TENTA SUICIDIO CON GAS SCARICO AUTO, SALVATO DA FINANZIERE - S.RAFFAELE: INTIMIDAZIONI SU MANDATO VERZE', 3 ARRESTI - POLIZIA: SILP CGIL, TROPPI INCIDENTI A POLIGONO TIRO - FISCO: PRESIDENTE SVIZZERA OTTIMISTA SU ACCORDO CON ITALIA

martedì 03 luglio 2012

TENTA SUICIDIO CON GAS SCARICO AUTO, SALVATO DA FINANZIERE
(ANSA) - CAMAIORE (LUCCA), 2 LUG - Ha tentato di togliersi la
vita con i gas di scarico della propria auto, a salvarlo e'
stato un finanziere libero dal servizio. L'uomo, un italiano che
soffrirebbe di una crisi depressiva, e' stato poi ricoverato in
ospedale. Tutto e' accaduto venerdi' scorso a Camaiore.
Secondo quanto spiegato dalla guardia di finanza di Lucca,
l'uomo si era chiuso all'interno della sua macchina con il
motore acceso, dopo aver collegato a quello di scarico un tubo
di gomma fatto passare all'interno dell'auto attraverso un
finestrino.Il finanziere intervenuto, un appuntato scelto in
servizio alla compagnia della guardia di finanza di Viareggio,
si e' insospettito proprio per il protrarsi del rumore del
motore acceso dell'auto, parcheggiata all'interno di un cortile
privato. E' andato a controllare e ha cosi' scoperto il
tentativo di suicidio. L'uomo dentro l'auto aveva gia' perso
conoscenza e il finanziere, non riuscendo ad aprire le portiere,
ha staccato il tubo collegato a quello di scarico e ha rotto il
lunotto posteriore della macchina, riuscendo poi a sbloccare le
portiere e a mettere in salvo l'uomo. Sul posto sono intervenuti
anche un'ambulanza e i carabinieri.(ANSA).

S.RAFFAELE: INTIMIDAZIONI SU MANDATO VERZE', 3 ARRESTI
ACCUSE, ESTORSIONE E FURTO DI UN MLN; PM, CONTINUAVANO A RUBARE
(di Francesca Brunati)
(ANSA) - MILANO, 2 LUG - Uno 'sfratto esecutivo' bypassando le
vie legali e architettando atti di sabotaggio e tentate
estorsioni fino ad arrivare a ordinare di dare fuoco agli
immobili di un ''affittuario divenuto scomodo''. E poi, in pieno
dissesto finanziario, un furto dal caveau quasi un milione di
euro. Sono questi gli ingredienti di un'inchiesta parallela a
quella per la bancarotta del San Raffaele, dove di nuovo Don
Verze', sebbene morto lo scorso dicembre, e' tra i protagonisti.
E questa volta come presunto mandante di una serie di
intimidazioni.
Cosi' questa mattina i militari della Guardia di Finanza di
Milano hanno portato a San Vittore Danilo Donati, uno dei
responsabili della security del polo ospedaliero e altri due
addetti alla sicurezza, Antonio Vito Cirillo e Francesco Pinto.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip
Vincenzo Tutinelli su istanza dei pm Luigi Orsi, Laura Pedio,
Antonio Pastore e Gaetano Ruta. Respinta invece la richiesta di
arresto di Andrea Roma, l'ex responsabile dell'ufficio tecnico.
Le accusa a vario titolo sono furto, incendio e tentata
estorsione, quest'ultima proprio in concorso con Don Verze'.
L'indagine e' nata dalla rilettura di alcune intercettazioni
ambientali di un procedimento di sei anni fa della Dda milanese
che ha permesso ai magistrati di appurare come il fondatore del
polo di cura e di ricerca ''avesse avviato una violenta campagna
contro Andrea Lomazzi'', l'amministratore di Olympia, societa'
che dal 1996 aveva in affitto un'area vicino all'ospedale con un
centro sportivo, campi da calcio e tennis, ristrutturato e
rilanciato. Il motivo: l'allora presidente della Fondazione
Monte Tabor ''aveva bisogno di rientrare anticipatamente nella
disponibilita' dei terreni per sviluppare una diversa iniziativa
immobiliare'', un residence per gli studenti dell'Universita'
Vita e Salute prima che andasse in fumo l'opportunita' di
ricevere finanziamenti pubblici. Secondo le testimonianze
raccolte e la ricostruzione degli inquirenti, falliti i
tentativi di un accordo tra il sacerdote-imprenditore e Lomazzi
( in un incontro '' mi disse 'il giudice sono io e decido io'')
il primo di fronte alle ''resistenze'' del secondo, tra il
settembre del 2003 e il 2010, avrebbe ordinato atti intimidatori
e di sabotaggio per riappropriarsi dei terreni: dallo
sversamento di catrame sul campo di calcio, passando per due
incendi che hanno semi distrutto il centro sportivo ( a cui si
aggiunge quello dell'auto di una persona che si era rifiutata di
dar corso al particolare 'sfratto', fino all'interruzione della
corrente con cadenza settimanale per almeno tre anni. Ma il
culmine del piano e' stato quando, come testimonia un dialogo
del gennaio del 2006 captato dalle microspie, don Verze' chiese,
senza successo, a Niccolo' Pollari, allora numero uno del Sismi,
un suo intervento per far partire verifiche fiscali ad hoc ''al
solo fine di scoraggiare le attivita''' di Olympia.
L'altro capitolo dell'indagine riguarda invece un furto da
930mila euro dalla cassa continua all'interno dell'ospedale, di
cui ''411.670 mila euro attribuibili alla Fondazione Monte
Tabor, 47.815 mila attribuibili a Diagnostica e Ricerca San
Raffaele spa, oltre a titoli di credito pari a complessivi
480.384 mila''. Un colpo, secondo il gip, messo a segno da
Cirillo (con parecchi precedenti) e Pinto qualche giorno prima
del suicidio di Mario Cal e preparato in ''maniera certosina'':
i due pero' la notte del 13 luglio scorso ''pur essendo fuori
servizio, sono stati visti scendere presso il caveau e poi
tornare indietro 15-20 minuti dopo verso due diverse
automobili''. E questo non e' tutto per i pm: nella loro
richiesta infatti, a proposito del caso di una Mecedes di Cal,
scrivono che al San Raffale, pur con un piano di salvataggio in
corso che porta il nome di concordato preventivo ''c'e' ancora
chi lavora (...) con attitudine predatoria, si impossessa di
beni sottocosto e ruba dove puo' rubare''. Infatti, la macchina
di lusso, intestata e pagata dalla Fondazione, nel 2005, 106
mila euro'', dopo una storia ''complicata'' (definita ''una via
di mezzo tra romanzo d'appendice e racconto dell'assurdo'') e'
stata ''rilevata da Cirillo per 17 mila euro nel novembre
2011''. E sempre Cirillo, riporta il provvedimento del giudice
Tutinelli, tra il 2009 e il 2011 avrebbe incassato senza
giustificazione, dalla Metodo, la societa' ora in fallimento
riferibile a Gianluca Zammarchi (gia' sotto processo), circa 100
mila euro. Pagamenti dietro ai quali ci sarebbe ''un giro di
false fatturazioni'' e ''meritevoli di approfondimento''.
(ANSA).

POLIZIA: SILP CGIL, TROPPI INCIDENTI A POLIGONO TIRO PISA
SINDACATO, QUESTORE CHIEDA VERIFICA IDONEITA' E SICUREZZA
(ANSA) - PISA, 02 LUG - Cinque incidenti, tutti simili tra
loro, in pochi mesi al poligono di tiro utilizzato a Pisa dalle
forze di polizia, preoccupano i sindacati e il segretario
provinciale del Silp Cgil, Claudio Meoli, ha chiesto al questore
Gianfranco Bernabei di farsi interprete presso la commissione
militare che ne verifica l'idoneita' di eseguire ulteriori
sopralluoghi affinche' si intervenga ''per ripristinare la
sicurezza'' della struttura.
In particolare, i problemi riguardano il terrapieno posto
dietro i bersagli che non sarebbe in grado di contenere i
proiettili sparati, in particolare quelli blindati in dotazione
alle forze dell'ordine. L'ultimo incidente e' avvenuto pochi
giorni fa quando l'ogiva di un proiettile e' fuoriuscita
dall'area di tiro e ha colpito a un fianco un ufficiale dei
carabinieri, appena rientrato da una missione internazionale e
per fortuna rimasto illeso. ''Ne ho viste di tutti i colori nei
mesi scorsi - avrebbe scherzato amaramente con i colleghi il
militare in servizio a Livorno - ma sono riuscito a riportare a
casa la pelle e poi rischio di ferirmi, anche gravemente,
durante un'esercitazione al poligono''. Un episodio analogo un
mese fa era capitato durante un'esercitazione di tiro dei vigili
urbani. ''Se non si rende veramente sicuro il poligono - afferma
Meoli - c'e' il rischio che qualcuno possa ferirsi seriamente.
Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi''. Anche perche'
il sindacato, si legge nella lettera indirizzata al questore,
qualora si verificassero episodi piu' gravi ''si costituira'
parte civile in eventuali contenziosi con l'amministrazione
della pubblica sicurezza''.(ANSA).

FISCO: PRESIDENTE SVIZZERA OTTIMISTA SU ACCORDO CON ITALIA
INTESA COME GERMANIA,MONTI GUARDA A SOLDI NON SOLO A DATI
(ANSA) - GINEVA, 2 LUG - La presidente della Confederazione
svizzera e ministro delle Finanze Eveline Widmer-Schlumpf si e'
detta oggi ''ottimista'' riguardo al raggiungimento di un
accordo fiscale con l'Italia, e ha affermato che incontrera' il
presidente del Consiglio italiano Mario Monti in autunno per
continuare le discussioni. ''E' nell' interesse dell'Italia aver
soldi e non solo i dati di alcune persone'', ha detto la
presidente elvetica in un incontro stasera a Berna con la stampa
estera.
Evelyne Widmer Schlump si era recata a Roma lo scorso 12
giugno per un incontro con Monti: ''Ho avuto una buona
discussione con Monti e ho avuto diversi colloqui con il vice
ministro Grilli. Penso ci siano stati progressi nei rapporti con
l'Italia. Discutiamo contemporaneamente diverse questioni: l'
imposizione dei frontalieri, l'accesso al mercato, e la black
list, che sono terribili per le imprese, e discutiamo un accordo
come quello raggiunto con Germania, Gran Bretagna e Austria''.
Le discussioni per ora sono tecniche. ''In autunno - ha aggiunto
- vedro' nuovamente il presidente del Consiglio Monti. Mi ha
promesso di venire in Svizzera per continuare le discussioni a
livello politico''.
''Sono ottimista per un accordo con l'Italia come quello con
Germania, Gran Bretagna e Austria - ha aggiunto -. E' nell'
interesse dell'Italia avere dei soldi e non solo alcuni dati di
persone''.
Italia e Svizzera avevano convenuto di proseguire in ambito
finanziario e fiscale e di esaminare le seguenti questioni:
revisione della Convenzione bilaterale per evitare le doppie
imposizioni, liste nere esistenti, regolarizzazione dei valori
patrimoniali detenuti in Svizzera da contribuenti italiani non
residenti, introduzione di un'imposta alla fonte sui futuri
redditi da capitale, accesso ai mercati finanziari, nonche'
Accordo relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri.
(ANSA).


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