PROSTITUZIONE: COMUNE VICENTINO SEGNALA LUCCIOLE AL FISCO - CROLLO NUOVE PENSIONI.MASTRAPASQUA,SISTEMA IN SICUREZZA - CARCERI: AGENTE SUICIDA; SAPPE, ORA INTERVENTI CONCRETI - CONDIZIONATORE ROTTO, IN QUESTURA SCATTA ALLARME ANTINCENDIO

domenica 29 luglio 2012


PROSTITUZIONE: COMUNE VICENTINO SEGNALA LUCCIOLE AL FISCO
(ANSA) - VICENZA, 28 LUG - Nomi delle prostitute su strada
segnalate al fisco in un comune del vicentino, Montecchio
Maggiore, dove una nuova ordinanza del sindaco, la leghista
Michela Cecchetto, prevede che la polizia municipale avvicini le
lucciole per comunicare poi i loro nomi alla Guardia di Finanza,
per l'accertamento reddituale.
E' il nuovo tentativo per scoraggiare la prostituzione su
strada a Montecchio, dopo che anche le multe gia' comminate ai
clienti che contrattano la prestazione con le lavoratrici del
sesso paiono aver avuto scarsi effetti. Il numero delle
prostitute, ''sfrattate'' da analoghe ordinanze emesse nel
comune capoluogo, Vicenza, e' infatti aumentato. Le violazioni a
lucciole e clienti pizzicati sulla strada dai vigili urbani sono
cresciute a Montecchio del 111% nel primo semestre 2012. Ecco
dunque, riferiscono i quotidiani locali, la mossa del sindaco
Cecchetto: ''di fronte a questa situazione - spiega l'
amministratrice del Carroccio - abbiamo rafforzato i divieti
gia' presenti nel regolamento di Polizia Urbana con questa
ordinanza che prevede anche la comunicazione alla Guardia di
Finanza del nominativo della persona esercente l'attivita' per
accertarne la posizione reddituale''. Un'iniziativa gia' provata
in altri Comuni, ma che non risulta per ora aver portato grandi
entrate nelle casse dell'Erario. (ANSA).

CROLLO NUOVE PENSIONI.MASTRAPASQUA,SISTEMA IN SICUREZZA
-47% NEL PRIMO SEMESTRE, ETA' MEDIA CRESCE UN ANNO A 61,3 ANNI
(di Alessia Tagliacozzo)
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Crollo delle nuove pensioni nel primo
semestre del 2012: la riforma Fornero non ha ancora cominciato a
dispiegare i suoi effetti ma per i nuovi assegni c'e' stato un
calo del 47% rispetto allo stesso periodo del 2011 grazie
all'effetto combinato dello scalino per la pensione di
anzianita' scattato nel 2011 e la finestra mobile (riforma
Sacconi) che prevede l'attesa di 12 mesi (18 mesi per gli
autonomi) per l'accesso alla pensione una volta raggiunti i
requisiti. ''Tutte le riforme hanno funzionato'', commenta il
presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua: ''E' stato messo in
sicurezza il sistema previdenziale. E' un segnale di stabilita'
del Paese''.
Nei primi sei mesi dell'anno i nuovi assegni sono stati
84.537 a fronte dei 159.485 dello stesso periodo del 2011
(-46,99%) con un calo significativo sia per il numero dei
trattamenti di vecchiaia (-51,09%), sia per quelli di anzianita'
(-43,12%). L'eta' media di pensionamento e' cresciuta di quasi
un anno passando da 60,4 nel 2011 a 61,3 anni nei primi 6 mesi
del 2012, superando di due anni l'eta' di pensionamento in
Francia (59,3) e arrivando a un passo dall'eta' di pensionamento
media dei tedeschi (61,7 anni). Per l'ex ministro del Lavoro,
Maurizio Sacconi, sono dati che ''costituiscono la prova provata
dell'efficacia delle riforme prodotte dal governo Berlusconi in
termini di sostenibilita' del sistema previdenziale. E di equita'
in termini di graduale cambiamento dei requisiti di accesso.
Equilibrio tra numeri e persone che dovra' essere prodotto
aggiustando gli interventi piu' recenti''.
Nel 2012 stanno andando in pensione coloro che hanno
raggiunto i requisiti nel 2011 e hanno dovuto attendere i 12-18
mesi della finestra mobile. Stanno quindi ancora andando in
pensione di vecchiaia gli uomini a 65 anni e le donne a 60 (a
questi si aggiungono i 12-18 mesi di finestra mobile). Si sta
uscendo inoltre ancora dal lavoro con la pensione di anzianita'
grazie alle quote (almeno 60 anni di eta' con quota 96 tra eta'
e contributi) e con 40 anni di contributi indipendentemente
dall'eta' (anche per l'anzianita' e' prevista l'attesa di 12-18
mesi della finestra mobile).
Il calo del 46,99% delle pensioni liquidate e' il risultato
soprattutto del crollo dei nuovi assegni per i lavoratori
autonomi che hanno raggiunto i requisiti nel 2011 ma hanno
dovuto attendere 18 mesi per il collocamento a riposo (-73,82%
per le pensioni dei coltivatori diretti, -67,43% per gli
artigiani, -64,84% per i commercianti). Per i lavoratori
dipendenti il calo delle nuove pensioni nel complesso e' stato
del 35,58% (da 103.043 trattamenti a 66.385).
Sono diminuite soprattutto le pensioni di vecchiaia
(-51,09%) passando da 77.591 dei primi sei mesi del 2011 a
37.952 dello stesso periodo 2012. In particolare le pensioni di
vecchiaia dei lavoratori dipendenti sono passate da 44.652 a
34.104 (-23,62%) mentre quelle dei lavoratori autonomi hanno
avuto riduzioni superiori all'80%. Le pensioni di anzianita'
sono diminuite nel complesso del 43,12% passando da 81.894 a
46.585 con un calo consistente soprattutto per i dipendenti
(-44,72%, da 58.391 a 32.281) sempre grazie all'effetto
combinato dello scalino e della finestra mobile che ha rinviato
il collocamento a riposo.
''Questi sono dati dell'economia reale del Paese - dice
Mastrapasqua -. E' un segnale per l'Europa e per i mercati.
L'Italia ha fatto i compiti e ha i numeri in regola per
rassicurare chi vuole scommettere sul futuro positivo e stabile
per i conti pubblici''.(ANSA).

CARCERI: AGENTE SUICIDA; SAPPE, ORA INTERVENTI CONCRETI
(ANSA) - PESCARA, 27 LUG - ''Questa nuovo tragedia tra i
Baschi Azzurri deve fare seriamente riflettere tutti coloro che
colpevolmente hanno trascurato e trascurano il disagio
lavorativo dei poliziotti penitenziari''. Lo afferma il
segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
Sappe, Donato Capece.
''Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria accerto'
che i suicidi di appartenenti alla polizia penitenziaria,
benche' verosimilmente indotti dalle ragioni piu' varie e
comunque strettamente personali, siano in taluni casi le
manifestazioni piu' drammatiche e dolorose di un disagio
derivante da un lavoro difficile e carico di tensioni. Ma poi
non e' stato in grado di predisporre alcun intervento concreto
risolutivo, anche per le diffuse colpe di Capi Dipartimento,
Direttori Generale, Provveditori Regionali, direttori di
carcere. Quanti si sono premurati di verificare davvero le
condizioni di disagio dei poliziotti? Quanti hanno messo in
campo efficaci strategie per contrastare il disagio lavorativo,
anche attraverso collaborazioni con centri di ascolto? Sono
probabilmente meno delle dita di una mano. E questa e' una
vergogna, una colpevole vergogna''.(ANSA).

CONDIZIONATORE ROTTO, IN QUESTURA SCATTA ALLARME ANTINCENDIO
SAP, E' SUCCESSO A PISTOIA NELLA SALA DEI PC E DEGLI APPARATI
(ANSA) - PISTOIA, 28 LUG - Il condizionatore e' rotto e in
questura a Pistoia, nella stanza degli apparati elettronici e
delle centraline che permettono il funzionamento del servizio di
soccorso pubblico 113, per il troppo caldo scatta l'allarme
antincendio. Lo rende noto oggi il Sap (sindacato autonomo di
polizia).
La causa dell'allarme e' stata ''l'altissima temperatura che
si registrava in quei locali - spiega il sindacato - dovuta al
guasto dell'apparato di condizionamento dell'aria che garantisce
una temperatura costante, per un corretto funzionamento delle
apparecchiature che diversamente, com'e' accaduto, si
surriscalderebbero con l'alto rischio di incendio''.
Secondo il Sap ''il guasto agli impianti di condizionamento
e' noto da tempo ma, a causa della carenza di fondi, non e' mai
stato sanato, nonostante le ripetute segnalazioni del questore
di Pistoia agli organi competenti''.(ANSA).


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