LA COMMISSIONE DIFESA DELLA CAMERA CHIEDE AL GOVERNO DI PRECISARE IN QUALI CASI NON SPETTERA' L'INDENNITA' DI TRASFERIMENTO A SEGUITO DELLA SOPPRESSIONE DI REPARTI MILITARI
CAMERA DEI DEPUTATI
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Martedì 23 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI, indi del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gianluigi Magri.
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità  2013).
C. 5534-bis Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535 Governo.
Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).
La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in oggetto.
Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che la Commissione sospende da oggi ogni attività  legislativa, fatte salve le attività  dovute, finchà © non avrà  concluso l'esame per le parti di propria competenza sui predetti disegni di legge, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento. In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la Commissione esaminerà  lo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa (Tabella n. 11).
L'esame si concluderà  , quindi, con la trasmissione alla Commissione Bilancio di una relazione e con la nomina di un relatore, il quale potrà  partecipare alle sedute di quella Commissione. Alla relazione saranno allegati gli eventuali emendamenti approvati sulle parti di competenza della Commissione, nonchà © degli eventuali ordini del giorno approvati.
Pier Fausto RECCHIA (PD), relatore, osserva, preliminarmente, che la disciplina contabile introdotta dalla legge n. 196 del 2009 articola la manovra di finanza pubblica su base triennale, incentrandola su due strumenti legislativi: il disegno di legge di bilancio e il disegno di legge di stabilità  .
L'articolo 7, comma 39, limita i casi in cui è dovuta l'indennità  di trasferimento per il personale del comparto difesa e sicurezza. Infatti la suddetta indennità  – nonchà © ogni altra indennità  o rimborso previsti nei casi di trasferimento d'autorità  ad altra sede – non compete più al personale trasferito ad altra sede di servizio se ricorrono due condizioni: si tratta di una sede limitrofa, anche lontana più di dieci chilometri da quella originaria; il trasferimento avviene a seguito della soppressione o dislocazione dei reparti o relative articolazioni.
L'effetto di risparmio dovrebbe quindi derivare dalla modifica dell'attuale disciplina secondo cui l'indennità  è dovuta nei confronti di chi sia stato trasferito d'autorità  ad altra sede di servizio sita in un comune diverso da quello di provenienza.
Al riguardo, chiede al Governo di chiarire la portata della locuzione «sede limitrofa» che appare prescindere dal territorio comunale e quindi non riferirsi alle sedi ubicate in comuni limitrofi a quello di origine.
Mercoledì 24 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gianluigi Magri.
La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 23 ottobre 2012.
Pier Fausto RECCHIA(PD), relatore, formula un invito al ritiro per gli emendamenti Tab.11.1 Villecco Calipari e Tab.11.2 Bosi, entrambi volti ad assicurare contributi triennali alle associazioni combattentistiche, sia pure con una diversa copertura degli oneri. Esprime altresì un invito al ritiro con dell'emendamento 5534-bis/IV/7.1 Bosi. Al riguardo, osserva come condivida pienamente l'esigenza di precisare la portata della norma, ma ritiene che non sia possibile in questa sede adottare come discrimine per la percezione di un trattamento indennitario un criterio rigido quale quello della distanza chilometrica, che finirebbe per creare arbitrarie discriminazioni. Sul punto, preannuncia che la proposta di relazione reca una specifica condizione. Raccomanda infine l'approvazione degli identici emendamenti 5534-bis/IV/8.1 del Relatore, 5534-bis/IV/8.2 Cirielli e 5534-bis/IV/8.3 Laganà  Fortugno.
Il sottosegretario Gianluigi MAGRI esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti in esame. In particolare, precisa la posizione favorevole del Governo in ordine al reperimento di adeguate risorse per i contributi alle associazioni combattentistiche, ma non considera assentibile le ipotesi di copertura proposte dai due emendamenti. Conferma inoltre che è in corso un approfondimento per chiarire gli elementi interpretativi ed applicativi della norma concernente l'indennità  di trasferimento, come opportunamente richiesto dal relatore. Infine, il parere è favorevole sugli identici emendamenti 5534-bis/IV/8.1 del Relatore, 5534-bis/IV/8.2 Cirielli e 5534-bis/IV/8.3 Laganà  Fortugno, che riproducono una specifica iniziativa del Dicastero, già  annunciata alle Camere, salva la necessità  di verificare le modalità  più idonee di copertura degli oneri.
Francesco BOSI(UdCpTP) aderisce all'invito a ritirare il proprio emendamento Tab.11.2 Bosi, il cui obiettivo era quello di evitare che la problematica dei finanziamenti alle associazioni combattentistiche, già  emersa nel 2012, debba riproporsi nel prossimo anno. Ovviamente, le risorse che aveva individuato a tale scopo, ovvero quelle attualmente destinate alla pubblicità  e propaganda delle Forze armate erano solo una delle possibili ipotesi di copertura.
Aderisce altresì, per le motivazioni espresse dal relatore, all'invito a ritirare il proprio emendamento 5534-bis/IV/7.1.
Infine, chiede di aggiungere la propria firma agli emendamenti relativi al parziale sblocco del turn-over nelle Forze di polizia.
Edmondo CIRIELLI, presidente, pone quindi in votazione la proposta di relazione del relatore, avvertendo che in caso di approvazione, si intende preclusa la votazione della proposta alternativa.
La Commissione approva la proposta di relazione del relatore, deliberando altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Recchia quale relatore presso la V Commissione.
Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che la relazione e gli emendamenti approvati dalla Commissione nella seduta odierna saranno trasmessi alla V Commissione, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento.
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità  2013) (C. 5534-bis Governo).
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (C. 5535 Governo).
Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
La IV Commissione,
esaminate, la Tabella n.11, stato di previsione per l'anno finanziario 2013, del disegno di legge C. 5535, recante «Bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015», e le connesse parti del disegno di legge C. 5534-bis, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità  2013)»;
rilevato che, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio:
lo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa reca uno stanziamento complessivo, in termini di competenza, pari a 20.935,2 milioni, con una variazione positiva per 973,1 milioni rispetto al bilancio preventivo 2012 e di 90,437 milioni rispetto al bilancio assestato;
in attuazione degli obiettivi di riduzione delle dotazioni finanziarie rimodulabili ai sensi del decreto-legge n. 95 del 2012 dal bilancio preventivo del Ministero della difesa dovranno decurtarsi di 236,1 milioni per il 2013, 176,4 milioni nel 2014 e 269,5 milioni per il 2015;
segnalato come le spese di esercizio siano ormai del tutto insufficienti a garantire la piena funzionalità  dello strumento militare, in termini di formazione e addestramento del personale nonchà © di manutenzione ed efficienza dei mezzi e degli equipaggiamenti di sicurezza;
preso atto che l'impatto delle suddette misure di contenimento della spesa sarà  presumibilmente riversato integralmente sulle spese per investimenti e che, pertanto, le previsioni di spesa in conto capitale non saranno sufficienti per sostenere la prosecuzione dei programmi di investimento pianificati e già  approvati, rendendo necessaria un'integrale revisione della pianificazione pluriennale;
rilevato, altresì, quanto al disegno di stabilità  per il 2013, che la disposizioni recata all'articolo 3, comma 1, opera una riduzione delle dotazioni finanziarie rimodulabili del Ministero della difesa nella misura di 236,1 milioni per il 2013, 176,4 milioni nel 2014 e 269,5 milioni per il 2015;
preso atto che in Tabella C, la voce relativa ai contributi ad enti e organismi Pag. 84vigilati dal Ministero della difesa ha un importo pari a 259.000 euro per il 2013, 257.000 euro nel 2014 e 253.000 euro nel 2015 che risulta non solo ridotto rispetto allo scorso anno, ma anche incapiente rispetto all'esigenza di assicurare per il triennio alle associazioni combattentistiche un flusso di contributi congruo per le esigenze di funzionamento, nonchà © di riconoscere un finanziamento straordinario finalizzato all'organizzazione delle celebrazioni per il “Settantesimo della Resistenza e della Guerra di Liberazione”»;
valutata negativamente la disposizione recata dall'articolo 12, comma 17, che esclude benefici fiscali a favore dei percettori di pensioni di guerra e di redditi assimilati ai sensi dell'articolo 34, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, trattandosi di somme erogate per finalità  di particolare rilevanza sociale;
sottolineato che il disegno di legge in esame non interviene sul fondo per il finanziamento delle missioni di pace che – in base all'attuale norma di finanziamento che lo ha incrementato di 1.000 milioni di euro per l'anno 2013 – potrebbe non risultare adeguato in relazione delle attività  prevedibili per il prossimo anno;
ribadita l'assoluta necessità  di pervenire, per il 2013, ad un progressivo superamento del blocco del turn-over per i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco che – con il decreto-legge n. 95 del 2012 – è stata fissata nella misura del 20 per cento per il triennio 2012-2014, del 50 per cento nell'anno 2015 e del 100 per cento a decorrere dall'anno 2016,
con le seguenti condizioni
a) sia assicurato un adeguato stanziamento per le spese di esercizio, in ragione della natura essenziale che la categoria dei «consumi intermedi» riveste per il settore della Difesa, essendo destinata a garantire la funzionalità  dello strumento militare, in termini di formazione e addestramento del personale nonchà © di manutenzione ed efficienza dei mezzi e degli equipaggiamenti di sicurezza;
b) per quanto detto in premessa, si sopprima l'articolo 12, comma 17 del disegno di legge C.5534-bis;
c) si valuti l'esigenza di assicurare ulteriori risorse al fondo per il finanziamento delle missioni di pace, la cui consistenza attuale non risulta adeguata in relazione delle attività  prevedibili per il prossimo anno;
d) all'articolo 7, comma 39, del disegno di legge C. 5534-bis, sia chiarita la portata della locuzione «sede limitrofa»;
e) si ripristini lo stanziamento a carattere almeno triennale finalizzato ad assicurare una stabile contribuzione alle associazioni combattentistiche.