RIPARTE LA LEGGE-DELEGA, L'ELUSIONE DIVENTA REATO - da Il Messaggero
RIPARTE LA LEGGE-DELEGA, L’ELUSIONE DIVENTA REATO
Il Messaggero, 8 giugno 2012, pagina
La Lega chiede lo slittamento dell’Imu, il governo contrario
ROMA L’elusione fiscale potrà  essere considerata un reato e dunque punita con sanzioni penali. à ˆ questa la novità  del disegno di legge delega per la riforma del fisco, che il governo ha discusso nuovamente ieri dopo il primo esame di metà  aprile. Proprio il nodo della punibilità  dell’elusione aveva bloccato l’invio alle Camere del provvedimento, che è stato rivisto anche su indicazione del Quirinale. Nella prima versione la rilevanza penale veniva esclusa esplicitamente, in quella esaminata ieri (ma non ancora approvata definitivamente) è invece precisato che con i decreti delegati saranno individuati i confini tra evasione ed elusione, e dunque saranno distinte le relative sanzioni; in un intervallo che va, per quanto riguarda le pene detentive, tra i sei mesi e i sei anni.
L’elusione fiscale è un caso di abuso del diritto, ossia di quei comportamenti che seppur formalmente leciti, nel senso che non violano la legge, realizzano però una finalità  diversa da quella prevista dalla legge. In campo fiscale si tratta di scelte che andando al di là  della semplice pianificazione usano in modo distorto gli strumenti disponibili, per ottenere un risparmio d’imposta: ad esempio la creazione di una determinata struttura societaria che non abbia nessun’altra finalità  che la riduzione del prelievo. Naturalmente ci possono essere molte situazioni intermedie per cui le norme saranno poi definite in dettaglio nei decreti delegati.
Per il resto il testo della delega conferma tutti i contenuti già  noti. L’articolo 2 è dedicato alla riforma del catasto: prevede tra le linee guida l’avvicinamento tra i valori catastali degli immobili e quelli di mercato, e il passaggio dai vani ai metri quadri come unità  di misura. L’operazione dovrebbe essere complessivamente a saldo zero, anche se alcuni contribuenti avranno un beneficio ed altri un aggravio: agli incrementi dei valori catastali corrisponderà  una riduzione delle aliquote, in particolare per i trasferimenti.
Vengono poi gettate le basi per la definizione di una metodologia in grado di stimare l’ammontare dell’evasione fiscale, attraverso il confronto tra i dati di contabilità  nazionale e quelli dell’anagrafe tributaria. Questo sistema di misurazione dovrebbe essere funzionale alla futura riduzione del prelievo, che però non è menzionata nel testo.
Un altro capitolo importante è il riordino di quella che viene chiamata«erosione fiscale», cioè le varie forme di agevolazioni ed esenzioni che si sono stratificate nel tempo e che dovranno essere ridotte in funzione di alcune priorità  : la famiglia, la salute, le persone economicamente svantaggiate, il patrimonio artistico e culturale, la ricerca, l’ambiente.
Altri aspetti su cui sarà  esercitata la delega sono la semplificazione (con l’obiettivo di eliminare gli adempimenti inutili, perchà © «doppioni» di altri o comunque non convenienti per la stessa amministrazione finanziaria) e il rafforzamento dell’attività  conoscitiva e di controllo.
C’è poi una parte del provvedimento intitolata «revisione della tassazione in funzione della crescita dell’internazionalizzazione delle imprese commerciali e della tutela dell’ambiente». Contiene il principio dell’assimilazione del reddito prodotto da professionisti e lavoratori autonomi a quello d’impresa, con l’obiettivo di separare la persona fisica dalla sua attività  ai fini della tassazione, e l’introduzione di una «tassa verde» che penalizzi l’utilizzo di carbonio.
Intanto si avvicina la scadenza per il pagamento della prima rata dell’Imu. Si leva qualche voce a favore di un rinvio di una ventina di giorni (lo chiede ad esempio la Lega) ma il governo è orientato a mantenere il termine del 18 giugno.