SPENDING REVIEW: SIULP, 23 MILA POLIZIOTTI IN MENO NEL 2016 - P.A.: GRILLI, ATTESI CAMBIAMENTI RAPIDI PER SFIDE COMPLESSE - FISCO:NASCONDE MAZZETTA PER CORROMPERE FUNZIONARIO,PROCESSO

sabato 14 luglio 2012

SPENDING REVIEW: SIULP, 23 MILA POLIZIOTTI IN MENO NEL 2016
(ANSA) - ROMA, 13 LUG - ''Se il Governo non elimina le
percentuali di assunzioni oggi previste dal decreto sulla
spending review, la carenza che si registrera' nel 2016 sara'
pari a circa 23.000 poliziotti in meno rispetto all'organico,
peraltro fissato nel 1989 e totalmente inadeguato alle nuove ed
accresciute esigenze di sicurezza attuali''. Lo afferma Felice
Romano, segretario del sindacato di Polizia Siulp, che rilancia
la necessita' di modificare la norma sulle assunzioni per la
Polizia di Stato.
''Il deficit di organico all'1 gennaio 2012 - afferma Romano
- e' pari a quasi 16.000 unita'. Quindi, gli effetti dei tagli
sulle assunzioni saranno, sino al 2015, di altre circa 7.000
unita' in meno e non saranno mai piu' ripianabili. Cio'
comportera' che dall'1 gennaio 2016 la forza effettiva sara' di
circa 94.000 unita'. Questo significa - prosegue Romano - che
con 23.000 unita' in meno e' come se in un istante fossero
chiuse quasi la meta' delle questure medio-piccole d'Italia. Una
sciagura senza precedenti che comportera' la negazione del
diritto di sicurezza a tutti i cittadini che vivono quelle
province che saranno interessate da questo taglio che, senza
ombra di dubbio puo' essere definito lineare e devastante''.
(ANSA).

P.A.: GRILLI, ATTESI CAMBIAMENTI RAPIDI PER SFIDE COMPLESSE
(ANSA) - ROMA, 13 LUG - ''Alla pubblica amministrazione sono
richiesti cambiamenti estremamente rapidi per affrontare sfide
piu' complesse che nel passato''. Lo ha detto il ministro
dell'Economia, Vittorio Grilli, parlando alle Commissioni
Bilancio e Finanze del Senato (secondo quanto riportato dai
Bollettini parlamentari), ed esprimendo ''totale fiducia nella
capacita' dell'amministrazione finanziaria di raccogliere lo
stimolo al cambiamento e di produrre uno sforzo di
riorganizzazione piu' che adeguato alle aspettative''.(ANSA).

FISCO:NASCONDE MAZZETTA PER CORROMPERE FUNZIONARIO,PROCESSO
'DESTINATARIO' IGNARO,BUSTA RIMANE PER MESI IN AGENZIA ENTRATE
(ANSA) - MILANO, 13 LUG - Voleva corrompere un funzionario
dell'Agenzia delle Entrate che aveva da poco scoperto che non
poteva permettersi un'auto di lusso con quel poco di reddito che
dichiarava al Fisco. Per questo l'uomo, un imprenditore, ha
messo due banconote da 500 euro nel 'fascicolo' di documenti a
lui richiesti per chiarire. Ma il plico indirizzato al
dipendente dell'Erario, e' rimasto chiuso e l'ha scoperta, mesi
dopo, un collega del solerte funzionario, che non sapeva nulla
del tentativo di corruzione nei suoi confronti e si e' anche
costituito parte civile nel processo contro il presunto
corruttore.
Il gup di Milano Roberto Arnaldi ha mandato a processo (prima
udienza il 6 novembre, davanti alla quarta sezione penale)
Lorenzo G., 62 anni, accusato di istigazione alla corruzione.
L'uomo ''al fine di evitare una verifica fiscale a suo danni
relativa al periodo di imposta 2006-2007'', dopo che ''il
funzionario accertatore aveva evidenziato l'immatricolazione di
una vettura di lusso (...) in evidente contrasto con i redditi
dichiarati'', nel maggio 2010, assieme ''alla documentazione
richiesta, recapitava una busta di colore bianco con scritto
'alla cortese attenzione' contenente all'interno due banconote
del valore di Euro 500 l'una per un totale di Euro 1.000''. Non
aveva pero' detto nulla al funzionario e i soldi sono rimasti
chiusi nel plico per mesi fino a quando la pratica per una
ri-organizzazione dell'ufficio e' passata a un altro dipendente,
che ha scoperto la mazzetta. A quel punto e' scattata
un'indagine interna, che ha 'scagionato' il funzionario, che non
sapeva della 'bustarella', da ogni responsabilita'. L'uomo -
assistito dall'avvocato Davide Steccanella - non era considerato
come persona offesa dal reato nell'imputazione, come invece
l'Agenzia delle Entrate, ma e' stato ammesso come parte civile
contro il presunto corruttore dal gup e nel processo potra'
chiedere i danni. Parte civile, come ha chiarito il legale, ''a
tutela del suo onore gravemente messo a rischio dalla condotta
dell'imprenditore disonesto''. (ANSA).



Tua email:   Invia a: