BLITZ GDF 1 MAGGIO IN AGRITURISMI, 30% IRREGOLARE - MOGLIE TRA ALLUVIONATI E LEI PRENDE 672 MILA EURO, ARRESTATO - DEIULEMAR:MORTO EX AD,INFARTO DURANTE PERQUISIZIONE GDF

giovedì 10 maggio 2012

FISCO: BLITZ GDF 1 MAGGIO IN AGRITURISMI, 30% IRREGOLARE
1.700 SOGGETTI NON A NORMA, SCOPERTI MILLE LAVORATORI IN NERO
   (ANSA) - ROMA, 9 MAG - Dopo i blitz di Cortina e Capri e i
controlli nelle grandi citta', gli agriturismi: nel lungo ponte
del primo maggio, la Guardia di Finanza ha passato al setaccio
decine di aziende in tutta Italia. Ed il risultato e' che quasi
il 30 per cento delle strutture controllate sono risultate
irregolari.
   Gli uomini delle Fiamme Gialle - assieme agli 007
dell'Agenzia delle Entrate - hanno preso di mira bed and
breakfast, resort, centri benessere e, appunto agriturismi,
selezionati in base ad uno screening preventivo e tra il 28
aprile ed il 1 maggio sono stati effettuati complessivamente 6
mila controlli. Verifiche che si aggiungono alle oltre diecimila
svolte nei primi quattro mesi dell'anno nell'ambito dei normali
controlli economici del territorio. Il bilancio finale e' di
1.690 strutture ricettive o aziende individuali in cui sono
state riscontrate violazioni fiscali, il 28% del totale. Ma non
solo: nel corso dei controlli i finanzieri hanno identificato
circa mille lavoratori in nero. La maggior parte delle
violazioni sono state individuate nel sud Italia, dove e'
risultato non in regola il 36,14% delle aziende. Al nord la
percentuale scende al 26,37% e al centro si attesta al 23,39%.
   ''Ben vengano i controlli a quelle strutture che si spacciano
per agriturismi senza averne i requisiti necessari - commenta la
Coldiretti - perche' si tratta di aziende che provocano un danno
economico e d'immagine all'intero settore, che rischia di essere
ingiustamente criminalizzato''. Plauso alla Gdf anche dalla
Confederazione italiana degli agricoltori. ''Giusto combattere
non solo chi sfugge alla legge ma anche chi esercita
abusivamente l'attivita'. Ma occorre evitare una sorta di caccia
alle streghe che alla fine va a penalizzare anche chi e' corretto
e svolge il suo lavoro con lealta' e sacrificio''.
   Girando per l'Italia, la Guardia di Finanza ha trovato di
tutto: agriturismi spacciati per bed & breakfast e per azienda
agricola; strutture dove, senza alcuna autorizzazione, venivano
forniti i servizi tipici degli alberghi, comprensivi di
ristorante, solarium, zona relax e piscina; un night club a
Perugia, camuffato da falsa associazione sportiva, dove si
stavano esibendo, in uno spettacolo musicale, 28 ballerine. E
ancora, il titolare di un agriturismo di Genova che rilasciava
ai clienti ricevute fiscali con l'indicazione dell'intero
importo salvo poi dimezzare la cifra nella copia da
registrare in contabilita', e quello di Pesaro che pur avendo il
'Pos' in bella mostra, diceva ai clienti che era rotto per
obbligarli a pagare in contanti e non rilasciare le ricevute.
Nella contabilita' parallela di un agriturismo in provincia di
Verona, invece, e' emerso che la struttura aveva incassato in
soli 40 giorni 18 mila euro. I finanzieri hanno individuato
anche diverse aziende dove le irregolarita' non erano solo di
tipo fiscale: in due agriturismi di Belluno e Frosinone hanno
infatti sequestrato carni e insaccati con data di consumazione
scaduta o corretta a penna, frutta in un cattivo stato
di conservazione e bevande analcoliche prive delle etichette di
tracciabilita'. Ma il blitz del primo maggio non finisce qui: nel
corso dei controlli i militari hanno raccolto oltre un migliaio
di informazioni su fuoristrada, auto sportive e di lusso e sui
loro conducenti che, ora, dovranno essere incrociate con le
informazioni delle banche dati. E non e' affatto escluso che
possa saltar fuori qualche nuovo evasore che finora era riuscito
a farla franca.(ANSA).
 
MOGLIE TRA ALLUVIONATI E LEI PRENDE 672 MILA EURO, ARRESTATO
E' FUNZIONARIO PROVINCIA TARANTO. DONNA IN ELENCO SENZA TITOLO
   (ANSA) - TARANTO, 9 MAG - Con l'accusa di aver inserito la
moglie nell'elenco delle persone indennizzate per i danni subiti
in alluvioni negli anni 2002-03, consentendole di ottenere 672
mila euro, un funzionario della Provincia di Taranto e' stato
arrestato dalla guardia di finanza. Si tratta di Antonio
Giuseppe Capuzzimati, di 56 anni, del settore Agricoltura e
attivita' produttive. E' accusato di truffa aggravata e falso.
   All'uomo e' stata notificata un'ordinanza di custodia
cautelare emessa dal gip del locale Tribunale Martino Rosati su
richiesta del pm Maurizio Carbone. (ANSA).
 
MOGLIE TRA ALLUVIONATI E LEI PRENDE 672 MILA EURO, ARRESTATO (2)
   (ANSA) - TARANTO, 9 MAG - La moglie del funzionario e' stata
denunciata a piede libero per lo stesso reato.
   Sono in corso di esecuzione i sequestri 'per equivalente' nei
confronti dei due coniugi con riguardo alle loro disponibilita'
bancarie e ai beni mobili e immobili di cui risultano
intestatari.
   In una nota il presidente della Provincia di Taranto, Gianni
Florido, fa presente che nei giorni scorsi, a conclusione del
procedimento disciplinare avviato dagli uffici competenti, il
dipendente e' stato licenziato.
   ''Sin dall'inizio delle indagini - sottolinea Florido -
abbiamo collaborato con gli inquirenti fornendo ogni utile
contributo per fare piena chiarezza su questa brutta vicenda. Al
di la' delle responsabilita' penali, il cui accertamento spetta
ovviamente all'autorita' giudiziaria, la Provincia di Taranto e'
parte lesa e per questa ragione e' nostro intendimento
costituirci parte civile nel processo che sara' celebrato a
carico del nostro ex dipendente''. (ANSA).
 
DEIULEMAR:MORTO EX AD,INFARTO DURANTE PERQUISIZIONE GDF
'CAPITANO'STRONCATO A POCHI GIORNI DA CRAC COMPAGNIA NAVIGAZIONE
   (ANSA) - TORRE DEL GRECO (NAPOLI), 9 MAG - Il suo cuore non
ha retto ai dispiaceri patiti per la fine della sua creatura, di
quella societa' armatoriale vanto in Italia e nel mondo finita
in un tunnel apparentemente senza via di uscita. L'ex
amministratore unico della Deiulemar compagnia di navigazione,
Michele Iuliano, 88 anni, nel giorno della prima perquisizione
domiciliare voluta dall'autorita' giudiziaria che indaga per
capire che fine abbiano fatto i 720 milioni di euro investiti
negli anni da quasi tredicimila famiglie, e' stato colto da
infarto. Pochi giorni fa, il tribunale aveva ufficialmente
dichiarato il fallimento della compagnia.
   Un malore che non gli ha lasciato scampo: ha provato ad
appoggiarsi ad una sedia, ma nemmeno il pronto intervento dei
finanzieri della stazione di Torre del Greco e' servito per
rianimarlo. Quando i sanitari del vicino ospedale Maresca sono
giunti con un'ambulanza a casa del ''capitano'' (come e'
conosciuto all'ombra del Vesuvio Iuliano), non c'era piu' nulla
da fare.
   Il referto parla chiaro: arresto cardiocircolatorio. Il
decesso e' giunto alle 8.08, mezz'ora dopo l'arrivo dei
finanzieri in borghese nella villa di via Tironi. Gli uomini
della Guardia di Finanza, agli ordini del capitano Gaetano
Capuozzo, erano giunti all'uscio della porta di Iuliano alle
7.30. Ad accoglierli - come raccontano i familiari dell'ex ad
della Deiulamar - lo stesso Iuliano. ''Ma qui non c'e' niente
che vi possa interessare'' si sarebbe limitato a dire l'88enne
fondatore della compagnia di navigazione insieme a Giovanni
Della Gatta e Giuseppe Lembo. ''Non si preoccupi, faremo
presto'' hanno assicurato i finanzieri.
   Poi il dramma: mentre le forze dell'ordine controllavano il
contenuto di una cassaforte, Iuliano ha avvertito un malore,
accasciandosi sulla sedia privo di sensi. Gli immediati
interventi non sono serviti a nulla. Dopo avere letto il referto
dei medici, la Guardia di Finanza e il magistrato di turno hanno
deciso di liberare la salma, ritenendo superfluo il ricorso
all'autopsia. I funerali si svolgeranno domani, in forma
strettamente privata. In un primo momento la famiglia aveva
annunciato la cerimonia pubblica, ma le tensioni registratesi in
tarda mattinata - con la protesta di alcuni obbligazionisti
all'esterno della villa di via Tironi, a pochi passi dalle sede
sociale della Deiulemar - ha convinto tutti che fosse meglio
limitare la partecipazione alle persone piu' strette.
   I familiari ricordano con le lacrime agli occhi la figura di
Michele Iuliano, sottolineando che ''ha lasciato un testamento
morale, ripetendo a piu' riprese che bisogna pensare agli
investitori. Questa triste vicenda - ricordano ancora - l'aveva
profondamente turbato. Basti pensare che da gennaio ad oggi
aveva perso oltre 20 chili. Per lui la Deiulemar era come una
figlia, non poteva accettare una fine tanto triste''. (ANSA)
 

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