"A CHI PAGANO LE TASSE I GRANDI COLOSSI AMERICANI?" - L'INDAGINE DEL COCER GDF CITA GRUPPI COME GOOGLE, AMAZON, STARBUCK, FACEBOOK E MCDONALD (La Stampa)

venerdì 16 novembre 2012

 
La Stampa - 15/11/2012
“A CHI PAGANO LE TASSE I GRANDI COLOSSI AMERICANI?” 
 
L’indagine del Cocer cita gruppi come Google, Amazon, Starbuck, Facebook e McDonald
 
Un dossier della Guardia di Finanza arriva sul tavolo del ministro Grilli.
“Ci sono multinazionali che approfittano delle maglie larghe della globalizzazione per scegliere il regime fiscale Ue più conveniente”
 
di Francesco Grignetti
 
ROMA
 
Google, Facebook, Amazon: fiscalmente parlando, chi sono? La domanda per una volta non la pone un arrabbiato qualsiasi, ma il Cocer della Guardia di Finanza, che qualche giorno fa ha incontrato il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, e per l’occasione ha preparato un documento che si sofferma sulle multinazionali “furbette” che si scelgono il regime fiscale più conveniente. Ovviamente i rappresentanti della Guardia di Finanza conoscono la materia e sanno bene di che cosa si parla. Se sottolineano come la “crisi finanziaria abbia avuto alla base anche un’insufficiente regolamentazione degli strumenti e dei mercati”, in fondo è una banalità . E’ quanto già  sostengono gli economisti di entrambe le sponde dell’Atlantico. Se però aggiungono che la globalizzazione è diventata una straordinaria opportunità  per le multinazionali per eludere gli oneri fiscali, scegliendosi ad esempio in Europa il fisco più favorevole, ascoltiamoli. “Siamo dell’opinione - scrivono - che alcuni soggetti economici si sottraggano al pagamento delle imposte in misura adeguata rispetto alla loro effettiva capacità  contributiva, sfruttando l’inidoneità  delle attuali norme tributarie a sottoporre a giusta tassazione i redditi e i patrimoni dei soggetti, imprese o individui, che sfruttano opportunità  offerte dalla globalizzazione”. “A riscontro di quanto andiamo affermando, citiamo i risultati di una recente inchiesta (inchiesta giornalistica, ndr) dalla quale è emerso che grandi colossi come Google, Facebook, Amazon e Starbucks hanno versato negli ultimi quattro esercizi, nel Regno Unito, solo 36 milioni di imposte a fronte di un fatturato di oltre 3 miliardi e 800 milioni di euro. Sempre nel Regno Unito, nel 2011, Mc Donald’s, con un fatturato di 1 miliardo e 248 milioni di sterline, ha di fatto pagato imposte con un’aliquota del 3,4%. Con riferimento a Google, analoga situazione pare profilarsi anche in Francia”. Fin qui, il Regno Unito. C’è poi il caso della compagnia aerea low cost Rynair che ha la sede fiscale in Irlanda. “Anche nel nostro Paese, casi come quello di Ryanair fanno ritenere che la situazione non sia dissimile”. In conclusione, il Cocer delle Fiamme Gialle ha invitato il governo a studiare qualche rimedio per armonizzare in sede europea il trattamento fiscale, sottolineando quanto stia a cuore anche dei Finanzieri “l’importanza del tema dell’equità ”. Pare che il ministro Grilli abbia voluto il documento per studiarselo bene.

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