GDF, OGGI ANCOR DI PIU' PATRIMONIO DEL PAESE - di Gianluca Taccalozzi
GDF, OGGI ANCOR DI PIU' PATRIMONIO DEL PAESE - di Gianluca Taccalozzi
Di seguito, una libera manifestazione di pensiero di Gianluca Taccalozzi. Il titolo è della redazione del sito.
La recente ed eccezionale crisi economica ha messo il Paese di fronte ad un’amarissima realtà  , negli ultimi decenni lo Stato ha vissuto al di sopra delle sue possibilità  , indebitandosi oltre ogni livello sostenibile per mantenere una spesa pubblica da troppo tempo fuori controllo.
Non più tardi di qualche mese fa il mercato e l’Europa, dopo tanti avvertimenti, ci hanno dato l’aut-aut: o stabilizzate i conti pubblici o siete economicamente finiti.
Ed ecco che, come si fa solitamente in Italia, una volta visto il fondo del burrone si è corsi ai ripari, che, inevitabilmente, non potevano che essere repentini, dolorosi, disperati: Governo tecnico per fare quello che i politici non erano riusciti a fare (e probabilmente non sarebbero mai riusciti fare), provvedimenti urgenti approvati senza tante discussioni con un Parlamento di fatto commissariato, abbandono degli usuali schemi di concertazione e così via.
In questa terribile situazione emergenziale, connotata di pesantissimi sacrifici economici imposti a tutte (o quasi) le categorie di cittadini, sono tornati prepotentemente in auge i mali atavici del Paese: evasione fiscale, corruzione, malaffare, privilegi, mala politica, ecc., ecc., ecc.
Cosa c’entra la Guardia di Finanza con tutto questo? C’entra eccome!
à ˆ la Guardia di Finanza che è investita dall’ordinamento della funzione di polizia economica finanziaria, sono in finanzieri che sono dietro alla quasi totalità  delle inchieste che stanno togliendo il coperchio di omertà  e tolleranza che c’era sopra al malaffare ed alla mala politica, sono i finanzieri che ci mettono la faccia di fronte al contribuente per chiedere i tributi che il legislatore impone e che nessuno paga volentieri, sono i finanzieri che svolgono praticamente tutte le inchieste sulla grande finanza, sono i finanzieri che sequestrano i grandi patrimoni della criminalità  organizzata.
Oggi, in questo Paese sono soltanto i finanzieri che, con la loro duplice veste di ragioniere/verificatore (polizia tributaria) e di poliziotto (polizia giudiziaria e amministrativa), sono in grado per competenze, professionalità  ed affidabilità  , di aiutare la magistratura, le istituzioni ed i cittadini a combattere i crimini economici e finanziari.
Ma tutto questo sembra passare in secondo piano e si ha la sensazione che, mentre alla magistratura sia attribuito il ruolo di paladino della legalità  , ai finanzieri sia attribuito solo il ruolo dei cattivi esecutori dei poteri forti, dello Stato impositore e di soggetti abituati più a convivere e trattare con cricche e furbetti, piuttosto che a combatterli.
Per carità  , la Guardia di Finanza soffre degli stessi identici mali di cui soffrono tutte le pubbliche amministrazioni ed è il caso che, come e più delle altre amministrazioni pubbliche, affronti seriamente e tempestivamente le patologie che l’affliggono: dall’efficienza alla mancanza di trasparenza, dalla questione morale alla mancanza di meritocrazia.
à ˆ QUESTA LA GRANDE SFIDA CHE ATTENDE I NUOVI VERTICI DEL CORPO.
Ma è altrettanto necessario che s’inizi a riconoscere alla Guardia di Finanza ed ai finanzieri quel ruolo di PROTAGONISTI DELLA LEGALITà € ECONOMICO FINANZIARIA che già  svolgono e si investa affinchà © domani lo possano svolgere ancora meglio.
Oggi più di ieri, il Paese e i cittadini non possono fare a meno del Corpo, ma è altrettanto necessario che la Guardia di Finanza avvii con decisione un CICLO DI PROFONDISSIME RIFORME che la rendano più trasparente ed efficiente e la mettano al riparo da qualsiasi strumentalizzazione.
GIANLUCA TACCALOZZI
Presidente Direttivo nazionale Ficiesse
gianlucataccalozzi@alice.it