P.A.:BOTTA E RISPOSTA FORNERO-P.GRIFFI SU LICENZIAMENTI
venerdì 25 maggio 2012
P.A.:BOTTA E RISPOSTA FORNERO-P.GRIFFI SU LICENZIAMENTI
MONTI, PER RIFORMA LAVORO SEGUITO OCSE E FMI, NON PARTI SOCIALI
(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Anche nella P.A. si dovrebbe poter
licenziare. Un'affermazione del ministro del Lavoro Elsa Fornero
che provoca l'immediata reazione del collega della Pubblica
Amministrazione Filippo Patroni Griffi: ''il tema - ribatte - e'
gia' previsto nel testo predisposto per la legge delega'' ma
''ritengo sia opportuno approfondire alcuni aspetti tecnici in
Cdm''. Intanto - nel giorno delle critiche del neo presidente di
Confindustria Giorgio Squinzi alla riforma del lavoro - il
premier Mario Monti non fa mancare la sua risposta: ''e' quasi
normale che tutte le parti sociali abbiano trovato non ottimale
la riforma del lavoro. Abbiamo seguito obiettivi le indicazioni
di organismi, come l'Ocse e l'Fmi, che non hanno a cuore
interessi di categoria ma interessi generali''.
Parole che hanno fatto arrabbiare sia l'opposizione politica
al governo, in parlamento e fuori, sia la Cgil. E hanno messo in
imbarazzo i partiti di maggioranza impegnati a trovare un punto
di equilibrio sulla riforma del lavoro.
Sia Monti che Fornero hanno scelto due platee giovanili. Il
ministro, invitata a Torino dai giovani dell'Universita', ha
detto che la riforma va vista ''nel suo complesso''. ''Il varo
di una riforma del lavoro - ha osservato - e' necessariamente un
esercizio di equilibrio, in quanto coinvolge ampi strati di
popolazione''. Poi l'auspicio sugli statali: ''Mi auguro che
qualcosa di simile a quello che abbiamo fatto per i dipendenti
privati sulla possibilita' di licenziare sia inserito nella
delega per i dipendenti pubblici''. Che il tema sia sul tavolo
lo ha confermato il ministro Balduzzi: la possibilita' di
licenziare anche nel settore pubblico ''e' materia di cui
parleremo sicuramente domani e sicuramente in una delle prossime
riunioni del consiglio dei ministri''.
Diretto, forse pensando a Squinzi, il presidente del
Consiglio, intervenuto al Forum dei giovani, a Roma: ''E' quasi
normale che tutte le parti sociali abbiano trovato non ottimale
la riforma del lavoro. Abbiamo seguito obiettivi di flex
security seguendo le indicazioni di organismi, come l'Ocse e
l'Fmi, che non hanno a cuore interessi di categoria ma interessi
generali''. Entrambi hanno poi sostenuto che i beneficiari della
riforma saranno proprio i giovani.
Dura la Cgil, che a ricordato a Fornero di essere il ministro
''del lavoro'' e non ''dei licenziamenti''. E critiche tutte le
opposizioni, da Idv, a Sel fino al Prc.
Silenzio imbarazzato nella maggioranza, che ha raggiunto una
mediazione politica tale da permettere di far approvare
mercoledi' il provvedimento in commissione Lavoro del Senato
(oggi si e' svolta in aula la discussione generale). Le parole
di Monti e Fornero, riferiscono fonti parlamentari, creano
fibrillazioni nel Pd e nel Pdl, al cui interno ci sono
componenti che vorrebbero modificare questa o quella parte del
testo. Il Pdl e' piu' sensibile al tema della flessibilita' in
entrata e il Pd a quello delle tutele dei lavoratori (tanto che
Bersani ha preannunciato in tempi rapidi una proposta di legge
per risolvere il problema degli esodati). Capitoli gia'
ritoccati in Commissione grazie ad un accordo che ha un suo
equilibrio.
Oggi Pdl e Pd si sono reciprocamente impegnati reciprocamente
a presentare non piu' di 10-15 emendamenti in aula (il termine
per il deposito scade lunedi'). Ma attenzione, ammonisce il
relatore Maurizio Castro (Pdl): ''e' come il gioco degli shangai
della nostra infanzia: se tocchi una cosa rischi di far saltare
tutto''. (ANSA).