FISCO, INSERITO IL CONTRASTO DI INTERESSI. CHI CHIEDE LA RICEVUTA LA POTRA' DETRARRE (www.repubblica.it)
Di seguito, la notizia appena apparsa sul sito di Repubblica, secondo la quale il ddl sulla delega fiscale potrebbe introdurre in Italia la possibilità , da più parti auspicata, di inserire il cosidetto "contrasto di interessi" per far emergere basi imponibili nei settori a più elevato rischio di evasione.
Nel riservarci di tornare sull'argomento non appena noto il testo predisposto dal senatore Barbolini (PD), raccomandiamo di grande cautela e attenti approfondimenti sulla questione visto il rischio, assai concreto, di finire per aumentare, considerate anche le limitate possibilità di controllo, le dimensioni del già imponente fenomeno della "evasione diffusa".
G.F.
Da http://www.repubblica.it/economia/2012/11/21/news/delega_fiscale_contrasto_interessi-47112213/?ref=HREC1-9
FISCO, INSERITO IL CONTRASTO DI INTERESSI. CHI CHIEDE LA RICEVUTA LA POTRÃ € DETRARRE
La novità , a lungo invocata come misura di lotta all'evasione, è stata inserita nel testo del ddl licenziato dalla commissione Finanze del Senato e che passa domani all'esame dell'aula. Un provvedimento delega che può aprire una nuova strada
ROMA - Il disegno di legge sulla delega fiscale potrebbe finalmente introdurre in Italia uno dei provvedimenti più attesi e invocati in tema di lotta all'evasione. Il testo del provvedimento licenziato oggi dalla commissione Finanze del Senato e che domani sarà all'esame dell'aula contiene infatti il principio del contrasto di interesse per far emergere il "nero".
"Come confermano i dati che leggiamo oggi sui quotidiani - afferma il relatore, il democratico Giuliano Barbolini - il contrasto all'evasione richiede una strategia articolata e costante. L'utilizzo delle banche dati e il redditometro possono essere strumenti utili ma da soli non bastano. Anche di questo si occupa la delega fiscale che è stata molto migliorata dal lavoro della commissione Finanze".
"La Commissione - aggiunge il senatore del Pd - ha infatti predisposto un testo di buon livello che offre appropriate risposte su punti critici del nostro sistema tributario, tali da durare e rimanere stabili nel tempo. Tra le novità , l'inserimento del contrasto di interessi come criterio per fare emergere la base imponibile 'attraverso l'emanazione di disposizioni per l'attuazione di misure selettive e indirizzate alle aree maggiormente esposte al mancato rispetto dell'obbligazione tributaria'.
Detto in termini più semplici si tratta della possibilità di dedurre dalla dichiarazione dei redditi scontrini e ricevute, incentivando così i consumatori a farne richiesta. Sarà il governo, attuando la delega, a disciplinare la misura prevedendo le "opportune fasi applicative" e le "eventuali misure di copertura". Il contrasto d'interessi dovrà essere "selettivo" e "con particolare riguardo alle aree maggiormente esposte al mancato rispetto dell'obbligazione tributaria".
Barbolini spiega: "E' un tema su cui, in questi anni, il Partito democratico in Senato si è molto impegnato con proposte, emendamenti e disegni di legge, spesso in sintonia con il lavoro svolto dalla commissione Finanze sulle stesse questioni. Una condivisione dimostrata dal voto all'unanimità espresso ieri sera sull'emendamento presentato dal Pd".
La commissione di Palazzo Madama ha anche reintrodotto nel testo della delega fiscale l'introduzione della cosiddetta 'carbon tax', ovvero una tassa sulla produzione di anidiride carbonica attraverso il consumo di fonti fossili.