PIRATI STRADA: TAMPONA AUTO E FUGGE, VITTIMA ERA FINANZIERE - RIFIUTI: ROMA; MIN.AMBIENTE A DIFESA, CONFRONTIAMOCI SU SITO

lunedì 07 maggio 2012

PIRATI STRADA: TAMPONA AUTO E FUGGE, VITTIMA ERA FINANZIERE
(ANSA) - CESENATICO, 6 MAG - Era un finanziere in servizio a
Prato (e non un cittadino albanese come riferito in precedenza)
la vittima dell'incidente provocato da un pirata della strada
questa mattina poco prima delle 6 sulla via Nazionale Adriatica,
la vecchia statale, a Savignano Mare. La vittima si chiamava
Antonio Coreno, aveva 39 anni, ed era residente in uno dei
centri della Valle del Rubicone.
Secondo quanto e' stato ricostruito, a bordo di una Opel
c'erano Coreno e la moglie, residenti poco distanti dal luogo
dell'incidente, e procedevano in direzione Cesenatico-Rimini.
Probabilmente erano partiti da pochi minuti da casa. L'auto e'
andata in panne e si e' fermata. Alla guida c'era la donna e il
marito e' sceso per spingere l'auto al sicuro. Appena ha
cominciato a spingere la vettura alle sue spalle e' piombata una
Fiat Punto, che ha violentemente tamponato la parte sinistra
dell'Opel. Coreno e' rimasto schiacciato ed e' morto sul colpo.
La Fiat Punto, a bordo della quale sembra ci fosse il solo
conducente, ha proseguito la sua corsa, anche se ammaccata, e
poi si e' fermata a 70 metri. L'autista e' sceso ed e' fuggito
in mezzo ai campi a monte della via Nazionale Adriatica. E'
ricercato dai carabinieri e da tutte le forze dell'ordine.
Rilievi e indagini sono condotte dal maresciallo Vincenzo Di
Canosa della stazione dei carabinieri di Savignano sul
Rubicone.(ANSA).

RIFIUTI: ROMA; MIN.AMBIENTE A DIFESA, CONFRONTIAMOCI SU SITO
STUDI SU DISCARICA MONTE CARNEVALE ESCLUDONO IMPATTI SANITARI
(ANSA) - ROMA, 5 MAG - La valutazione di un'ipotesi di
discarica di rifiuti a Monte Carnevale, per il post-Malagrotta
nell'ambito della vicenda che riguarda Roma, rimane oggetto di
lettere incrociate tra commissario, Difesa e ministero
dell'Ambiente. In questo caso e' il dicastero guidato da Corrado
Clini a rispondere alle considerazioni sollevate dal capo di
Stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, auspicando
un confronto piu' approfondito sulle problematiche evidenziate.
In sostanza, il ministero dell'Ambiente - secondo quanto si
apprende - ricorda alla Difesa la conformita' degli studi
effettuati con le direttive Europee e la normativa italiana,
oltre che la messa in sicurezza della discarica e l'esclusione
di qualsiasi rischio sia per l'ambiente che per la salute.
Con una lettera del 17 aprile il commissario per la chiusura
di Malagrotta, prefetto Giuseppe Pecoraro, informa il capo di
Stato maggiore della Difesa sull'ipotesi di un sito a Monte
Carnevale per ''ogni eventuale considerazione in merito
all'interferenza di tale attivita' con quella in atto al centro
militare'' (Centro intelligence interforze). Nella risposta del
generale Abrate, datata 23 aprile (a cui il ministero risponde),
si fanno presente ''due sensibilissime interferenze'': una di
carattere ''tecnico-operativo'' (l'aumento del traffico di mezzi
pesanti e la ''variazione nel campo elettromagnetico del parco
antenne principale''); l'altra di carettere ''sanitario'' (tipo
''la dispersione di contaminanti aerodiffusi'' osservando che la
base e' ''sottovento'', polveri, germi e ''specie animali
vettrici di patologie''). Ci si richiama poi al ''principio di
precauzione'' e a ''possibili danni acuti o di lungo termine''
per chi opera al Centro (650 persone orari di lavoro e 550
permanentemente). Nell'ultima missiva, quindi, il ministero
dell'Ambiente osserva che su questo punto si fa riferimento a
principi troppo generali con il rischio che cosi' tutte le
discariche d'Italia potrebbero esser chiuse, dal momento che le
stesse argomentazioni potrebbero valere per qualsiasi
popolazione gia' residente vicino a qualche discarica. (ANSA).


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