SPENDING REVIEW: DA SIRINGHE A TRAVET, TUTTI I RISPARMI. VIA 24.000 TRAVET; DA SCUOLA -71 MLN INTERESSI; -2 MLD SANITA'. PARTITI IN PRESSING
lunedì 09 luglio 2012
SPENDING REVIEW: DA SIRINGHE A TRAVET, TUTTI I RISPARMI
VIA 24.000 TRAVET; DA SCUOLA -71 MLN INTERESSI; -2 MLD SANITA'
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 8 LUG - Ospedali, scuole, carceri. Ma anche i
giudici di pace, le siringhe, i vestiti per l'amministrazione
penitenziaria, i buoni pasto e l'affitto di Stato. Il menu'
della spending review si fa piu' dettagliato grazie alla
relazione tecnica del provvedimento che stima gli effetti
finanziari delle singole norme. Non di tutte pero' perche'
molte, tipo quella del taglio delle Province, potra' essere
valutata solo a consuntivo. Si conferma la 'mannaia' sui travet:
gli esuberi calcolati sono 24.000 ma solo 8.000 i pensionabili.
Ecco in breve gli ulteriori dettagli emersi:
- 24.000 TRAVET: Sono 24.000 i dipendenti pubblici in
esubero. Circa 11.000 nei ministeri e negli enti pubblici non
economici (di cui 5.600 nei ministeri) e 13.000 negli enti
territoriali (escluse le regioni). Tra gli 11.000 nei ministeri
sono 6.000 i pensionabili al 31/12/2011 e 2000 negli enti
locali.
- DA SANITA' 2 MLD A REGIME: La Sanita' paghera' con un
risparmio complessivo di 2 mld a regime (nel 2014).
- TAGLIO DA SIRINGHE A LENZUOLA OSPEDALI: Stretta sulle spese
per siringhe, lenzuola pulite, mense. Solo alcuni dei prodotti
sotto l'etichetta 'beni e servizi' acquistati dal servizio
sanitario che saranno tagliati di 500 mln nel 2012.
- MENO POSTI LETTO, RISPARMIO 50 MLN: Un taglio di 20
milioni per il 2013 e 50 per il 2014. E' il risparmio calcolato
per il taglio dei posti letto.
- CON ACQUISTI CONSIP -1,6 MLD: Risparmi per circa 480
milioni per il 2013, 960 milioni per il 2014 e 1.600 milioni
annui a partire dall'anno 2015 con gli acquisti della Consip.
- MENO GIUDICI DI PACE: La razionalizzazione degli uffici
giudiziari comporta la riduzione di 674 uffici del giudice di
pace, di 220 sedi distaccate, e di oltre 70 uffici giudiziari
circondariali. Risparmi per 35 mln nel 2012 e 70 mln nel 2013.
- MENO SPESA INTERCETTAZIONI: Sulle intercettazioni il
risparmio sara' di 20 mln nel 2012 e 40 nel 2013.
- TAGLIO A CARCERI, ANCHE VESTIARIO: Cala la spesa
penitenziaria e un taglio da 3,5 mln arriva anche per
l'approvvigionamento del vestiario.
- DA TESORERIA UNICA SCUOLA MENO INTERESSI: I benefici attesi
dal passaggio alla Tesoreria unica per la scuola sono il minore
ricorso al debito pubblico. Ipotizzando una giacenza minima di
900 milioni si otterrebbe un calo della spesa per interessi pari
a 4 milioni nel 2012, 31 milioni 2013 e 36 milioni 2014.
- BUONI PASTO: Con il limite a 7 euro per i buoni pasto ai
travet si risparmieranno 53,8 milioni.
- AFFITTI STATO: Dal taglio del 15% degli affitti arrivera'
un risparmio annuo di circa 90 milioni a decorrere dal 2013.
- STIPENDIO 'UNICO': Si stima un risparmio per il 'cedolino
unico' per lo stipendio di 201 milioni a regime.
- ASSUNZIONE 'UNICA': Rendendo omogenee le assunzioni come
previsto dalla spending review si arrivera' a regime (nel 2016)
ad un risparmio di 1,1 miliardi.(ANSA).
SPENDING REVIEW: VIA TOUR DE FORCE; PARTITI IN PRESSING
VISCO, INSISTERE; FERRONI (INFN) MINACCIA DIMISSIONI
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 8 LUG - Parte domani da Palazzo Madama il tour
de force parlamentare (appena 15 giorni di esame per ogni ramo
del Parlamento) che portera' al via libera della revisione della
spesa pubblica (la spending review) entro il prossimo 3 agosto.
Il decreto decadrebbe a settembre ma e' chiaro che il governo
punta ad incassarlo prima della pausa estiva. E questo anche per
consentire al premier, Mario Monti, di presentarsi domani a
Bruxelles un altro pezzo di 'compiti a casa' gia' 'chiuso' o
almeno ben incardinato. Monti che, mentre piovono critiche,
incassa intanto la 'promozione' del numero uno di Bankitalia (il
governo e' sulla strada giusta - dice Ignazio Visco - e deve
''insistere il piu' possibile'' sui tagli alla spesa per
arrivare ad abbassare le tasse). E all'orizzonte arriva una
nuova grana: Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), i cui ricercatori hanno
avuto parte importante nelle ricerche sul bosone, minaccia le
dimissioni, anche del board, se non rientrera' il taglio del
3,79% al finanziamento dell'ente.
Gli impegni non si esauriscono con il decreto: bisogna
chiudere anche il dl Sviluppo ora a Montecitorio e varare un
nuovo decreto in Cdm entro agosto, come annunciato nella
conferenza stampa notturna sulla 'spending' dallo stesso
premier, che dovrebbe riguardare il finanziamento ai partiti,
quello ai sindacati e non, come si ipotizzava in un primo
momento, le agevolazioni fiscali. Ultimo tema questo che
potrebbe essere affrontato con la delega fiscale anche questa in
'giacenza' alla Camera. Quindi dato il possibile ingorgo e le
pulsioni al cambiamento non e' escluso il ricorso alla fiducia
sul decreto. Fiducia che dovrebbe essere gia' stata autorizzata
dal Cdm.
Intanto la 'strana maggioranza' Pd-Pdl e la 'strana coppia'
con l'inedito asse Squinzi-Camusso si preparano a dare battaglia
su diversi fronti. E' noto, ad esempio, che il Pd punta a
modificare la parte del decreto che riguarda i tagli alla
sanita'. E che molti sono i malumori per i tagli che piu' o meno
restano sempre gli stessi trasformandosi da 'lineari' a
'orizzontali'. E anche sui tagli alla ricerca (ci incappano
anche gli scopritori della 'Particella di Dio') molte sono le
spinte al cambiamento. I partiti quindi stanno gia' scrivendo le
modifiche, i sindacati si preparano allo sciopero generale
(soprattutto a difesa dei travet) e Confindustria ingaggia la
sua 'battaglia' rilanciando anche la proposta della patrimoniale
mentre Monti accusa Squinzi: 'fa aumentare gli spread'. E
rincara: ''credevo che gli imprenditori volessero il taglio
della spesa, non nuove tasse''. Ma Rete Imprese Italia intanto
dice: bene il Governo, avanti con i tagli. Sul piede di guerra
regioni, province (ne resteranno poco piu' di 50) e comuni che
dovranno fare i conti con nuovi tagli da mettere a bilancio.
Oltre alle piazze il primo 'palcoscenico' della 'guerra delle
modifiche' sara' dunque il Senato: il testo gia' trasmesso
venerdi' notte sara' stampato e assegnato domani dal Presidente
Renato Schifani alle commissioni competenti: dovrebbero essere
la Bilancio (V) e la Affari Costituzionali (I). Le commissioni
riuniranno poi gli uffici di presidenza per nominare i relatori.
Mentre per il Governo dovrebbero seguire il testo il
viceministro all'Economia, Vittorio Grilli, il sottosegretario
Gianfranco Polillo, lo stesso ministro ai Rapporti con il
Parlamento Piero Giarda, il sottosegretario Antonio Malaschini.
Le modifiche al testo, come ormai e' prassi, dovrebbero arrivare
solo durante il lavoro in commissione. E il Governo, in caso di
'maretta', potrebbe porre la fiducia sul testo modificato
presentando un maxiemendamento. Poi un passaggio 'formale'
(senza modifiche) nelle analoghe commissioni della Camera e il
via libera appena in tempo per la pausa estiva.(ANSA).