio, bolla come ''assurdita''' il fatto che si dia
importanza solo al rigore e non al rispetto delle norme sul
mercato unico, vero potenziale motore per la ripresa.
   E' un premier a suo agio quello che si ritrova a parlare di
politica economica con il 'collega' Joseph Stiglitz nel corso di
un convegno organizzato da Massimo D'Alema in veste di
presidente della Fondazione Italianieuopei. Il titolo e'
significativo: ''Oltre l'austerita''. Il nobel dell'economia non
esita a bacchettare l'Europa, sostenendo che il solo rigore
rischia di peggiorare le cose.
   Monti, con garbo, si dice ''abbastanza d'accordo'' con alcune
argomentazioni del collega, ma poi elenca dei distinguo. Perche'
la situazione degli Stati Uniti non e' paragonabile a quella
europea, visto che gli Usa sono un Paese ''a valuta di riserva''
e l'Ue deve ancora terminare l'integrazione. Monti da' ragione a
Stiglitz quando sostiene che le riforme strutturali negli Usa,
come dimostra un mercato del lavoro estremamente flessibile, non
abbia risolto il nodo crescita. Pero', aggiunge il premier, ''mi
permetto di osservare che in Europa ci sono molte piu' rigidita'
cristallizzate che negli Stati Uniti''.
   Il premier, ad ogni modo, ribadisce che il rigore non puo'
essere messo in discussione: senza i vincoli Ue sui conti
pubblici, spiega, ''l'Italia sarebbe un Paese dilagante nel
vuoto''. E al riguardo sottolinea come per la ''crescita'' serva
del tempo al nostro paese.
    I benefici dell'ingresso in Europa, inoltre, non si
discutono, visto che - sottolinea bacchettando Forza Italia -
''una cultura liberale in Italia non c'e' mai stata'', tanto che
si e' arrivati al ''paradosso'' per cui certe liberalizzazioni
''le ha fatte piu' la sinistra che la destra''. Monti, dopo
essersi definito una ''sintesi asessuata'' della politica, passa
quindi all'attacco dei sindacati, denunciando ''fenomeni di
rigetto da parte delle categorie'' di riforme importanti come
quella del lavoro.
   Affronta poi anche i nodi europei: spiega che sarebbe stato
inutile ''battere i pungi sul tavolo'' con Merkel e Sarkozy
perche' lo spread sarebbe schizzato. Meglio mettere in sicurezza
i conti e avviare le riforme, ed essere cosi' ''piu'
persuasivi'' in Europa. E lo siamo diventati, rivendica il
premier, visto che se e' vero che ''cio' succedera' in Francia
sara' un importantissimo fattore'' per il futuro dell'Ue, e'
altrettanto vero che comunque vada l'Italia sara' centrale per
trovare un ''nuovo equilibrio'' fra Parigi e Berlino. Ad ogni
modo l'Europa che ha in mente e' molto diversa da quella
attuale. A suo giudizio, infatti, e' ''assurdo'' che non si dia
lo stesso peso al rispetto delle norme sul mercato unico
privilegiando solo la disciplina di bilancio. Nel suo mirino ci
sono proprio Francia e Germania che da anni impediscono di
sfruttare appieno le potenzialita' dell'Europa unita con
restrizioni nella concorrenza in settori come l'energia e i
servizi. Torna quindi sul suo cavallo di battaglia: lo scorporo
degli investimenti pubblici dal computo del deficit. Ma come
convincere i tedeschi? ''Spiegando loro che e' una politica
dell'offerta non solo della domanda. E puo' darsi che con il
tempo ci riusciremo''.
   L'ultimo capitolo che il premier affronta e' quello del
debito della Pa. Prima cerca di sgombrare il campo dalle
polemiche con il Pdl: ''Non ho mai pensato al nome di Angelino
Alfano quando ho condannato le incitazioni alla disobbedienza
fiscale'', premette. Poi pero' conferma che una
''compensazione'' non e' possibile perche' si tratterebbe di
''disobbedienza fiscale''. E, cosi' come e' ''inaccettabile''
non pagare l'Imu, non e' possibile consentire una simile
soluzione. ''Ovviamente - aggiunge - un parlamentare puo'
presentare un provvedimento che, se approvato, diventa legge''.
Ma il governo non potra' comunque accettarlo. Il premier ritiene
che l'unica soluzione sia a livello europeo. E proprio a questo
sta lavorando: ''Bisogna parlare alla Germania'' per trovare una
''soluzione concordata che permetta prima del Fiscale Compact di
fare un'operazione trasparenza: emersione, pagamento, correzione
delle statistiche, e da quel momento rien ne va plus''. Altro
non dice, ma chiede al Pdl di dargli fiducia: ''Come vede, le
preoccupazioni manifestate sono oggetto di attenzione''.(ANSA).

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