SICUREZZA:COCER CC,NO IDENTIFICATIVO,SIAMO CON MANIFESTANTI. I LORO PROBLEMI SONO ANCHE I NOSTRI - FISCO: GERMANIA BOCCIA INTESA CON SVIZZERA; ROMA TRATTA - P.A: P.GRIFFI GELA CGIL, PER PRECARI NO ASSUNZIONI
sabato 24 novembre 2012
SICUREZZA:COCER CC,NO IDENTIFICATIVO,SIAMO CON MANIFESTANTI
I LORO PROBLEMI SONO ANCHE I NOSTRI
(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Il Cocer dei Carabinieri dice no al
numero identificativo sulle uniformi: ''bisogna essere numerati
- sottolinea l'organismo di rappresentanza dell'Arma - come
altri uomini che fanno tornare alla mente epoche tragiche del
passato, per essere picchiati e poi magari ricevere un premio in
danaro''.
''Qualche buontempone da 500.000 euro annui - afferma il
'sindacato' dei cc - per giustificare le sue negligenze, non ha
esitato ad accondiscendere all'idea di numerare poliziotti,
carabinieri e finanzieri durante i servizi di ordine pubblico
per verificarne i comportamenti. Il Cocer e' del parere che il
personale delle forze dell'ordine che deve difendere i palazzi
del potere debba invece essere pronto a togliere i cordoni e
scansarsi all'arrivo dei manifestanti facinorosi, in modo da
evitare cosi' scontri e lasciare ai governanti i premi promessi
che, in quel caso ovviamente saranno esentasse''.
''Ai manifestanti, tra i quali potrebbero esserci i nostri
figli, diciamo che siamo al loro fianco - prosegue il Cocer -
poiche' i loro problemi sono anche i nostri, con l'aggravante
che alla fine ci ritroviamo ad essere abbandonati dal ministero
dell'Interno, attaccati da opinionisti ignoranti in materia e
danneggiati oltremodo poiche', mentre veniamo mandati in piazza
a prendere le botte vediamo contestualmente approvare
provvedimenti che ci riguardano oltremodo penalizzanti''.
(ANSA).
FISCO: GERMANIA BOCCIA INTESA CON SVIZZERA; ROMA TRATTA
BERNA DISPONIBILE. SCHAEUBLE,BATTERSI PER CHIUDERE,RISCHIO 3 MLD
(di Manuela Tulli)
(ANSA) - ROMA, 23 NOV - L'accordo fiscale tra la Germania e
la Svizzera e' stato bocciato dalla Camera dei Laender tedesca,
il Bundesrat. Il voto contrario era stato largamente
preannunciato dalle polemiche delle scorse settimane. L'intesa
per regolarizzare i conti correnti dei tedeschi detenuti
illegalmente in Svizzera, insieme agli accordi con Austria e
Gran Bretagna, e' sotto osservazione anche per i negoziati in
corso tra Berna e altri Paesi. Primo tra tutti l'Italia. Dal
ministero dell'Economia di via XX Settembre non commentano il
voto tedesco ma fanno sapere che i negoziati tra Italia e
Svizzera proseguono e che, comunque, se si dovesse raggiungere
un'intesa, l'ultima parola spettera' al Parlamento. Un nuovo
incontro tecnico dovrebbe tenersi la prossima settimana.
Il voto tedesco di oggi era stato preceduto da un appello ai
Laender del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, che aveva
invitato le Regioni ''a porre fine alla situazione di disagio
vissuta finora'' con l'accordo proposto dal governo. I Laender
governati dai partiti di opposizione, Spd e Verdi, hanno pero'
negato il loro voto.
Secondo l'intesa raggiunta con Berna, i fondi depositati a
partire dal 2013 in Svizzera verrebbero tassati come in
Germania. Chi ha depositato soldi nelle banche elvetiche
illegalmente negli ultimi dieci anni, potrebbe fare un
versamento una tantum e in forma anonima al fisco tedesco,
pagando una tassa calcolata in modo forfettario, compresa fra il
21 e il 41%. Ma Schaeuble non si arrende, anche perche' in gioco
ci sarebbero 3 miliardi di euro per il solo 2013: il ministro ha
reso noto oggi a Berlino di voler chiedere al governo la
convocazione della commissione parlamentare di conciliazione per
tentare di trovare, in extremis, un'intesa con l'opposizione
sulla ratifica dell'accordo fiscale con la Svizzera.
Per parte sua la Svizzera aveva invece gia' concluso il
processo di ratifica del trattato sottoscritto con la Germania e
la presidente della Confederazione e ministro delle Finanze
Eveline Widmer-Schlumpf oggi ha comunicato che la Svizzera e'
ancora disposta a condurre il processo di ratifica con la
Germania ''a buon fine''. Berna sottolinea che ''la procedura in
Germania non e' ancora conclusa''.
L'Italia continua a trattare ma se qualche giorno fa il
governo di Berna indicava come data ultima per una possibile
chiusura il 21 dicembre, il ministro dell'Economia Vittorio
Grilli aveva invece frenato e comunque categoricamente escluso
ipotesi di condoni. Tra i temi sul tavolo tra Roma e Berna c'e'
proprio la questione dell'aliquota per regolarizzare il passato.
Un altro incontro tecnico tra Italia e Svizzera per verificare
se c'e' margine per chiudere sul testo (che poi dovrebbe avere
l'ok del Parlamento) potrebbe tenersi gia' martedi' 27 novembre.
(ANSA).
FISCO: GERMANIA-SVIZZERA; I PUNTI INTESA BOCCIATA
ANCHE UN PAGAMENTO ANTICIPATO DI 2 MLD FRANCHI SVIZZERI
(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Regolarizzazione del passato con
un'aliquota fino al 41% e pagamento anticipato di 2 miliardi di
franchi svizzeri. Questi alcuni punti della Convenzione fiscale
tra Germania e Svizzera oggi bocciata dal Bundesrat.
Ecco che cosa prevedeva nel dettaglio l'intesa per
regolarizzare fiscalmente i conti detenuti illegalmente dai
cittadini tedeschi in Svizzera, senza mettere in discussione la
garanzia dell'anonimato.
- REGOLARIZZAZIONE DEL PASSATO. Ammontare d'imposta tra il 21
e il 34%, in casi speciali fino al 41% o comunicazione
volontaria. Tre opzioni per il cliente: pagamento dell'imposta
in forma anonima, autodichiarazione al fisco, chiusura del
conto.
- IMPOSTA LIBERATORIA PER IL FUTURO. Dopo l'entrata in vigore
della Convenzione i clienti hanno soltanto due possibilita': o
versano un'imposta liberatoria anonima o si denunciano alle
autorita' fiscali del loro Paese. L'ammontare dell'aliquota
fiscale dell'imposta liberatoria si basa su quella applicata in
Germania: 26,375%.
- PAGAMENTO ANTICIPATO. Importo di 2 miliardi di franchi
svizzeri da parte degli istituti elvetici.
- DESTINAZIONE DENARO PRELEVATO. Indicazione dei 10 Stati in
cui la maggior parte dei valori patrimoniali e' stata trasferita
dalla Svizzera, completata dal rispettivo numero di persone
interessate. Dal momento della firma ad oggi solo lo 0,4% dei
conti tedeschi era stato trasferito dalla Svizzera ad altri
Paesi.
- IMPUNITA' PER LE BANCHE. Nessun perseguimento penale dei
partecipanti, in particolare le banche e i propri collaboratori,
a un delitto finanziario commesso prima della firma della
Convenzione.
- ACQUISTO DI DATI RUBATI. Non consentito.
- ENTRATA IN VIGORE. L'intesa doveva diventare operativa dal
1à ‚° gennaio 2013.(ANSA).
P.A: P.GRIFFI GELA CGIL, PER PRECARI NO ASSUNZIONI
MINISTRO, SOLUZIONE NON SARA' QUESTA; FORNERO,GOVERNO INTERVENGA
(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Non ci sara' nessuna assunzione di
massa dei precari della pubblica amministrazione. Il ministro
della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, taglia corto
sull'allarme lanciato della Cgil (230mila contratti in scadenza
a fine anno) e assicura che ''una soluzione si trovera''', ma
non potra' essere quella di una ''stabilizzazione massiccia, che
e' impedita, tra l'altro, anche dalla Costituzione''.
La Cgil, che ieri aveva parlato di ''bomba sociale'' pronta
a esplodere, oggi ha rincarato la dose, concentrandosi sui
precari della sanita' e degli enti locali, non necessariamente
in scadenza a fine anno: secondo i calcoli dei tecnici del
sindacato, si tratta di un esercito di 200mila lavoratori, vale
a dire il 20% di coloro che lavorano nei due segmenti del
pubblico impiego. Una situazione di grande disagio, dunque, che
si somma al dramma di chi vede il proprio contratto vicinissimo
alla fine: il sindacato suggerisce quindi di trovare rimedio con
''un provvedimento legislativo che proroghi i contratti, sulla
scia di quanto deciso dal governo Prodi nel 2007''.
Quello che e' certo, ha replicato Patroni Griffi, e' che non
ci saranno assunzioni di massa e che ''la soluzione non
arrivera' in poco tempo''. Prima di tutto, ha infatti spiegato,
bisogna conoscere con esattezza le cifre: ''I numeri - ha
osservato il ministro - vanno disaggregati, perche' i precari
non sono tutti uguali'', tra ''contratti a termine, cococo, ma
anche incarichi dei fiduciari degli staff, che finiscono nel
conto''. Si tratta di numeri che oggi il ministro non e' stato
in grado di fornire, ma, ha annunciato, ''mercoledi' ci sara' un
tavolo tecnico, in cui verra' fatta una distinzione tra scuola e
p.a.''. Secondo Patroni Griffi, insomma, ''bisogna trovare
soluzioni diversificate'' in relazione alle varie tipologie di
contratto. Che una soluzione sia necessaria, del resto, lo pensa
anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che non ha
competenza diretta sul tema, ma chiede al governo di intervenire
per ridurre ''l'ansia da precario''.
E se lo Stato fa fatica ad assorbire altri lavoratori, ci
sono settori dove questi, paradossalmente, mancano: stando a un
rapporto di Unioncamere, sono oltre 65.000 i lavoratori
''introvabili'' nel 2012, il 16,1% del totale delle assunzioni
non stagionali che le imprese italiane intendono fare nell'anno
(406.820). Il numero e' pero' in forte calo rispetto al 2011
quando le persone di difficile reperimento erano 116.950. E' il
progettista di sistemi informatici il massimo oggetto del
desiderio delle aziende,con l'84,6% delle richieste che va a
vuoto. (ANSA)