FISCO:ALLARME COMMERCIALISTI,IMU-IVA SALASSO 14 MLD - REDDITI TAXI, BAR, GIOIELLIERI SOTTO 17.000 EURO. DICHIARAZIONI 2011,AUTONOMI-PROFESSIONISTI DICHIARANO 27000 EURO - FISCO LIGHT SU IMPRESE GIOVANI, ARRIVA FORFAIT 5%
giovedì 31 maggio 2012
FISCO:ALLARME COMMERCIALISTI,IMU-IVA SALASSO 14 MLD
BEFERA, STATO FA SUL SERIO, NOI APPLICHIAMO LA LEGGE
(ANSA) - ROMA, 30 MAG - Una vera stangata da 14 miliardi di
euro: a tanto ammontera' quest'anno il peso di Imu e Iva per le
tasche degli italiani. Mentre a partire dal 2013 la zavorra
delle due tasse salira' sui 25 miliardi. A fare i conti sono i
dottori commercialisti riuniti in assemblea che, rappresentati
dal loro presidente Claudio Siciliotti, puntano il dito contro
una pressione fiscale cresciuta in modo ''assolutamente
irresponsabile''. Ma il direttore generale dell'Agenzia delle
Entrate, invitato a intervenire al consesso annuale dei
professionisti e accolto anche da qualche fischio, difende
l'operato dello Stato che, dice, nella lotta all'evasione ''fa
sul serio e intende fare sempre piu' sul serio''.
''L'Imu - ha esordito Siciliotti parlando agli associati - e'
entrata in gioco con il mese di giugno 2012 mentre il passaggio
dell'aliquota Iva del 21% al 23% e di quella del 10% al 12% e'
fissato all'1 ottobre 2012. Queste due misure da sole graveranno
sulle tasche dei contribuenti per oltre 14 miliardi di euro nel
2012 e per circa 25 miliardi a decorrere dal 2013''. Con una
pressione fiscale destinata a schizzare dal 42,43% del 2011 al
45,09% nel 2012 ''per poi attestarsi tra il 45,5% e il 46% negli
anni successivi''. Siciliotti spiega poi che l'ammontare
complessivo delle manovre varate nel 2011, una volta a regime a
partire dal 2014, si compone di riduzioni della spesa per poco
meno del 40% e di aumenti di entrate per poco piu' del 60%.
Ma Befera avverte che ci troviamo ''a valle di un lungo
periodo in cui troppi contribuenti hanno disatteso il patto
fiscale con lo Stato. E' necessario tornare al rispetto delle
regole''. L'impegno dell'Agenzia delle Entrate e' quello di
''far rispettare le norme tributarie in modo equo e se possibile
intelligente''. Ma attualmente ''l'acuirsi della crisi e il
fatto che si moltiplicano evidenze chiare ed inequivocabili che
lo Stato fa sul serio e intende fare sempre piu' sul serio sta
determinando un fenomeno inedito e preoccupante di
insoddisfazione fiscale''. D'altra parte i contribuenti devono
anche tener conto del fatto che Agenzia delle Entrate e
Equitalia applicano solo le leggi e non possono percio'
''distinguere su base discrezionale tra evasori tout court da
trattare con il massimo rigore e contribuenti in difficolta'''.
Nessuna delle due puo' quindi ''arrogarsi il diritto di
stabilire caso per caso la sofferenza giusta da infliggere o
quella ingiusta che non va inflitta. Se cosi' facesse - ha
aggiunto - derogherebbe a norme di legge''. (ANSA).
FISCO: REDDITI TAXI, BAR, GIOIELLIERI SOTTO 17.000 EURO
DICHIARAZIONI 2011,AUTONOMI-PROFESSIONISTI DICHIARANO 27000 EURO
(di Manuela Tulli)
(ANSA) - ROMA, 30 MAG - La ripresina del 2010 finisce nelle
dichiarazioni fiscali del 2011 nelle quali autonomi e
professionisti hanno dichiarato in media 27.000 euro di reddito
annuo, il 3,1% in piu' rispetto al 2009. Ma resta lungo l'elenco
delle categorie che guadagnano, o comunque dichiarano, redditi
molto bassi, inferiori a quelli medi dei lavoratori dipendenti
(19.810 euro nelle stesse dichiarazioni del 2011). Oggi il
Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia ha
diffuso i dati sulle ultime dichiarazioni riguardanti i
contribuenti che rispondono agli studi di settore: autonomi,
artigiani, commercianti, professionisti.
Nell'anno in cui la crisi e' stata un po' meno pressante,
comunque alcune categorie non sono arrivate, nella media, ai
10.000 euro di reddito annuo. Sono gli istituti di bellezza
(6.500 euro), i negozi di abbigliamento (8.600 euro) o le
tintorie (9.700 euro). Abbondantemente sotto i circa 20.000 euro
annui che guadagna mediamente un lavoratore dipendente ci sono
bar (16.800 euro), ristoranti (14.300), taxi (14.800),
gioiellieri (17.000), autosaloni (14.800).
Il top dei redditi, sempre tra autonomi e professionisti,
spetta invece ai notai che, secondo le ultime dichiarazioni,
guadagnano oltre 318.000 euro. Anche le farmacie hanno redditi a
sei cifre: 109.700. Seguono studi medici, commercialisti e
avvocati.
Il reddito dichiarato delle societa' di persone (che sono
complessivamente pari a quasi un milione) e' invece mediamente
pari a 41.960 euro, lo 0,41% in piu' rispetto all'anno
precedente.
Le Finanze hanno fornito anche i dati sull'Iva: sono circa
5,122 milioni i contribuenti che nel 2011 hanno presentato la
dichiarazione sull'imposta sul valore aggiunto, l'1% in meno
rispetto all'anno prima. Il dato che piu' colpisce e' comunque
quello relativo all'elevata concentrazione del giro d'affari: i
contribuenti con ricavi oltre 7 milioni di euro (circa lo 0,85%
del totale, prevalentemente societa' di capitali) detengono
circa il 66% del giro d'affare totale che emerge dalle
dichiarazioni Iva.
E ancora sui dati Iva emerge il 'risparmio' dell'Erario
grazie alle nuove e piu' stringenti norme sulle compensazioni
Iva: nelle ultime dichiarazioni sono diminuite del -39,05%,
passando da 16,5 a 10,1 miliardi di euro, con una riduzione di
credito utilizzato in compensazione con altre imposte di oltre 6
miliardi di euro.
Infine il mondo delle onlus che emerge dalle dichiarazioni:
la maggior parte dichiara un reddito inferiore ai 1.000 euro
l'anno. Sulle 7.512 organizzazioni che hanno presentato una
dichiarazione Ires nel 2011 il 68,97% era sotto questa soglia.
Otto onlus presentano invece una dichiarazione con redditi
superiori a 1 milione di euro l'anno.(ANSA).
FISCO LIGHT SU IMPRESE GIOVANI, ARRIVA FORFAIT 5%
PRONTA CIRCOLARE ATTUATIVA, NORMA ERA IN MANOVRA-BIS 2011
(ANSA) - ROMA, 30 MAG - Diventa concretamente operativo il
nuovo regime fiscale light per le nuove imprese realizzate dai
giovani. L'Agenzia delle Entrate ha fissato le norme attuative
con una corposa circolare che di fatto da' attuazione alla norma
contenuta in una delle manovre correttive realizzate dal governo
nel 2011.
Gli uffici hanno fissato paletti e stabilito i criteri con
alcune particolari aperture delle quale potranno beneficiare
giovani professionisti. La circolare assorbe i "vecchi minimi" e
favorisce l'iniziativa imprenditoriale sostenendo i giovani e
chi ha perso il lavoro. Il nuovo regime agevolato si applica
solo per il periodo d'imposta in cui l'attivita' e' iniziata e per
i quattro successivi. Coloro che allo scadere del quinquennio
non hanno ancora compiuto trentacinque anni possono, invece,
prolungare la disciplina di vantaggio fino al trentacinquesimo
compleanno e fino a conclusione dell'anno.
A CHI SPETTA: Dal 1à ‚° gennaio scorso il nuovo regime agevolato
si applica ai contribuenti che iniziano una nuova attivita'
d'impresa, arte o professione o che l'hanno intrapresa dopo il
31 dicembre 2007. A questo proposito, per determinare l'inizio
di una nuova attivita' bisogna considerarne l'esercizio
effettivo. Quindi, non basta aprire semplicemente la partita
Iva, ma cio' che rileva e' l'esecuzione di operazioni Iva attive e
passive dirette all'esecuzione dell'attivita' caratteristica.
I PALETTI: Uno dei limiti all'accesso al regime e'
rappresentato dal fatto che nei tre anni precedenti l'inizio
dell'attivita' non bisogna aver svolto attivita' d'impresa o di
lavoro autonomo. Altro paletto da rispettare per poter entrare
nel regime di vantaggio e' fissato in chiave antielusiva e
prevede che l'attivita' intrapresa non si limiti a proseguire
quella svolta in precedenza sotto forma di lavoro dipendente o
autonomo. Questo limite non opera nel caso in cui il
contribuente abbia perso il lavoro o sia in mobilita' per cause
indipendenti dalla sua volonta'. Resta fermo che le forme di
lavoro precario, come ad esempio i contratti di collaborazione
coordinata e continuativa o a tempo determinato, non precludono
l'accesso al regime, considerata la loro marginalita' economica e
sociale. Quest'ultima, come chiarisce la circolare, sussiste se
il lavoro precario e' svolto per un periodo di tempo che non
supera la meta' del triennio precedente l'inizio dell'attivita'.
SERVE UNA DICHIARAZIONE: Si considerano aderenti al regime i
contribuenti che hanno iniziato un'attivita' d'impresa, arte o
professione dal 1à ‚° gennaio 2012 e, presentando la dichiarazione
di inizio attivita', hanno barrato la casella relativa al regime
fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori
in mobilita'. Coloro che, invece, hanno iniziato l'attivita' nel
2012 e hanno aperto la partita Iva, senza effettuare alcuna
comunicazione, possono presentare la dichiarazione di variazione
dati entro 60 giorni dall'emanazione di questa circolare.
IL VANTAGGIO: Il quantum e' il grande vantaggio di questo
nuovo regime fiscale. Imposta sostitutiva dell'Irpef e delle
relative addizionali, regionali e comunali, nella
vantaggiosissima misura del 5%, anziche' il 20% com'era per l'ex
regime dei minimi. Il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate
del 22 dicembre 2011, prevede, inoltre, che data l'esiguita'
della misura dell'imposta sostitutiva, i ricavi e i compensi
percepiti non siano soggetti a ritenuta d'acconto.
ANCHE SEMPLIFICAZIONI: Ci sono anche ulteriori vantaggi,
sotto forma di semplificazione. Tra questi l'esonero:
dall'obbligo di liquidazione e versamento dell'imposta sul
valore aggiunto, comprese la comunicazione annuale e la
dichiarazione Iva; di tenuta, registrazione e conservazione dei
documenti; di versamento e dichiarazione ai fini dell'imposta
sulle attivita' produttive (Irap); di comunicazione dei dati
rilevanti per l'applicazione degli studi di settore, dal momento
che non sono soggetti ne' agli studi ne' ai parametri; di
comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva
prevista dal cosiddetto spesometro.(ANSA).