P.A.:P. GRIFFI,IN DELEGA NO PARTE ESPLICITA SU LICENZIAMENTI - FISCO: MARADONA; GIUDICI CANCELLANO 5 MLN SU DEBITO DI 40 - TELEMEDICINA, PER ESERCITO USA 6MILA TELECONSULTI AL MESE. MOLTO USATA IN AFGHANISTAN, 41% 'VISITE' DERMATOLOGICHE
giovedì 07 giugno 2012
P.A.:P. GRIFFI,IN DELEGA NO PARTE ESPLICITA SU LICENZIAMENTI
(ANSA) - ROMA, 6 GIU - ''Per ora non c'e' una parte esplicita
sulle forme di tutela contro il licenziamento illegittimo; per
il resto la normativa gia' c'e' sui licenziamenti, sia quelli
disciplinari che quelli collettivi, noi su quello non intendiamo
intervenire''. Cosi' il ministro della Pubblica amministrazione,
Filippo Patroni Griffi, ai microfoni de 'L'Economia in tasca -
Gr Rai' sulla delega sulla riforma della P.a che, ha detto, ''mi
accingo a presentare al Consiglio dei ministri''.
''Sicuramente - ha affermato - i dipendenti pubblici e
privati vanno tutelati in maniera uguale, nello stesso tempo
bisogna tener presente che il datore di lavoro pubblico e quelli
privati sono diversi; noi dobbiamo trovare al di la' delle
questioni di principio delle soluzioni che consentano al meglio
di far funzionare la pubblica amministrazione; quindi non si
tratta di licenziabilita', che e' prevista comunque dalle leggi,
perche' la delega che io mi accingo a presentare al Consiglio
dei ministri e' incentrata soprattutto sul merito e
sull'apertura soprattutto in entrata del mercato del lavoro
pubblico, in modo da consentire anche per il pubblico forme di
lavoro flessibile. Sono convinto che troveremo una soluzione''.
Alla domanda se, dopo i contrasti dei giorni scorsi con il
ministro del Lavoro, Elsa Fornero, vi sia stato un chiarimento
diretto, Patroni Griffi ha risposto di ''si', sicuramente. Pero'
devo dire - ha precisato - che piu' che chiarirci in realta' non
abbiamo avuto dei contrasti preventivi''.(ANSA).
FISCO: MARADONA; GIUDICI CANCELLANO 5 MLN SU DEBITO DI 40
ACCOLTO RICORSO SOLO SU TASSE REGISTRO;LEGALI,ANDREMO IN APPELLO
(ANSA) - NAPOLI, 6 GIU - Vittoria a meta', dicono i legali;
conti alla mano, pero', e' una vittoria per 5 milioni di euro su
40. La Commissione tributaria provinciale di Napoli ha, infatti,
cancellato solo quattro delle cartelle esattoriali contestate da
Diego Armando Maradona confermando le ragioni dell'Agenzia delle
Entrate relative agli avvisi di accertamenti emessi per gli anni
dal 1985 al 1990. A tre settimane dall'udienza, svoltasi il 17
maggio, i legali dell'ex Pibe de oro hanno reso nota la
decisione e annunciano ricorso alla Commissione tributaria
d'appello (e se necessario anche in Cassazione) per ottenere la
cancellazione del debito residuo con il fisco italiano.
La somma, all'accertamento del debito, era di 13 miliardi
delle vecchie lire, divenuti poi 40 milioni di euro per
interessi di mora. Il fuoriclasse argentino, attraverso i suoi
avvocati Angelo Pisani e Angelo Scala, aveva proposto a
Equitalia una mediazione: 3,5 milioni vincolati alla creazione
di uno sportello di ascolto delle ''vittime e i familiari delle
vittime del fisco''. Proposta respinta dai legali di Equitalia e
Agenzie delle Entrate. Si e' andati, quindi, alla discussione
davanti alla Commissione tributaria provinciale, durante la
quale i legali hanno ribadito la loro tesi: le cartelle sono
illegittime, addirittura inesistenti, per difetto di notifica.
Spiega Pisani: ''Il Pibe de oro vince proprio sulla
illegittimita' delle notifiche di alcune cartelle che Equitalia
voleva ancora ingiustamente addebitargli, il che dimostra come
Maradona non avesse mai avuto conoscenza di tali addebiti; altre
due cartelle degli anni '90 non sono state cancellate perche'
poi notificate tramite avvisi di mora, sui quali la Cassazione
aveva escluso la possibilita' di difesa''.
Dalla sentenza emerge che i giudici partenopei hanno accolto
la tesi difensiva sostenuta dalla Direzione Regionale della
Campania e dalla Direzione Provinciale I di Napoli e accolto il
ricorso di parte limitatamente a quattro cartelle, relative ad
atti impositivi emessi dalla Direzione Provinciale Roma 1,
aventi ad oggetto tasse ed imposta di registro definiti dallo
stesso organo giudicante di ''importi modestissimi'', per i
quali il ricorso e' stato accolto per vizi di notifica.
A fine giugno, assicura il legale, Maradona ''che e' un uomo
libero e verso il quale non esiste alcun efficace titolo
esecutivo sara' finalmente in Italia per chiedere un colloquio
con il presidente della Repubblica e il ministro di Giustizia
per spiegare agli italiani il suo calvario con Equitalia. Si
continuano a negare giustizia e chiarezza senza che nessuno,
compresa addirittura la Commissione tributaria di Napoli abbia
avuto mai modo di vedere ed esaminare la documentazione, in
realta' inesistente e fantasma, relativa ai presunti
accertamenti fiscali su cui si fonda la pretesa di
Equitalia''.(ANSA).
TELEMEDICINA, PER ESERCITO USA 6MILA TELECONSULTI AL MESE
MOLTO USATA IN AFGHANISTAN, 41% 'VISITE' DERMATOLOGICHE
(ANSA) - BRUXELLES, 06 GIU - L'esercito Usa, dislocato in 50
paesi e in 19 fasce diverse di fuso orario, ogni mese conta
circa 6mila consulti clinici tramite la telemedicina. ''Da Samoa
all'Afghanistan, sono 91 i siti militari coinvolti, inclusi
quelli europei in Italia e Germania'' ha spiegato il colonnello
Ron Poropatich, del comando materiali e ricerca medica
dell'esercito statunitense, nel corso del simposio
internazionale organizzato dallo University of Pittsburgh
Medical Center (Upmc) a Bruxelles.
''La telemedicina non e' piu' ricerca, ma e' il modo in cui
diamo assistenza medica nelle forze armate Usa, dal 1992 in
Somalia'' ha detto il medico statunitense, sottolineando come
questo tipo di cure sia cruciale anche per problemi di salute
comportamentale, come nel caso di stress post traumatico. La
tecnologia aiuta ad esaminare grandi numeri di pazienti in poco
tempo. Tramite delle strutture ad hoc, provviste anche di spazi
per la privacy ''abbiamo risolto il problema - ha raccontato
Poropatich - di valutare le condizioni di cinquemila soldati che
rientrano dalla guerra tutti insieme, nel giro di tre giorni,
prima di rimandarli alle loro famiglie''. I tempi di risposta di
'telemedici' specialisti ai pazienti dell'esercito Usa e' di
cinque ore e il 41% di 'televisite' riguarda la dermatologia. Il
numero maggiore di richieste arriva dall'Afghanistan, dove la
teleradiologia registra 100mila immagini e 4.200 esami al mese.
''Nei teatri di guerra, - ha detto Poropatich - negli ospedali
chirurgici il 90% dei pazienti riesce a sopravvivere. E' li' che
vediamo ferite orribili ed e' importante usare la telemedicina
rapidamente''. (ANSA)