FISCO: CORTE CONTI, EVASIONE RESTA ELEVATA, E' 18% PIL - FISCO:SI' PARLAMENTO SVIZZERO ACCORDI GERMANIA, GB E AUSTRIA
sabato 16 giugno 2012
FISCO: CORTE CONTI, EVASIONE RESTA ELEVATA, E' 18% PIL
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - La dimensione dell'evasione fiscale
''e' particolarmente elevata'', fino al 18% del Pil e colloca il
nostro paese ''al secondo posto nella graduatoria internazionale
guidata dalla Grecia''. Lo ha detto il presidente della Corte
dei Conti, Luigi Giampaolino, intervenendo alla 'Giornata della
Giustizia Tributaria'. Giampaolino ha comunque sottolineato ''i
risultati della lotta all'evasione previsti dalle recenti
manovre: circa 73 mld per le manovre 2006-2011, con un'incidenza
del 35,5% sul totale delle maggiori entrate''.(ANSA).
FISCO: CORTE CONTI, EVASIONE RESTA ELEVATA, E' 18% PIL (2)
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il presidente della Corte dei Conti
Giampaolino ha poi sottolineato che ''nell'attuale contesto
occorre considerare che l'attivita' di contrasto dell'evasione
non puo' basarsi unicamente su momenti repressivi, ma presuppone
strategie idonee a far emergere spontaneamente le basi
imponibili e a favorire la 'tax compliance'''.
Intervenendo sempre alla 'Giornata della Giustizia
Tributaria', ha rilevato che ''comunque, va segnalato che un
processo di ammodernamento e di efficientamento delle strutture
e' stato reso possibile anche dalla riforma del sistema di
riscossione, che, pur con non pochi limiti e carenze,
complessivamente si avvale ormai di modelli organizzativi e di
modalita' gestionali mutuati dal mondo imprenditoriale''.
(ANSA).
FISCO:SI' PARLAMENTO SVIZZERO ACCORDI GERMANIA, GB E AUSTRIA
MA C'E' RISCHIO REFERENDUM
(ANSA) - GINEVRA, 15 GIU - Il parlamento svizzero ha
approvato oggi a Berna gli accordi fiscali con Germania, Regno
Unito e Austria. Sui tre accordi, che introducono tra l'altro
un'imposta alla fonte per i capitali di cittadini dei tre Paesi
depositati nelle banche in Svizzera, grava pero' la minaccia di
referendum in Svizzera, oltre che una bocciatura da parte della
Camera dei Laender tedeschi.
L'Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (Asni) -
vicina al partito di destra Udc/Svp - ha infatti annunciato
oggi che ha intenzione di lanciare un referendum contro i tre
accordi. Per il direttore dell'Asni, Pirmin Schwander - citato
dall'agenzia svizzera Ats - non e' ammissibile che la Svizzera
debba raccogliere le imposte per conto di altri paesi. Se l'Asmi
riuscira' a raccogliere le 50mila firme necessarie entro fine
settembre, la consultazione popolare potrebbe svolgersi il 25
novembre, scrive l'Ats.
Le convenzioni prevedono di tassare a posteriori, i valori
patrimoniali che le persone domiciliate in questi Paesi
detengono su conti bancari in Svizzera. I futuri redditi e utili
da capitale saranno assoggettati a un'imposta alla fonte.
L'ammontare delle aliquote fiscali e' calcolato in base alle
aliquote di Germania, Gran Bretagna e Austria.
La Svizzera mira a concludere simili accordi con altri Paesi.
La questione e' stata discussa tra le altre lo scorso 12 giugno
in occasione dell'incontro a Roma tra la presidente della
Confederazione svizzera Eveline Widmer-Schlumpf ed il presidente
del Consiglio italiano Mario Monti. (ANSA).