TAV: FILE POLIZIA, IL 3/7/11 4.000 LACRIMOGENI SUI NO TAV - ESERCITO BATTE FINANZA,VINCE TORNEO 'ALTRO CALCIO POSSIBILE' - CARCERI: UGL, MASSAMA APERTO A DISCAPITO PERSONALE POLIZIA
domenica 28 ottobre 2012
TAV: FILE POLIZIA, IL 3/7/11 4.000 LACRIMOGENI SUI NO TAV
RELAZIONE IN INTERNET DOPO ATTACCO INFORMATICO ANONYMOUS
(ANSA) - TORINO, 27 OTT - Durante la manifestazione dei No
Tav al cantiere di Chiomonte del 3 luglio 2011, costata
centinaia di feriti, le forze dell'ordine lanciarono 4.357
lacrimogeni per respingere gli attacchi alle recinzioni o
disperdere i dimostranti piu' aggressivi: e' quanto si legge in
una nota interna della polizia di cui oggi si trova traccia in
internet dopo un attacco informatico di Anonymous al server.
Sulla manifestazione del 3 luglio 2011, e sugli scontri in
Valle di Susa avvenuti il 27 giugno precedente in occasione
dello sgombero del presidio No Tav, un processo con una
quarantina di attivisti imputati si aprira' a Torino nelle
prossime settimane.
Nel file si legge che ''i lacrimogeni, seppure in uso cosi'
massiccio, si sono rilevati inefficaci nell'allontanamento dei
manifestanti'', e che ebbero ''effetti nefasti'' sul personale
perche' i filtri delle maschere antigas furono ''messi a dura
dalla lunghezza dell'esposizione (sei ore di scontri pressoche'
continuativi). Frequentissimi gli episodi di vomito, irritazione
cutanea, intossicazione, stato confusionale transitorio''.
Il 3 luglio 2011 furono anche usati degli idranti, e
l'estensore della relazione sottolinea che ''non si ha memoria
nella provincia della ultima data di impiego'' di questo
strumento. (ANSA).
ESERCITO BATTE FINANZA,VINCE TORNEO 'ALTRO CALCIO POSSIBILE'
3/O POSTO A GENDARMERIA VATICANA CHE BATTE COLLEGI PONTIFICI
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Delio Rossi, allenatore per un giorno
dell'Esercito italiano, conquista la terza edizione del torneo
quadrangolare ''Un altro calcio e' possibile'', battendo in
finale per 1-0 la rappresentativa della Guardia di Finanza,
guidata da Emiliano Mondonico. Decisivo, sul rettangolo di gioco
del Centro logistico della Guardia di Finanza-Villa Spada, a
Roma, il gol di Alessandro De Paolis allo scadere dei 30 minuti
di gioco.
La squadra di Rossi aveva guadagnato la finale battendo per
1-0 la Gendarmeria Vaticana, diretta dall'ex vice allenatore di
Lazio e Inter, Nando Orsi, poi classificatosi terzo. Cucchiaio
di legno per i seminaristi e i sacerdoti della Top C.U.P
(Collegi e Universita' pontifici) che, allenati da Felice
Pulici, perdono la finalina per il terzo posto contro la
Gendarmeria (1-0) e si classificano quarti.
''C'e' un altro modo di giocare a calcio - ha spiegato Rossi,
ex allenatore di Palermo, Lazio e Fiorentina - rispetto a quello
che di solito ci viene mostrato. Nel professionismo devono
esserci delle regole certe e condivise anche se molti cercano di
eluderle. Noi dobbiamo dare l'esempio, cercando di essere
credibili ogni giorno''. ''Un altro calcio esiste - ha detto
Mondonico, ex allenatore di Novara, Atalanta, Fiorentina, Torino
e Napoli - quando dei papa' insegnano ai figli a giocare a
calcio, non per farli diventare dei campioni. Un altro calcio
esiste quando aiuta a superare le dipendenze da alcol, droga o
internet. Il calcio ha aiutato anche me a superare momenti
difficili, senza il calcio oggi non sarei qui''.
''Sicuramente nella vita o nella mia professione - ha
aggiunto Pulici, attualmente responsabile delle attivita'
nazionali della Federazione Sport Sordi Italia - avro' sbagliato
tante volte, ma sono tornato sempre ai veri valori del calcio
che e' scuola di vita. Umanamente sono cresciuto in oratorio,
ambiente che mi ha insegnato tutto. Oggi sembra che si debbano
cambiare le regole, mentre io credo che siano gli uomini a dover
cambiare''. ''Famiglia, scuola e sport - ha detto infine Orsi,
ex portiere della Lazio, ex vice-allenatore di Roberto Mancini
con Lazio e Inter - sono sempre stati i miei valori di
riferimento. Ho cercato sempre di portarli nella mia professione
di calciatore con onesta' cristallina''.
Intervenendo alla conferenza stampa di presentazione, il
generale Domenico Rossi, sottocapo di Stato maggiore
dell'Esercito italiano, ha spiegato i motivi della
partecipazione della rappresentativa dell'Esercito italiano
nonostante la morte di un nostro militare due giorni fa:
''Quando capita qualche incidente come quello capitato in
Afghanistan, con la morte del caporale degli Alpini Tiziano
Chierotti, l'Esercito non partecipa a eventi come questo,
perche' temiamo che possa essere fraintesa la nostra
partecipazione. Ho riflettuto molto ma sono arrivato a una
logica conclusione: i valori per cui il nostro soldato e' caduto
sono i valori base di questo torneo - rispetto, lealta',
trasparenza, moralita' - sono quei valori che ti fanno donare te
stesso fino al sacrificio della vita. Ecco perche' oggi siamo
qui: per testimoniare ai giovani e alla societa' italiana che si
puo' dare qualcosa di piu'. Spero che in Libano, in Afghanistan
in Kosovo, ci siano bambini che, grazie all'intervento dei
nostri militari, possano giocare a pallone''.
''Questo torneo - ha detto in conclusione il generale di
Brigata della Guardia di Finanza, Vito Augelli - intende
diffondere il rispetto delle regole a 360 gradi, nella
convivenza civile e sociale e nello sport. Proprio per
promuovere questi valori, oltre all'organizzazione di questo
torneo, la Guardia di Finanza sta svolgendo orgogliosamente un
progetto di ''Educazione alla legalita' economica'' nelle
scuole''. (ANSA).
CARCERI: UGL, MASSAMA APERTO A DISCAPITO PERSONALE POLIZIA
'MOLTE COSE ANCORA NON FUNZIONANO', APPELLO A PROVVEDITORE
(ANSA) - ORISTANO, 27 OTT - ''Il nuovo carcere di Massama e'
stato aperto all'insegna dell'improvvisazione e a totale
discapito del personale di Polizia penitenziaria''. La denuncia
porta la firma del segretario regionale dell'Ugl Salvatore
Argiolas e del segretario provinciale Fabrizio Piu, che
stamattina hanno fatto il punto della situazione nel corso di
una conferenza stampa davanti all'ingresso della nuova Casa
circondariale.
''Nel nuovo carcere - hanno spiegato - molte cose ancora non
funzionano come dovrebbero e ai problemi strutturali si
aggiungono quelli di organizzazione del lavoro. A mettere in
evidenza le carenze strutturali ci ha pensato il nubifragio di
ieri, con l'acqua che e' arrivata nei corridoi e sui muri delle
sezioni'', ma ancora piu' preoccupante - secondo i sindacalisti
dell'Ugl - sono per esempio i ripetuti problemi di funzionamento
dei cancelli automatici all'interno delle sezioni e dei nuovi
sistemi informatici e persino le difficolta' di comunicazione
all'interno della struttura.
In gioco, hanno spiegato Argiolas e Piu, non ci sono soltanto
le condizioni di lavoro del personale, ma la sicurezza stessa
all'interno della struttura penitenziaria. Gia' compromessa, a
loro giudizio, dal numero insufficiente di agenti di polizia
penitenziaria. Allo stato attuale sono 165 contro 118 detenuti,
ma mentre il numero dei detenuti e' sicuramente destinato ad
aumentare altrettanto non si puo' dire per gli agenti di polizia
penitenziaria.
Secondo Argiolas e Piu c'e' il rischio concreto che nel giro
di pochi mesi il numero dei detenuti possa arrivare a quota 400,
molti dei quali destinati alla sezione di massima sicurezza
ancora chiusa.
L'Ugl denuncia due livelli di responsabilita'. Da una parte
quello romano, che ha imposto l'apertura del nuovo carcere senza
che la struttura fosse pronta; dall'altra quello locale, con una
organizzazione del lavoro che non terrebbe in alcun conto i
diritti del personale con soppressione di ferie e riposi,
continue richieste di orario straordinario, turni di otto ore
non previsti dal contratto, personale di vigilanza armata
costretto a lavorare senza alcun riparo dalle intemperie e
totale assenza di confronto col sindacato.
E al provveditore regionale Gianfranco De Gesu', che continua
a ribadire che la situazione non desta preoccupazione, il
segretario regionale dell'Ugl suggerisce di verificare
personalmente la reale situazione del nuovo carcere di Massama.
(ANSA).