TERRORISMO: VIMINALE AL LAVORO, GIOVEDI' PIANO SICUREZZA. CAPO STATO MAGGIORE ESERCITO, PRONTI.
lunedì 14 maggio 2012
TERRORISMO: VIMINALE AL LAVORO, GIOVEDI'PIANO SICUREZZA
CAPO STATO MAGGIORE ESERCITO,PRONTI. DOMANI COMITATI PROVINCIALI
(ANSA) - ROMA, 13 MAG - Servizi segreti, vertici delle forze
di polizia, apparati di sicurezza sono al lavoro per mettere a
punto un piano tecnico che risponda all'esigenza di alzare
l'attenzione sugli obiettivi indicati dagli
anarco-insurrezionalisti nel volantino di rivendicazione
dell'attentato a Adinolfi, e non solo. L'Esercito e' pronto a
fare la sua parte, ha dichiarato il capo di stato maggiore
Graziano, ma e' all'analisi degli 007 che ci si affida in prima
battuta per un'esame attento del target contro cui e' diretta la
minaccia degli anarchici. Da qui si partira' per mettere a punto
il piano di sicurezza su tutto il territorio nazionale. Nella
rivendicazione si fanno i nomi di Aziende controllate da
Finmeccanica ma sul web ricorrono inviti ad attaccare banche e
ministeri e, perche' no commissariati. In modo da diversificare
e ampliare gli obiettivi senza venir meno alla tradizione del
Fai che ha sempre privilegiato i cosiddetti apparati repressivi
dello Stato: carceri e centri per immigrati.
La preoccupazione al Viminale e' palpabile perche', entro
giovedi', giorno in cui il ministro dell'Interno, Cancellieri,
ha convocato un comitato per l'ordine e la sicurezza ad hoc, sul
tavolo ci dovra' essere un quadro preciso che consenta di
garantire la massima protezione possibile ai luoghi e alle
persone minacciate. Un'impresa non da poco, si ragiona al
Viminale, tenendo conto delle numerosissime sedi di aziende
controllate da Finmeccanica da presidiare e dei tanti
responsabili di settori a rischio attentati cui assegnare la
scorta. Centinaia di luoghi e di persone il cui numero avrebbe
impressionato il ministro dell'Interno che per questo non ha
escluso di chiedere un potenziamento dell'uso dell'esercito a
tutela degli obiettivi fissi. Una misura messa in atto gia' dopo
l'11 settembre quando per guadagnare risorse umane da utilizzare
in attivita' investigative, di ordine pubblico e controllo del
territorio, le forze di polizia sono state liberate dai compiti
di vigilanza agli obiettivi fissi, come ambasciate, consolati e
sedi istituzionali.
Al momento, comunque, non risulta ci sia stata nessuna
richiesta specifica del ministro Cancellieri al collega della
Difesa, Di Paola, anche se una telefonata tra i due sarebbe
intercorsa. Da parte sua il ministro della Difesa, a quanto si
apprende, non avrebbe preclusioni di principio a incrementare il
contingente militare, anche se la decisione - si ricorda -
spetta al Governo nella sua collegialita'. Intanto un ok e'
arrivato dal capo di Stato maggiore dell'Esercito. Claudio
Graziano ha dichiarato:'' "L'esercito e' prontissimo a supportare
le forze di polizia nei termini che il Paese chiedera'. I nostri
uomini e donne hanno le capacita' e la professionalita' per
estendere la loro attivita' qualora sia richiesto". "Gia'
forniamo circa 400 mila uomini e donne - ha aggiunto - perche'
tra i compiti istituzionali delle forze armate c'e' il concorso
alle forze dell'ordine in caso di esigenza".
Al comitato per l'ordine e la sicurezza di giovedi' si dovra'
arrivare inoltre con un monitoraggio della situazione scorte per
rimodulare i servizi di tutela in atto in base al reale e
attuale profilo di rischio.
Da domani intanto si riuniranno, a cominciare da Genova e Roma,
i comitati di sicurezza provinciali per dare seguito alla
circolare del Dipartimento di pubblica sicurezza che ha invitato
questori e prefetti a "potenziare ad ampio raggio l'attivita'
info-investigativa con particolare riferimento agli ambienti
eversivi e incrementare la vigilanza sugli obiettivi sensibili"
in particolare quelli legati ad ambienti di lavoro e sociali.
(ANSA).